"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza." Antonio Gramsci

martedì 4 dicembre 2007

Bindi e Damiano contro Bertinotti

Dal Pd dure critiche all'intervista del presidente della Camera sul governo Prodi
Mastella ironizza: "Possiamo anche finirla prima". L'Idv: "Ma così non è più super partes"

"Fallimento? Se ne assuma le responsabilità"


Fausto Bertinotti

ROMA - Se nell'intervista a Repubblica era stato fin troppo chiaro, quasi brutale, oggi Fausto Bertinotti preferisce tornare nei suoi giudizi sul fallimento dell'Unione usando toni ermetici. "Prodi non è un poeta..." e comunque "è solo una citazione. Il poeta morente era Cardarelli", risponde il presidente della Camera ai giornalisti che gli chiedono di chiarire il suo riferimento a una citazione di Flaiano su "Cardarelli, il più grande poeta morente". Replicando ancora all'osservazione di essere stato forse troppo forte nel suo giudizio sul governo, Bertinotti ha aggiunto: "Ma io sono un uomo forte...naturalmente è ironico".

Di certo diverse forze alleate di Rifondazione all'interno dell'Unione hanno ritenuto fuori luogo le parole del presidente di Montecitorio sul "fallimento" del gabinetto Prodi. Secondo il ministro del Lavoro Cesare Damiano, chiamato in causa da Bertinotti per le eccessive concessioni ai centristi nel pacchetto sul Welfare, l'esperienza politica dell'Unione non è stata fallimentare e "il centrosinistra sta attuando il programma dell'unione". "Se la logica è 'tutto e subito' - avverte l'esponente del Pd - nessun governo lo potrà fare". "Soprattutto sui temi sociali - prosegue Damiano - il governo ha portato avanti interventi positivi e importanti" e Rifondazione "dovrebbe andare orgogliosa di questi risultati".

Considerazioni simili a quelle espresse da Rosi Bindi. "E' un'affermazione molto forte - dice il ministro per la Famiglia - della quale, penso, il presidente della Camera si assumerà tutte le responsabilità". "Penso - aggiunge la Bindi - che il centrosinistra, anche con l'apporto di Rifondazione, abbia compiuto scelte molto importanti per la vita del Paese. Questo non è un fallimento, ma sono risultati importanti".

Critico con Bertinotti anche Clemente Mastella. Ma il leader dell'Udeur non contesta tanto la valutazione sui risultati del governo, quanto l'idea del Prc di chiamare i suoi elettori ad esprimersi con un referendum sulla validità del programma di governo. "Che modo di ragionare è questo? - commenta Mastella - Ora vedo che si va al referendum sul programma di governo. Per me l'esperienza di governo può anche finire prima. E poi per quanto mi riguarda io il referendum con i miei elettori lo faccio anche prima perchè il partito è più piccolo".

L'intervista del presidente della Camera non è piaciuta neppure all'Italia dei Valori. "Si potrebbe ragionare a lungo sulle considerazioni espresse da Fausto Bertinotti, e potremmo anche ritrovarci d'accordo con lui su alcuni passaggi - afferma il capogruppo a Montecitorio Massimo Donadi - ma la sua più che un'analisi è un'entrata a gamba tesa nei rapporti tra maggioranza e governo che non si addice a colui che riveste il ruolo di presidente della Camera che per definizione è superpartes".

Sottoscrivono invece le affermazioni di Bertinotti le forze dell'opposizione, che le leggono come la conferma della crisi della maggioranza. "Piu' che fallito, potrebbe dirsi a ragione che questo governo è nato morto, travolto in grembo dalle sue contraddizioni politiche d'origine", ironizza il presidente dei senatori di An, Altero Matteoli.

Usa l'arma dell'ironia anche Pier Ferdinando Casini. "Con tutto il rispetto per Bertinotti, che il governo Prodi avesse fallito noi lo abbiamo detto da un pezzo - afferma il leader dell'Udc - Lo dicono tutti gli italiani: non c'è un governo così distante dai problemi della gente come quello di Prodi". In vena di sarcasmo, Casini non risparmia però neppure Silvio Berlusconi e i suoi proclami sulle adesioni al nuovo partito. "Il bello delle cifre è che ognuno dà le sue...", commenta l'ex presidente della Camera.

(4 dicembre 2007)

fonte: http://www.repubblica.it/2007/10/sezioni/politica/tensioni-unione-1/reazioni-bertinotti/reazioni-bertinotti.html

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2 commenti:

Franca ha detto...

Se n'è accorto?
Strano fino ad adesso non sembrava...

Anonimo ha detto...

Urlalo Fausto! Urlalo!