"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza." Antonio Gramsci

domenica 23 dicembre 2007

L'Unicef: in Iraq 2 milioni di bambini a rischio

 La strage di Haditha in Iraq foto Epa-Ansa


Sono i bambini a pagare il prezzo più alto
della guerra in Iraq. A rivelarlo è l'ultimo rapporto Unicef, che sottolinea come le vite di milioni di piccoli iracheni siano sottomesse a violenze, povertà e a un drammatico vuoto d'istruzione causati da oltre quattro anni di conflitto dall'invasione Usa nel Paese.

Nonostante la situazione sia «gravissima», si legge nel documento, il Fondo mondiale per l'Infanzia vede nell'attuale diminuzione della violenza registrata nel Paese una «nuova finestra di opportunità» e una preziosa occasione per «sostenere i bambini iracheni e fare pressione sul governo di Baghdad per rimettere in piedi il sistema scolastico e adeguate strutture di supporto».

Secondo il rapporto, solo un pugno di studenti ha potuto svolgere la scorsa estate gli esami di fine anno, sempre più bambini hanno difficoltà di accesso alle scorte idriche e almeno 1.350 minori sono stati trattenuti dalle autorità nel 2007.

Critica anche la situazione degli almeno 25.000 bimbi e ragazzi che ogni mese sono costretti a fuggire da scontri e bombardamenti per trovare ripari di fortuna presso familiari o campi per sfollati. Attualmente sono circa 75.000 i minori che vivono nei campi d'accoglienza.

Almeno un quarto di loro sono stati costretti a lasciare le proprie case dopo l'attacco alla moschea di Samarra, nel febbraio 2006, simbolo della feroce violenza settaria che attanaglia il Paese.

Le Nazioni Unite hanno stimato che solo il 28% dei diciassettenni iracheni hanno potuto iscriversi al nuovo anno scolastico e, nel sud e nel centro del Paese, la quota dei promossi non ha superato il 40%. Nel 2006, almeno 760.000 bambini non hanno frequentato la scuola primaria e, secondo l'Unicef, per l'anno in corso la cifra è ulteriormente aumentata.

Il miglioramento delle condizioni di sicurezza nel paese offrono oggi l'opportunità di garantire assistenza ai minori, sottolinea l'Unicef. «I bambini iracheni stanno pagando un prezzo troppo alto - ha denunciato il rappresentante Unicef in Iraq, Roger Wright - si apre oggi una nuova finestra di opportunità. Dobbiamo agire subito».

Nel 2007, l'Agenzia dell'Onu ha investito oltre 40 milioni di dollari (circa 27,8 milioni di euro) in campagne di vaccinazione contro morbillo, poliomielite, orecchioni e rosolia, che hanno riguardato 7 milioni di bambini. «Per rispondere ai bisogni dei bambini iracheni nel 2008 occorre la disponibilità di risorse finanziarie - si legge nel cominciato - i bambini dovrebbero essere in cima alle priorità degli investimenti internazionali in Iraq».


Pubblicato il: 22.12.07
Modificato il: 22.12.07 alle ore 16.55

fonte: http://www.unita.it/view.asp?idContent=71602

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1 commento:

Franca ha detto...

Ma non eravamo andati lì per portare democrazia, pace e benessere?