"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza." Antonio Gramsci

domenica 2 dicembre 2007

Prodi: «Controlli duri contro i rincari ingiustificati, altrimenti è inutile abbassare le tasse»

Il reparto frutta in un supermercato (Foto Marco Giugliarelli)

BOLOGNA (2 dicembre) - Approvare entro gennaio il pacchetto Bersani e vigilare sugli abusi. E' questo, secondo Prodi, quanto serve per far fronte agli incrementi dei prezzi. «Ci sono gli strumenti per vigilare e ci deve essere maggiore concorrenza - ha detto il presidente del Consiglio - E lo strumento pronto, ad esempio, è il terzo pacchetto Bersani, che è a metà del cammino parlamentare, e bisogna spingerlo fino in fondo: entro il mese di gennaio bisogna approvarlo. E poi naturalmente c'è il controllo contro gli abusi, ma un primo strumento è una catena commerciale e distributiva in concorrenza ed efficiente. Ormai, per molti prodotti standard, siamo più cari di tutti i Paesi europei. E questo non ha senso: significa solo che c'è una non efficiente catena della produzione e della distribuzione».

Inutile abbassare le tasse, se poi i prezzi si mangiano tutto. «E' inutile tentare di diminuire le tasse e di aumentare un poco i salari, se poi i prezzi si mangiano tutto - dice il presidente del Consiglio - Si deve cominciare un'azione per garantire il potere d'acquisto dei lavoratori e dei consumatori. Contro il rincaro dei prezzi bisogna sorvegliare duramente». Ma quali segnali può dare il governo contro l'aumento delle tariffe?, viene chiesto al premier. «Questa è la cosa più seria di tutte - dice Prodi - Bisogna assolutamente fare un'azione comune contro questi rincari che, in questo caso, sono soprattutto dovuti ai mercati internazionali. Per fortuna, nelle ultime 2-3 settimane, sia i prodotti agricoli che quelli energetici sembrano avere fermato la loro risalita. Ma bisogna sorvegliare duramente, perché questi aumenti non vengano moltiplicati quando arrivano al consumatore». C'è quindi il rischio di speculazione? «Come c'è stato in tanti casi della catena alimentare, non c'è dubbio - risponde il premier - Da un aumento della materia prima si è passati a un aumento più che proporzionale nel prodotto finale».

fonte: http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=14298&sez=HOME_ECONOMIA

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1 commento:

Franca ha detto...

Se n'è accorto anche lui?