"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza." Antonio Gramsci

lunedì 17 dicembre 2007

Veltroni: "Discutiamo sulle riforme ma siamo alternativi a Forza Italia"

Stalin-Hitler, o Von Ribbentrop-Molotov, così Veltroni concepisce l'asse Pd-Forza Italia: una sorta di patto scellerato che garantisce la 'continuità' nel nome della governabilità. Io non rompo le palle a te e tu non le rompi a me.
Gli altri? Buoni per le figurine Panini, per la serie "come eravamo", checchè ne dica Prodi.
L'Amerikano e lo Psiconano. Povera Italia.
mauro
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Prodi incoraggia il leader del Pd a proseguire il confronto, ma poi mette in guardia
"Niente correnti nel partito e no a una legge che calpesta le forze minori"




ROMA - "L'alternatività fra noi e Forza Italia è un valore per la democrazia italiana. Dio ci scampi da una nebulosa confusa". In questi termini il leader del Pd, Walter Veltroni, smentisce l'impressione di un asse privilegiato tra Pd e Forza Italia sulle riforme. "La mia idea di bipolarismo - afferma Veltroni - è l'esatto contrario di una confusione un po' nebulosa dei confini ma è un'idea anglosassone del rapporto tra interessi nazionali e contrasto politico". Per il segretario del Pd, è il momento "di essere chiamati tutti insieme a scrivere le regole del gioco ma poi l'alternativa è ancora più netta".

Al richiamo di Veltroni ha risposto immediatamente Romano Prodi, ribadendo due punti a suo avviso ineludibili nell'attuale confronto politico. Da un lato il presidente del Consiglio mette in guardia il nuovo Partito democratico dalla tentazione di organizzarsi in correnti, dall'altro, seppure giudicando molto positivo il lavoro avviato sulla legge elettorale dal sindaco di Roma, avverte che "la riforma non può calpestare le forze minori".

"Non ho parlato di partito senza tessere - mette in chiaro il Professore - Ho parlato di evitare correnti organizzate", aggiungendo poi di aver in passato usato l'espressione "partito liquido" nel senso "che non si devono formare blocchi impermeabili, ma non senso di opacità per quanto riguarda chi ne fa parte". Il lavoro sulla legge elettorale, aggiunge, deve garantire l'obiettivo "dell'alternanza e il necessario accorpamento delle forze politiche, ma senza calpestare le forze minori e dando tempo ai vari partiti di affermare la loro identità".

La cosa difficile, sottolinea ancora Prodi, "è ottenere la governabilità del Paese nel rispetto della varietà da cui partiamo adesso". Un compito, osserva, "che non è semplice, ma è necessario". Quel che è "certamente positivo", aggiunge, "è che il cammino sia cominciato nel concreto". "Il dialogo con tutte le forze politiche è un cammino che doveva cominciare", conclude il premier ed è "estremamente positivo il lavoro che si sta svolgendo", ma "bisogna capire che le differenze sono un valore e non un aspetto negativo".

(17 dicembre 2007)

fonte: http://www.repubblica.it/2007/12/sezioni/politica/partito-democratico-16/partito-democratico-16/partito-democratico-16.html

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1 commento:

elena ha detto...

E chi glielo dice, a Fausto, che il suo futuro in questo scenario è solo quello di guardare con il cavaliere le partite in TV? Che Veltroni non se lo fila e che l'altro nemmeno, politicamente parlando?
Io non posso perché per lui sono solo un "caso umano", ma ragazzi, qualcuno cerchi di aprigrgli gli occhi... ammesso che brillare di luce riflessa non sia il suo unico scopo... SIC!