"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza." Antonio Gramsci

venerdì 31 agosto 2007

Crisi mutui, Bush annuncia interventi

famiglia americana per articolo crisi mutui (Dallas-News)

Dalla Casa Bianca nuove norme per le famiglie per evitare altre insolvenze
Il presidente della Federal reserve, Bernanke: "Se necessario interverremo ancora"

La Fed: "Perdite oltre le stime peggiori"

George W. Bush


WASHINGTON - Il governo americano interviene per limitare gli effetti della crisi dei mutui subprime. George W. Bush, pur sottolineando che l'economia statunitense è forte, ha annunciato una serie di misure a sostegno delle famiglie che hanno sottoscritto un mutuo e ora sono in difficoltà. L'obiettivo è quello di evitare ulteriori insolvenze. Preoccupata la Federal Reserve americana. Per il presidente Ben Bernanke, "le perdite hanno superato le peggiori previsioni" e potrebbero essere necessari nuovi provvedimenti.

Bush: "Il governo avrà un ruolo maggiore". "Stiamo lavorando per aiutare le famiglie che a fine mese non sono più in grado di pagare il mutuo. "Se ci sono più persone che possiedono una casa la società e l'economia sono più forti". Il presidente degli Stati Uniti George W. Bush, con un discorso alla Casa Bianca, ha annunciato una serie di provvedimenti per far fronte alla crisi dei mutui subprime.

Come anticipato da alcuni media statunitensi, è in arrivo una riforma all'Ufficio federale degli alloggi, la Federal Housing Administration, per dare un sostegno anche alle persone con minore merito creditizio. Inoltre il governo ha intenzione di proporre una riforma del sistema dei tributi per favorire i rifinanziamenti dei mutui ipotecari.

Bush, che ha chiesto ai creditori di collaborare per rinegoziare i termini dei mutui, ha poi sottolineato che il ruolo dell'esecutivo nell'aiutare i proprietari di case è "limitato" e che la Casa Bianca non intende "venire in soccorso degli speculatori". A suo avviso, la crisi è comunque "modesta" in rapporto all'economia americana, che è forte abbastanza per superare le turbolenze del mercato.

L'analisi di Bernanke. Circa un'ora prima, al convegno monetario di Jackson Hole, nel Wyoming (Usa), era intervenuto anche il presidente della Federal Reserve Ben Bernanke. Nella sua analisi della situazione, ha affermato che le perdite dei mercati finanziari internazionali "hanno fino ad ora superato anche le previsioni più pessimistiche".

Bernanke, per rassicurare gli operatori, ha però aggiunto che la Banca centrale americana continuerà a monitorare la situazione dei mercati e ha sottolineato che la Fed è pronta a "prendere ulteriori misure se necessario per aumentare la liquidità e promuovere il funzionamento ordinario dei mercati". E poi ha spiegato: "Non è responsabilità della Federal Reserve, non sarebbe appropriato, proteggere i risparmiatori e gli investitori dalle conseguenze delle loro decisioni finanziarie. Ma gli sviluppi nei mercati finanziari possono avere effetti economici ampi sentiti da molti al di fuori dei mercati e la Fed deve tenerne conto quando determina la sua politica".

Il numero uno della Federal Reserve ha però anche individuato alcuni elementi positivi nello scenario attuale. "Il fatto che gli investitori chiedano più garanzie prima di assumere un rischio è senza dubbio uno sviluppo sano", ha detto Bernanke. Inoltre, grazie agli sforzi fatti per rafforzare l'infrastruttura finanziaria, "il sistema finanziario globale è in una posizione relativamente forte per uscire da questo processo".

(31 agosto 2007)

fonte: http://www.repubblica.it/2007/08/sezioni/economia/crisi-mutui/bush-iniziative/bush-iniziative.html

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2 commenti:

Val ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Val ha detto...

Prima no,eh?
Ah già dimenticavo:adesso che il capitalismo non esiste più!
Saluto Mauro,Ele e Testarossa Francesca.
Sono stato contento distare in vostra compagnia