"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza." Antonio Gramsci

sabato 8 dicembre 2007

I ministri della sinistra scrivono a Prodi: «Su Vicenza, ripensaci»


Una lettera per chiedere a Prodi di ripensarci. I ministri della sinistra dell'Unione Paolo Ferrero, Fabio Mussi, Alessandro Bianchi e Alfonso Pecoraro Scanio scrivono al presidente del Consiglio per sollecitare un ripensamento sulla base militare di Vicenza.

 vicenza 17 febbraio foto AP

«Come sai – gli scrivono – non abbiamo mai condiviso la decisione di dare il via libera all'ampliamento della base». Il punto, dicono, non è solo il rapporto tra la sinistra dell’Unione e il resto del governo ma «i rapporti tra il governo e la popolazione di Vicenza». «La sacrosanta richiesta dei cittadini vicentini di avere un referendum popolare sull'opportunità o meno di ampliare la base – spiegano – è stata disattesa da chi aveva il potere di organizzare la consultazione».

La lettera arriva il giorno prima dell’inizio degli Stati Generali della Sinistra, giornate in cui il popolo del No Dal Molin ha minacciato di irrompere con la sua protesta. «Alle parole - hanno già risposto quelli del No Dal Molin - devono seguire fatti concreti in grado di riaprire la questione politica e di far diventare la vicenda del Dal Molin una discriminante». «Confermiamo - scrivono in un comunicato - la nostra presenza rumorosa domenica alla Fiera di Roma. Vogiamo che le promesse fatte al movimento vicentino - concludono - vengano mantenute: le nostre pentole suoneranno per pretendere questo, il rispetto degli impegni».

Soddisfatta la parlamentare di Sinistra Democratica Lalla Trupia: «Dopo le 170 firme dei parlamentari per la moratoria e il lancio della petizione nazionale da parte del movimento 'No Dal Molin'- ha detto - con un altro importante atto istituzionale i quattro ministri della sinistra fanno proprie queste richieste. Da oggi, dunque, Vicenza e la costruzione della nuova base sono sul tavolo della verifica nazionale che la sinistra ha chiesto a Prodi».

Intanto, Vicenza si prepara alla prossima mobilitazione. Il weekend del 14, 15 e 16 dicembre la città veneta ospiterà una mobilitazione europea (guarda il video-appello): tre giorni - scrivono sul loro sito «di confronto, contaminazione, approfondimento» per «allargare i nostri orizzonti, conoscere nuove comunità, condividere altre lotte» ma anche per «dimostrare che la vicenda del Dal Molin è ancora aperta». Si parte venerdì 14 dicembre con una “Panoramica sulla presenza militare USA e NATO in Europa e sui movimenti che si oppongono all’espansione militare”. Sabato 15 si terrà invece un grande corteo per le strade di Vicenza, mentre domenica 16 si chiude con una serie di tavole rotonde con i rappresentanti dei vari movimenti che arriveranno in Veneto dagli Stati Uniti, dall’Europa dell’Est e dalla Germania.

Pubblicato il: 07.12.07
Modificato il: 07.12.07 alle ore 21.36

fonte: http://www.unita.it/view.asp?idContent=71216

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2 commenti:

Franca ha detto...

Ha ragione il movimento: dopo le parole i fatti!

Anonimo ha detto...

Ciao elena, volevo continuare una discussione vecchia con te. Ti va di sentirci in msn?