Acqua per tutti, che non marcisce le ruote, che non fa crollare i ponti. La manifestazione nazionale che sabato 1° dicembre è stata organizzata a Roma dal Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua - concentramento alle 15 in piazza della Repubblica a Roma - non è però stata convocata su slogan generici. Non vuole solo ricordare che l'acqua è un bene sempre più prezioso, un diritto universale negato a milioni di persone, una risorsa che con l'inquinamento delle falde si sta riducendo per cui s'impongono politiche molto più decise per favorire il risparmio idrico e colpire gli inquinatori.
Il popolo dell'acqua che scende in piazza oggi a Roma chiede soprattutto - come ha già fatto con una legge d'iniziativa popolare che ha raccolto 406.626 firme ma giace in qualche cassetto parlamentare - che le grandi risorse idriche italiane restino pubbliche. Che sia fermato il processo di privatizzazione di un settore così delicato, strategico per lo Stato.
Esiste anche una proposta di modifica costituzionale presentata dalla senatrice dei Verdi Loredana De Petris per riconoscere il diritto all'acqua tra quelli fondamentali, inalienabili, individuale e collettivo e l'acqua stessa come bene comune pubblico. La battaglia - che non riguarda solo gli ambientalisti, anche se oggi in piazza a sfilare è previsto anche il ministro dell'Ambiente, il verde Alfonso Pecoraro Scanio - al momento ha un obiettivo molto più vicino e concreto, che è quello di mantenere la moratoria approvata alla Camera lo scorso giugno della durata di un anno come emendamento al decreto Bersani sugli affidamenti del servizio idrico a società per azioni. Bloccare cioè tutte le intese, spesso frutto di accordi privatistici con le pubbliche amministrazioni, che cercano di mandare avanti il processo di privatizzazione. Un processo, dicono le associazioni di consumatori e utenti, che porterà le risorse strategiche dell'Italia in mano a privati, spesso stranieri, che si apprestano a governarle secondo una logica di mercato che aumenta i costi senza neanche migliorare i servizi all'utenza.
Un'altra delle richieste concrete è anche quella di inserire con un emendamento alla Finanziaria lo stanziamento di fondi per la ristrutturazione delle risorse idriche: acquedotti, fonti, bacini. La situazione idrica penosa dell'Italia è infatti quella di un paese ricco di acque anche pregiate ma ai primi posti in Europa per sprechi e dispersioni, con intere regioni in cui l'accesso all'acqua potabile corrente non è garantito a tutti.
Al corteo - che si concluderà in Piazza Farnese con una performance teatrale di Stefano Lucarelli ed il concerto di Rodolfo Maltese e dei Funkallisto - in base alle attese degli organizzatori, saranno molti i gonfaloni ufficiali di Comuni, Province e Comunità montane.
Pubblicato il: 01.12.07
Modificato il: 01.12.07 alle ore 12.12
fonte: http://www.unita.it/view.asp?idContent=71048
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3 commenti:
I giorni scorsi ho postato anch'io su questa manifestazione
ciao sono nuova,
auguriamoci che tanta mobilitazione serva a qualcosa
un saluto
gio
@franca: sì, l'avevo letto - è anche per quello che non ci avevamo fatto un post prima... mica possiamo passare la vita a "scopiazzarci" i temi a vicenda! :)
@giovanna: benvenuta!!! e davvero, speriamo che serva... ma non abbassiamo la guardia. Né sull'acqua, né sul resto...
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