"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza." Antonio Gramsci

sabato 25 agosto 2007

A settembre sciopero della pasta

Spesa famiglie 2007: +1100 euro

Lobby dei rincari: consumatori contro


Prezzi, costo della vita, consumatori - Foto Giorgio Benvenuti/Ansa - 167x259
(Foto Giorgio Benvenuti/Ansa)

Il 13 settembre niente pasta. Per un giorno spaghetti e bambolotti, fettuccine e rigatoni, resteranno sugli scaffali dei supermercati. È quello che sperano le associazioni dei consumatori che hanno indetto per quel giorno uno "sciopero della pasta" per protestare contro gli aumenti «ingiustificati» di pane, pasta ed altri generi alimentari. In agosto, dicono le associazioni, i prezzi di pane e pasta sono schizzati del 15%, con punte del 20-25% per la pasta. Le associazioni segnalano, del resto, che ad agosto tutta la filiera alimentare ha fatto registrare forti aumenti e questo trend, dicono, proseguirà anche a settembre. Di qui la decisione di organizzare la protesta.

L'iniziativa è di Adoc, Adusbef, Codacons e Fedeconsumatori, che, oltre allo "sciopero", prevedono numerose manifestazioni pubbliche in diverse «piazze italiane a partire da quella di

Montecitorio a Roma, e piazza Verdi dove ha sede l Antitrust». Con l'iniziativa di protesta annunciata, i consumatori vogliono denunciare gli «aumenti dei prezzi dei generi alimentari, a partire da quelli essenziali di pane, pasta, olio e latte, che vengono giustificati con i costi delle materie prime; i rincari per la scuola, dai libri alle varie tipologie di accessori; i rialzi di gas, elettricità e benzina; gli aumenti dei servizi bancari ed assicurativi».

Secondo i dati diffusi dalle associazioni, una famiglia media italiana spenderà nel 2007 1.100 euro in più del 2006, di cui oltre 400 solo per gli alimentari. In base alle proiezioni su tutto il 2007 la spesa media della famiglia tipo italiana crescerà di 1.098 euro. Secondo i calcoli, infatti, le uscite complessive si porteranno, in media, a famiglia, attorno ai 29.800 euro, contro i 28.700 euro calcolati dall'Istat per l'anno scorso. Solo per il capitolo alimentari l'esborso medio sull'anno passerà da 5.590 euro del 2006 a 6.004 euro, con un rialzo di 414 euro e un balzo del 7,4%.

Forti aumenti anche per il segmento "casa", che di per sè è uno dei più pesanti dal punto di vista delle spese familiari. L'anno scorso questo capitolo, in cui non rientrano tutte le voci relative alle tariffe, ha fatto sborsare in media 7.600 euro. Nel 2007 i consumatori prevedono rincari almeno del 2,6% e a fine anno le famiglie si troveranno così ad aver speso 200 euro in più.

Su questa base, le associazioni avanzano una serie di richieste: «Trasformazione in decreto legge del disegno di legge Bersani giacente in Senato, dove si affrontano, tra l'altro, questioni condivise in tema di accisa dei carburanti e di maggiore competitività del settore; realizzazione di una legge definita sulla class action; rafforzamento dei poteri di verifica, controllo e sanzione delle authority; interventi immediati per la definizione della fascia di garanzia per le ricoli per la sicurezza». «Alla luce di tutto ciò - affermano le associazioni - chiediamo sia al Governo che alle istituzioni la convocazione di tavoli di confronto, per smascherare dove si annidano speculazioni al fine di eliminarle».


Pubblicato il: 25.08.07
Modificato il: 25.08.07 alle ore 17.23

fonte: http://www.unita.it/view.asp?idContent=68362

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1 commento:

Franca ha detto...

Il principio è buono ma iniziative come questa non riescono mai.
Troppo difficile coinvolgere tanti consumatori.
Valuto migliori le manifestazioni