"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza." Antonio Gramsci

lunedì 3 dicembre 2007

Rifondazione lancia il referendum: "Ci dicano gli elettori se stare al governo"

La proposta del segretario Franco Giordano approvata dalla direzione del partito
"Dobbiamo andare al tavolo della trattativa con un mandato preciso"


Franco Giordano

ROMA - Decidano gli iscritti. Con un referendum. Rifondazione serra le fila. La verifica di governo che Rc ha chiesto a Prodi per gennaio si terrà su un mandato programmatico deciso dai militanti, dopo un referendum condotto nelle sezioni. "Dobbiamo andare al tavolo della discussione - dice il segretario Franco Giordano durante la direzione del partito - con un mandato chiaro dopo aver proposto un referendum nel partito sui temi del mandato stesso".

Con la verifica, sottolinea Giordano, "va ricontrattato politicamente il programma, quel programma con cui eravamo andati alle elezioni e che adesso non c'è più". Rc propone, e lo farà anche sabato e domenica alle altre forze agli Stati Generali della sinistra, una consultazione sui temi da presentare per la verifica. Con Giordanoc he indica come prioritarie la questione del lavoro e della precarietà e poi quelle dei salari, del rapporto pace-guerra, dei diritti civili, della formazione e della ricerca e dell'ambiente, il tutto intrecciato con la riforma della legge elettorale.

E' severa la critica di Giordano al governo. A partire dalla riforma del welfare. "Questo governo ha perso il baricentro del programma e noi dobbiamo andare ad una ricontrattazione del vincolo politico" spiega il segretario. Avviando "una vasta campagna di mobilitazione nel partito proprio sul senso della nostra permanenza al governo".

E' palese il momento di disagio che sta vivendo Rifondazione. Stretto tra la fedeltà al governo e le tensioni causate dalle ultime scelte dell'esecutivo. "Prodi ha scelto il terreno meno indicato per dirsi il garante della coalizione, la legge elettorale riguarda tutto il Parlamento italiano. Avrei preferito che lo avesse fatto prima su passaggi delicati come i temi sociali".

Un'impostazione, quella del segretario, condivisa da molti. Anzi, c'è chi chiede di stringere i tempi. "Il referendum non può non prevedere la risposta alla domanda: dobbiamo stare o meno al governo? - dice Ramon Mantovani, esponente dell'ala bertinottiana - la verifica per essere tale deve essere vera e prevedere la rottura come un esito possibile". Replica Giordano: "Un sì o un no alla presenza al governo, si terrà dopo un lasso di tempo congruo per valutare i risultati eventualmente ottenuti dalla verifica".

(3 dicembre 2007)

fonte: http://www.repubblica.it/2007/10/sezioni/politica/tensioni-unione-1/referendum-prc/referendum-prc.html

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1 commento:

Franca ha detto...

Staremo a vedere...