25/1/2008 (15:23) - CONTROMANIFESTAZIONI NEI GIORNI DEL VERTICE ECONOMICO MONDIALE
Una dimostrazione contro il vertice di Davos a Berna |
Domani una catena di centinaia di eventi in tutto il mondo, dall'Afghanistan alla Nuova Zelanda. Da seguire minuto per minuto via chat
di CARLA RESCHIA
Negli stessi giorni in cui a Davos si riunisce, con il dispiego di ingenti misure di sicurezza, il Wef, il Forum economico mondiale si mobilita anche il suo antagonista altermondista, il Forum sociale mondiale.
Che quest’anno si moltiplica e si divide, generando centinaia di eventi paralleli in tutto il mondo. Una scelta fatta «per allargare la partecipazione e dare voce, grazie alle tecnologie più avanzate, alle esperienze di resistenza e di alternativa nel Nord e nel Sud del Mondo». Il giorno prescelto è lo stesso del meeting di Davos, il 26 gennaio, quando le reti, i movimenti e i sindacati che aderiscono al Forum si mobiliteranno per la Giornata d’azione. Oltre mille organizzazioni, network, movimenti e sindacati, in oltre 80 Paesi. In Italia sono previste iniziative in 65 località, con dibattiti, proiezioni, concerti, performance teatrali, sit-in, cortei, biciclettate solidali, raccolta firme contro la nuova base militare di Vicenza e per «Un futuro senza atomiche» e feste popolari.
Il programma cambia da Paese a Paese, proponendo in ogni luogo uno «specifico» collegato alla situazione locale ma tutti gli eventi saranno collegati e gestiti in smultanea da un network di corrispondenti e divulgati grazie a una chat chat globale via internet Da Atlanta a Channai, a Mumbai, passando per Bangalore, Roma, Bruxelles, Niamey, Sao Paulo, Rio De Janeiro, Belem, Fortaleza, Natal, Città del Messico, Barcellona, Seoul (Korea), Zurigo, Manila, l’Avana e luoghi di conflitto come Erbil (Iraq), Ramallah (Palestina), Beirut (Libano).
L'elenco completo delle iniziative italiane e internazionali si trovano in rete sul sito www.wsf2008.net Il sito italiano, allestito dalle organizzazioni equosolidali Fair, Liberomondo e Reorient è www.faircoop.it/wsf2008.htm e dà conto delle manifestazioni organizzate in diverse città italiane.
fonte: http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/esteri/200801articoli/29439girata.asp
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Che quest’anno si moltiplica e si divide, generando centinaia di eventi paralleli in tutto il mondo. Una scelta fatta «per allargare la partecipazione e dare voce, grazie alle tecnologie più avanzate, alle esperienze di resistenza e di alternativa nel Nord e nel Sud del Mondo». Il giorno prescelto è lo stesso del meeting di Davos, il 26 gennaio, quando le reti, i movimenti e i sindacati che aderiscono al Forum si mobiliteranno per la Giornata d’azione. Oltre mille organizzazioni, network, movimenti e sindacati, in oltre 80 Paesi. In Italia sono previste iniziative in 65 località, con dibattiti, proiezioni, concerti, performance teatrali, sit-in, cortei, biciclettate solidali, raccolta firme contro la nuova base militare di Vicenza e per «Un futuro senza atomiche» e feste popolari.
Il programma cambia da Paese a Paese, proponendo in ogni luogo uno «specifico» collegato alla situazione locale ma tutti gli eventi saranno collegati e gestiti in smultanea da un network di corrispondenti e divulgati grazie a una chat chat globale via internet Da Atlanta a Channai, a Mumbai, passando per Bangalore, Roma, Bruxelles, Niamey, Sao Paulo, Rio De Janeiro, Belem, Fortaleza, Natal, Città del Messico, Barcellona, Seoul (Korea), Zurigo, Manila, l’Avana e luoghi di conflitto come Erbil (Iraq), Ramallah (Palestina), Beirut (Libano).
L'elenco completo delle iniziative italiane e internazionali si trovano in rete sul sito www.wsf2008.net Il sito italiano, allestito dalle organizzazioni equosolidali Fair, Liberomondo e Reorient è www.faircoop.it/wsf2008.htm e dà conto delle manifestazioni organizzate in diverse città italiane.
fonte: http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/esteri/200801articoli/29439girata.asp
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4 commenti:
Cito per come la ricordo, una bellissima frase letta nel libro "Impero - il nuovo ordine della globalizzazione" di Michel Hardt ed Antonio Negri:
le lotte non saranno più "orizzontali", ma ciascuna forza antagonista colpirà verticalmente, da qualunque posto si trovi, il centro dell'Impero, provocadone un indebolimento.
Mbè, ho citato più che altro il concetto, non la frase vera e propria.
Ciao.
Portare l'attacco al cuore dell'impero? :-)))
Mi ricorda qualcosa.....
Guerre Stellari di George Lucas? ;))
Per fortuna c'è ancora gente che s'impegna
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