"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza." Antonio Gramsci

domenica 23 dicembre 2007

La Strage del Rapido 904


"Associazione Feriti e Familiari delle Vittime della Strage sul Treno 904 del 23 Dicembre 1984"

LA STORIA

Il 23 Dicembre 1984 il rapido “904” proveniente da Napoli e diretto a Milano era strapieno di viaggiatori. La maggior parte di essi andava a trovare i loro cari per le feste di Natale.

Quel treno non giunse a destinazione. Nella galleria di S. Benedetto Val di Sambro una volontà criminale, politico mafiosa, eversiva delle Istituzioni, volle un massacro di cittadini innocenti. Tutto fu predisposto per provocare il maggior numero possibile di vittime: l’occasione del Natale, la potenza dell’esplosivo, il “timer” regolato per fare esplodere la bomba sotto la galleria, in coincidenza del transito, sul binario opposto, di un altro convoglio. Solo il tempismo del conducente che prontamente bloccò la linea evitò una strage maggiore.

In quella galleria sono rimasti i corpi di 15 persone e centinaia ne sono usciti feriti in maniera anche gravissima, alcuni morendone a distanza di anni.

Elenco delle Vittime

Giovanbattista Altobelli
Anna Maria Brandi
Angela Calvanese
in De Simone
Anna De Simone
Giovanni De Simone
Nicola De Simone
Susanna Cavalli
Lucia Cerrato
Pier Francesco Leoni
Luisella Matarazzo
Carmine Moccia
Valeria Moratello
Maria Luigia Morini
Federica Tagliatatela
Abramo Vastarella

In seguito al trauma riportato:
Gioacchino Taglialatela Giovanni Calabrò


RAPIDO 904: LA MANCATA VERITA’

ZEZI TEATRO
di Patrizia Tramma

Non vogliamo dimenticare: certo mai più si placherà il dolore scolpito nelle anime.

Allora per dare un senso alle morti dobbiamo ricostituire la “Memoria storica” che è consapevolezza sulle ragioni e sugli scenari che hanno prodotto la Strage e sull’atteggiamento delle Istituzioni.

Dopo il sangue, il terrore, il vuoto, i familiari delle vittime hanno affrontato la vicenda processuale.

In primo e in secondo grado la magistratura, in base alle risultanze raccolte dagli inquirenti, condanna all’ergastolo Pippò Calò, esponente di primo piano della Mafia, ed i suoi uomini per l’esecuzione materiale del reato di Strage, mentre un’accertata fattiva collaborazione di elementi di spicco della camorra quali Giuseppe Misso, porta nei suoi confronti, ed in quelli dei suoi uomini, a pesanti condanne detentive.

La Cassazione ribalta queste decisioni ignorando tutto il castello accusatorio sostenuto dalle prove raccolte dagli inquirenti e per mano di Corrado Carnevale annulla la sentenza nei confronti di Calò e Misso rinviando il giudizio ad altra sezione della Corte di Assise di Appello di Firenze.

La Corte, riformando parzialmente la sentenza, condanna per strage Calò, ma ne assolve Misso condannandolo per detenzione abusiva di esplosivo e riducendone la pena a soli tre anni.

Alla fine di questo giudizio di rinvio, stranamente due figure chiave del processo, Galeota, braccio destro di Misso, e sua moglie, sono uccisi in un agguato.

In un secondo giudizio di rinvio, a seguito di stralcio, il noto esponente missino Abbatangelo, già condannato in primo grado per strage alla pena dell’ergastolo, viene assolto da tale accusa per non aver commesso il fatto, e condannato per porto e detenzione abusiva di esplosivi.

La Corte di Cassazione rigetta, successivamente, i ricorsi proposti dai familiari delle vittime contro la sentenza di secondo grado nei confronti di Abbatangelo, e li condanna al pagamento delle spese processuali.

Dalla vicenda processuale del “Rapido 904” andata avanti per 5 lunghissimi giudizi, emerge un quadro inquietante in cui, alla strategia eversiva di destra, si lega la manovalanza mafiosa e camorristica che organizza e porta a termine con agghiacciante “professionalità” il compimento della strage.

La Commissione parlamentare Stragi, presieduta dal Senatore Gualtieri, nel 1994 ha evidenziato un chiaro contesto in cui sono maturate le azioni terroristiche riportabili alla strategia della tensione, senza riuscire in alcuni casi, come questo del “Rapido 904”, ad individuare un più ampio ambito di responsabilità, avvertendo che restano non pienamente chiariti i contesti diversi e i più ampi disegni strategici cui le stragi sono state funzionali.

Il lavoro della Commissione Parlamentare ha puntato il dito sulla distrazione e assenza dei servizi Sismi e Sisde che avrebbero dovute cogliere e segnalare ogni attività di tipo terroristico; ha illuminato il contrasto e le sue ragioni tra giudicati di diverso grado operato dalla Cassazione, ha evidenziato la possibilità e l’attualità della reiterazione di atti criminali alla scopo di turbare e condizionare lo svolgimento della vita democratica del Paese, mettendo in luce come nel caso dei più recenti attentati del 1993, vi sia stata un’opera sistematica di disinformazione della “falange armata” che si è avvalsa di un supporto informativo e logistico non disponibile sul semplice mercato criminale.

La ricostruzione del quadro processuale, come emerge dal lavoro delle Commissioni Parlamentari (v. anche le relazioni della Commissione presieduta dal Sen. Pellegrino) colpisce la evidente distrazione e in alcuni casi volontà di settori delle Istituzioni, di non fare piena luce sulle vicende di stragismo.

Noi non vogliamo dimenticare che invece dietro a questi orrori c’è stato un disegno preciso, volto a generare terrore, a condizionare la libera determinazione dei cittadini nell’esprimere la loro volontà politica, usando il sangue invece del confronto politico.

Non vogliamo dimenticare che la Giustizia alla fine ha condannato i Familiari delle Vittime al pagamento delle spese processuali, permettendo che personaggi implicati in vicende di tale gravità, facciano ancora parte della vita politica del paese.

Non vogliamo dimenticare che le Autorità territoriali non ci sono state vicine per mantenere la “Memoria Storica” di questa vicenda, testimoniando che solo attraverso la consapevolezza la cultura civile può contrastare la reiterazione di tali strategie che, purtroppo, oggi ritornano a turbare la vita del nostro Paese.

Non vogliamo dimenticare che solamente facendo luce su questa ed altre stragi, altri innocenti forse saranno risparmiati e che il silenzio della morte risuonerà di voci di Verità e di Giustizia.

***

La Costituzione della Associazione è avvenuta nel 1985. Come riportato nello statuto, essa non ha scopo di lucro e "si prefigge di ottenere con tutte le iniziative possibili la giustizia dovuta, nonchè l'integrale risarcimento dei danni morali e materiali subiti". Mira inoltre alla "formazione di una coscienza collettiva".


ATTIVITA’ SVOLTE DALL’ ASSOCIAZIONE DAL 1985 AL 7.7.2003

– Incontri con i Capogruppi Parlamentari in merito alla volontà di cambiare la legge 111 della Costituzione sul “Giusto Processo”, avendo constatato che fra gli attori del processo penale non appare la figura della “Vittima”.
– Conferenza stampa con i Parlamentari e Senatori della regione Campania per presentare la proposta di legge quadro elaborata dalla Commissione ministeriale sui problemi e sul sostegno delle vittime dei reati, cui l’Associazione fa parte. Chiostro Santa Maria la Nova, Napoli, 13.6.2003
– “L’ITALIA RICORDA” - Presentazione del libro “Il terrorismo e le sue maschere, l’uso politico delle stragi “ Ed.Pendragon, a cura dell’Unione delle Associazioni tra i Familiari delle Vittime delle stragi. Libreria Guida a Port’Alba, Napoli, 11.12.2002
– Partecipazione alle sedute dell’Osservatorio/Commissione sui problemi e sul sostegno delle vittime dei reati presso il Ministero della Giustizia come membri del Comitato Scientifico dal mese di Aprile 2001 a Dicembre 2002. In attesa di riapertura.
– Audizione presso la Commissione Giustizia del Senato il 9 Ottobre 2002 in merito alla proposta di legge sull’abolizione del Segreto di Stato in occasione di Stragi e Terrorismo.
– Conferenze stampa c/o il Senato e la Camera dei Deputati con la presenza di Senatori e Deputati per la ripresentazione della proposta di legge sull’abolizione del segreto di Stato;
– Partecipazione al seminario – dibattito : ”Università, Amministrazioni locali e Regioni,migliorare la sicurezza delle città” – Napoli, 10.7.2002.
– Deposizione di una corona di fiori alla lapide situata nel piazzale della stazione di S. Benedetto Val di Sambro che ricorda le vittime della strage sul treno 904 Napoli – Milano ( Nell’ambito della manifestazione che ricorda le vittime del 2 agosto di Bologna ) – S. Benedetto Val di Sembro, 2.8.2002.
– Partecipazione al Convegno Nazionale “Modernità e Diritti - La tutela delle vittime” – Palazzo Vecchio - Firenze, 11 e 12 ottobre 2002.
– Partecipazione alla Festa Popolare organizzata dalla Sinistra Giovanile il 19.10.2002 a Venosa (Potenza) come relatori nel corso del Convegno: “Terrorismo di ieri – terrorismo di oggi”.
– Ha partecipato alla raccolta di firme per la legge d'iniziativa popolare per l'abolizione del segreto di Stato promossa dall'Unione Vittime Stragi, i cui membri del Comitato direttivo sono i Presidenti delle Associazioni: Ustica, Piazza della Loggia, Piazza Fontana, 2 Agosto, Treno 904, Via Georgofili di Firenze.
– Ha organizzato e promosso le commemorazioni annuali del 23 Dicembre.
– Informa i feriti, anche i non associati, delle leggi in vigore sui risarcimenti, invalidità, mediante lettere e assemblee.
– Ha coordinato la difesa di parte civile.
– Ha partecipato a dibattiti nelle scuole, nelle trasmissioni radiotelevisive, diramando comunicati stampa informativi delle situazioni processuali.
– Ha incontrato il Direttore dei Servizi Civili del Ministero degli Interni (Prefetto Gelati) per denunciare inadempienze degli Ospedali Militari e lentezze burocratiche.
– Segue costantemente i familiari e i feriti nei loro rapporti con il Ministero degli Interni e gli Enti preposti.
– Ha incontrato il Presidente della Commissione Parlamentare Stragi G. Pellegrino assieme ai responsabili delle altre Associazioni similari per dibattere sulle cause della mancata individuazione dei responsabili delle stragi.
– Partecipa periodicamente a Bologna alle riunioni indette dall’Unione Familiari Vittime per Stragi.
– A seguito della sentenza di Cassazione del 19.12.1994 riguardante il processo-bis a carico di Abbatangelo, l’Ufficio Campione Penale del Tribunale di Firenze cominciò ad inviare, nel mese di Ottobre 1995, i primi avvisi per i pagamenti delle spese processuali a tutti i feriti.
– L’Associazione aprì quindi un C/C Postale per far fronte a queste spese e con i fondi pervenuti da tutta Italia sono stati eseguiti i pagamenti.
– Dibattito “Verità Nascoste”, con la partecipazione di giudici, magistrati e giornalisti, per sensibilizzare i giovani sul tema delle stragi. Hanno assistito studenti delle scuole superiori. E’ stata allestita una mostra con giornali d’”epoca”. Centro congressi Lacco Ameno, Ischia 9.3.1996

ATTIVITA’ PROGRAMMATE

– Commemorazione della strage sul treno 904 – XIX° Anniversario - Atrio Stazione Centrale Napoli, 23.12.2003; eventi collaterali;
– Progettazione e realizzazione del sito Internet dell’Associazione ( I^ fase già realizzata);
– Realizzazione del Centro di documentazione delle stragi che ospiterebbe anche la sede dell’Associazione;
– Progetti per le scuole in collaborazione col Centro di documentazione anticamorra della Regione Campania ed il Cedost di Bologna.

SEDE:

Associazione Feriti e Familiari delle Vittime della Strage sul Treno 904 del 23 Dicembre 1984 - C/o Calabrò Via Lepanto 29 80125 Napoli

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1 commento:

Franca ha detto...

"Noi non vogliamo dimenticare che invece dietro a questi orrori c’è stato un disegno preciso, volto a generare terrore, a condizionare la libera determinazione dei cittadini nell’esprimere la loro volontà politica, usando il sangue invece del confronto politico".
Noi non vogliamo dimenticare e vogliamo che lo Stato ci renda giustizia, perchè queste stragi hanno offeso tutto il popolo italiano