"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza." Antonio Gramsci

venerdì 7 dicembre 2007

Congresso Usa contro la Cia per interrogatori-tortura

 guantanamo, camp delta, cuba

La Cia ha distrutto almeno due nastri degli interrogatori - condotti con tecniche che le organizzazioni per i diritti umani hanno denunciato come torture - delle persone sospettate di terrorismo.

A rivelarlo è stato lo stesso direttore dell'agenzia di intelligence americana Michael Hayden in una lettera ai dipendenti, nella quale ha ammesso la distruzione delle cassette tra cui quella dell'interrogatorio di Abu Zubayah, luogotenente di Al Qaida, motivandola come tutela dell'identità degli agenti e perché gli interrogatori non avevano più valore. La distruzione dei video con gli interrogatori risale al 2005.

Secondo quanto scrive il "New York Times", la Cia ha distrutto almeno due videocassette con le registrazioni degli interrogatori. Le persone messe "sotto torchio" sarebbero - a quanto risulta al giornale - due operativi di Al Qaeda sotto custodia dell'agenzia d'intelligence americana, registrazioni che documentavano le dure tecniche di interrogatorio alle quali venivano sottoposti i sospetti. Tra loro, appunto, Abu Zubaydah, primo fra i detenuti della Cia, arrestato nel marzo del 2002. I nastri, sostiene il quotidiano americano che cita ex ed attuali funzionari del governo, sono stati eliminati anche per il timore che le immagini degli interrogatori - che mostrerebbero abusi fisici e psicologici - avrebbero potuto esporre l'agenzia a cause legali.

Hayden ha ammesso davanti al Congresso che la Cia ha fatto uso almeno tre volte dopo l'11 settempre di tecniche di interrogatorio giudicate particolarmente crudeli, in pratica tecniche di tortura, che un recente progetto di legge ora vorrebbe mettere al bando.

Nella lettera ai dipendenti, scritta «perchè la stampa ha avuto notizia» dei video, Hayden sostiene che la decisione di distruggere i nastri è stata presa «all'interno della Cia», allo scopo di proteggere i funzionari coinvolti. Se i video fossero diventati pubblici avrebbero rappresentato «un grave rischio per la sicurezza», ha spiegato il direttore della Cia, esponendo gli agenti e «le loro famiglie a una rappresaglia di Al Qaeda e dei loro simpatizzanti».

La notizia della distruzione dei nastri, sottolinea il "New York Times", è arrivata poche ore dopo l'approvazione in una commissione del Congresso del provvedimento per mettere fuorilegge le pratiche e i metodi troppo duri di interrogatorio, provvedimento che però dovrà passare in aula alla Camera e al Senato e su cui molto probabilmente il presidente George W. Bush porrà il veto.

Tra l'altro, sottolinea ancora il quotidiano, la distruzione dei video fa riemergere i dubbi sul comportamento della Cia nei confronti del Congresso, dei tribunali e della commissione sugli attacchi dell'11 settembre, cui potrebbe aver trattenuto informazioni importanti. In particolare, quei nastri non sono stati forniti alla Corte federale dinanzi alla quale era processato Zacarias Moussaui, considerato il 20esimo dirottatore dell'11 settembre, e alla commissione sull'11 settembre, che pure aveva fatto richiesta alla Cia di avere qualsiasi trascrizione e documentazione sugli interrogatori ai detenuti sospettati di terrorismo.


Pubblicato il: 07.12.07
Modificato il: 07.12.07 alle ore 12.42

fonte: http://www.unita.it/view.asp?idContent=71200

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2 commenti:

Franca ha detto...

Americani esportatori di diritti civili...

Equo ha detto...

Ma cosa succede negli States???? La CIA che smentisce il presidente sulle atomiche iraniane, il senato che se la prende con la CIA per gli interrogatori... Non è che Mastella è stato da quelle parti?