Il governo: «Ha vinto il confronto»
Cna Fita e Confartigianato Trasporti: «Via i blocchi». Prodi: «Non abbiamo ceduto alle provocazioni»
ROMA - Alla fine «ha vinto il confronto. Abbiamo riportato il Paese alla normalità senza cedere alla provocazioni». Un soddisfatto Romano Prodi commenta così la sospensione, dopo tre giorni di disagi e proteste, del blocco dei tir decisa da Cna Fita e Confartigianato Trasporti al termine del vertice pomeridiano a Palazzo Chigi, nel terzo giorno consecutivo della protesta. «Preso atto delle proposte avanzate dal Governo che vanno nella direzione delle richieste della categoria, come ad esempio il contratto obbligatorio scritto, le tariffe minime, l'osservatorio sui costi, la strategia dei controlli e gli interventi sul gasolio, Confartigianato Trasporti e Cna Fita hanno deciso - si legge nella nota - la sospensione del fermo nazionale dei servizi di autotrasporto merci. Le Organizzazioni giudicheranno l'operato del governo sulla base del mantenimento degli impegni assunti nei confronti della categoria».
LETTA E BIANCHI - E la conferma di una risoluzione della vicenda, con la sospensione dei blocchi, arriva anche dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Enrico Letta. «Il fermo si è risolto positivamente. Il governo è soddisfatto dell'esito» della trattativa con gli autotrasportatori, ha spiegato Letta. «Contiamo che nelle prossime ore la completa normalità possa tornare nel Paese e che i disagi possano essere limitati» ha precisato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Per il ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi la sospensione del blocco «è il risultato di un atteggiamento grande fermezza del governo». Bianchi ha espresso il suo «apprezzamento per il senso responsabilità che alla fine ha prevalso, per alcune associazioni fin dal primo momento non aderendo al fermo; senso di responsabilità che alle fine ha coinvolto anche le altre organizzazioni». Il ministro ha firmato inoltre un decreto per far circolare i mezzi pesanti anche sabato e domenica. L’obiettivo del decreto è di contribuire a un veloce ritorno alla normalità per la circolazione di mezzi e beni.
PROPOSTA IN 12 PUNTI - Nel corso del vertice pomeridiano a Palazzo Chigi, l'esecutivo aveva consegnato alle sigle sindacali degli autotrasportatori un documento con una proposta in cui si poneva come condizione l’immediata sospensione dello sciopero. I sindacati si erano presi del tempo per esaminare il documento, promettendo di dare risposta, entro giovedì mattina. Misure antidumping e ammortizzatori contro i rialzi del petrolio sono due delle misure contenute nella proposta articolata in 12 punti che prevede, tra le altre cose, che il governo emani un decreto del ministero degli Interni sulle modalità e la qualità dei controlli, norme antidumping per garantire i vettori dagli aumenti del gasolio, norme sui contratti, l'attivazione di un tavolo tecnico per il sostegno e lo sviluppo del settore, l'anticipo della revisione dei nuovi studi di settore. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Enrico Letta e il ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi (Ansa)
PIÙ FONDI - Più fondi in arrivo per i tir. Sono queste le risposte del governo alle richieste degli autotrasportatori che saranno inserite in uno dei maxiemendamenti alla Finanziaria che giovedì saranno presentati alla Camera. La norma in questione, che aggiunge un articolo alla manovra, stanzia in particolare 30 milioni di fondi per il 2008 per il rimborso pedaggi 2007. A questi si aggiungono altri 20 milioni nel 2009 e 20 milioni nel 2010 per finanziare il fondo di riforma dell'autotrasporto. Sul fronte economico un'altra novità, che non è quantificata, è la nascita di un apposito fondo per il rimborso pedaggi finanziato dalla riduzione dell'accisa sui carburanti (secondo alcune stime potrebbe arrivare fino a 100 milioni).
CASO UGGÈ - Al termine della lunga giornata di trattative, fonti di Palazzo Chigi hanno sottolineato le «incongruenze di rappresentanza dal punto di vista delle parti presenti al tavolo. Un parlamentare di Fi, ex sottosegretario ai Trasporti, è il leader di una delle associazioni più determinate. In questi casi la politica dovrebbe fare un passo indietro perchè la priorità è l'accordo con la categoria». Il riferimento esplicito è a Paolo Uggè, parlamentare di Forza Italia, che ha partecipato alle trattativa come presidente di Conftrasporto.
APERTA INCHIESTA - La Procura di Roma ha aperto un'inchiesta sul blocco dei Tir esclusivamente per quanto riguarda la zona di Roma sud, quella di competenza dalla procura capitolina. Il reato ipotizzato è interruzione di pubblico servizio. Alla base del fascicolo c'è un'informativa della polizia che conterrebbe anche i numeri di targa di diversi tir che hanno partecipato al blocco. Per il reato di interruzione di pubblico servizio la legge prevede fino a un anno di reclusione per i partecipanti e da 1 a 5 anni per i promotori e gli organizzatori.
12 dicembre 2007
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