"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza." Antonio Gramsci

sabato 26 gennaio 2008

Altra tragedia ai porti di Venezia: muore operaio greco




Un operaio greco è morto sul pontile del porto turistico di Venezia, a San Basilio, mentre stava controllando la discesa di alcune vetture da una nave. L'uomo è deceduto all'ospedale di Mestre poco dopo esserci arrivato in condizioni critiche. La Polizia marittima sta indagando sull'accaduto. L'uomo sarebbe stato travolto da un camion, che lo avrebbe colpito e schiacciato durante una manovra. L'ennesima tragedia arriva a pochi giorni da quella del più importante porto veneziano: quello di Marghera.

Il 18 gennaio due operai, Paolo Ferrara, 58 anni di Brugine (Padova) e Denis Zanon, 41 anni di Mestre (Venezia), dipendenti della Ico Logistica e della Nuova compagnia lavoratori portuali, sono morti soffocati dall'anidride carbonica nella stiva di una nave attraccata a Porto Marghera.
L'incidente per poco non è costato la vita a un terzo operaio, che aveva cercato di soccorrerli.

Sconcerto per l'ennesima morte bianca registrata nel veneziano è stata espressa dal segretario regionale della Cgil, Patrizio Tonon. «Questa autentica emergenza - afferma - non si può affrontare con interventi di "normale amministrazione" ma occorre un impegno straordinario che coinvolga parti sociali e istituzioni».

Secondo Tonon «la Regione ha finalmente convocato un incontro dopo le nostre sollecitazioni, ma il silenzio degli industriali è ormai colpevole». «A quel tavolo - sottolinea il segretario della Cgil - le prime due cose che chiederemo saranno di garantire e certificare la formazione soprattutto per le figure precarie (parasubordinati, interinali, lavoratori a termine e apprendisti) e di estendere la vigilanza sul rispetto delle norme di sicurezza».
Quanto agli industriali ed alle altre associazioni di categoria - spiega Tonon - «al di là di qualche dichiarazione di mera circostanza rileviamo uno sconcertante silenzio sugli impegni e le responsabilità da assumere».

È stata immediata e spontanea la fermata dei lavoratori del Porto di Venezia dopo il nuovo infortunio mortale al terminal turistico, costato la vita ad un marittimo greco, schiacciato da un tir.

Sabato era già stata programmata nello scalo una fermata del lavoro di tre ore per permettere ai portuali di partecipare ai funerali dei colleghi Denis Zanon e Paolo Ferrara, deceduti il 18 gennaio nella banchina merci di Marghera.

Lunedì sono in programma proprio sul tema sicurezza altre quattro ore di sciopero del Porto per tutti i turni di lavoro - che si potranno estendere a tutta la giornata - in concomitanza con lo sciopero generale dell'industria e dei servizi proclamata per l'intera provincia di Venezia.

Dopo il decesso del marittimo greco, la Filt Cgil veneziana ha richiesto l'intervento degli ispettori internazionali dell' Itf che hanno il potere ispettivo su imbarcazioni battenti bandiera straniera.

L'operaio greco morto nel porto turistico di Venezia è già l'ottava vittima del lavoro in Veneto dall'inizio di quest'anno (quattro solo in provincia di Treviso).
Una catena tragica iniziata il primo gennaio 2008, con un operaio maciullato da un tritamangime in un'azienda agricola di Follina. Tre giorni dopo, il 4 gennaio, un romeno di 48 anni era morto in un'azienda di Riese Pio X (Treviso) cadendo in un miscelatore meccanico, e il 14 gennaio un imbianchino 51enne aveva perso la vita a Castelfranco (Treviso) cadendo da un capannone, da un'altezza di otto metri.

Due giorni più tardi, il 16, in una fonderia di Castelgomberto un operaio del Burkina Faso, 21 anni, moriva incastrato negli ingranaggi di un macchinario. Poi la doppia tragedia del porto di Venezia, dove il 18 gennaio sono morti per asfissia nella stiva di una nave Paolo Ferrara, 47 anni, e Denis Zanon (39).

Mentre sale lo sgomento per la serie infinita di morti, arrivano altre due tragedie: ieri un operaio veneziano di 50 anni, Giuseppe Mestre, è rimasto folgorato in un cantiere edile di Vazzola (Treviso).


Pubblicato il: 25.01.08
Modificato il: 26.01.08 alle ore 9.56

fonte: http://www.unita.it/view.asp?idContent=72387

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ESATTAMENTE COME UN ANNO FA: 4 MORTI AL GIORNO

» 2008-01-25 16:25
Eurispes: 4 morti bianche al giorno
L'eta' media degli infortuni mortali si aggira sui 37 anni


(ANSA) - ROMA, 25 GEN - Sono circa 4 al giorno le vittime bianche in Italia. Lo rileva l'Eurispes evidenziando che il fenomeno interessa tutti i comparti economici. L'eta' media degli infortuni mortali si aggira sui 37 anni. Per quanto riguarda invece gli infortuni dal 2003 al 2006 il numero totale e' passato da 997.194 a 927.998 con un'incidenza maggiore nel comparto dell'industria e dei servizi.


fonte: http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/topnews/news/2008-01-25_125150036.html

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2 commenti:

Anonimo ha detto...

Oh! E che è! Una guerra!! Operai contro malasorte!! Qui non occorre un giorno all'anno per ricordare e riflettere su quanto, ma almeno una settimana! Dove tutti "recitano" il mea culpa.... e che cacchio! Non è possibile, è una tragedia in corso e noi si sta a guardare senza far nulla.

Franca ha detto...

E la strage continua...