Esce «LOOK», pellicola denuncia contro l'invasione delle privacy
Il regista: «Negli Usa 30 milioni di telecamere catturano l’immagine di un americano 200 volte al giorno»
WASHINGTON - «Trenta milioni di telecamere di sorveglianza negli Stati Uniti catturano l’immagine di un americano medio almeno 200 volte al giorno». È questa la frase di lancio, che suona come un vero e proprio allarme sociale, di Look, il provocatorio film di Adam Rifkin, uscito negli Usa il 14 dicembre, in cui si rivelano i pericoli per la privacy insiti nel sempre più frequente e invadente voyeurismo elettronico autorizzato. Banche, strade, supermercati, autovelox e molti altri obiettivi digitali sono pronti a rilevare ogni movimento anche nelle città europee, ma in molti Stati americani, come l’Iowa, si arriva anche ad eccessi, denuncia il filmmaker, spesso sconosciuti alle stesse vittime, come la registrazione all’interno di cabine di prova dei negozi di abbigliamento o nei bagni pubblici. Senza contare che oltre a scorrere sotto gli occhi degli addetti alle sicurezza, le azioni degli inconsapevoli attori, finiscono spesso su Internet.
Una delle locandine del film (dal sito www. cinemablend.com) |
Franco Gondrano
14 dicembre 2007(ultima modifica: 15 dicembre 2007)
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3 commenti:
finalmente!
Grazie all'Amministrazione comunale anche il mio paese (Agugliano - 4.500 abitanti) il prossimo anno avrà questo privilegio!
Vogliamo aggiungere i controlli satellitari, il troppo spesso dimenticato "Echelon", la "tracciabilità" dei telefoni cellulari, dei bankomat, della posta elettronica? Altro che Grande Fratello (quello di Orwell, non la menata televisiva): qui siamo al Padre Padrone!
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