"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza." Antonio Gramsci

martedì 29 gennaio 2008

La sfida di Veltroni: "Fi corra da sola"

Oggi si chiudono le consultazioni. La maggioranza dei partiti chiede il voto
Due spiragli: mandato esplorativo al presidente Marini o governo Amato

Montezemolo: "Almeno inserire le preferenze". L'ex premier ribadisce: "Alle urne"
Nel Pd pronti al voto. Bettini apre: "Alleanze possibili su programmi omogenei"


di CLAUDIA FUSANI



ROMA - La campagna elettorale è in piena attività ma resta da giocare ancora qualche carta per evitare il voto. Ed è bene farlo fino in fondo, "nell'interesse del paese che dalla politica si aspetta un'assunzione di responsabilità". Così mentre Veltroni assicura che "buona parte del Paese non vuole una campagna elettorale con tre mesi di urla per poi tornare esattamente a come eravamo e a come siamo", il presidente di Confindustria fa un appello "disperato" perchè non si vada a votare ma vengano prima definite quelle nuove regole in grado di dare governabilità e stabilità. Appelli che sembrano perdersi nell'aria. A fine giornata si fa vivo Berlusconi per dire: "No grazie, offerte di dialogo tardive, ci sono solo le urne. E per noi sarà un trionfo senza precedenti".

Veltroni e Montezemolo non parlano quasi mai nello stesso posto (oggi il segretario è a Roma e il numero 1 degli industriali a Pordenone) ma sempre più spesso dicono e chiedono le stesse cose: una politica che decida, che sappia parlare a voce bassa, in grado di dare fiducia e stabilità al paese.

Quelli di oggi sono gli ultimi appelli. Domani il presidente della Repubblica conclude i colloqui, tra mecoledì e giovedì deciderà il da farsi, le posizioni dei partiti sono distanti, quasi un muro contro muro, e il ritorno alle urne resta ad oggi la soluzione più probabile della crisi magari col passaggio di un incarico esplorativo dall'esito però molto incerto. Oggi è tornata a circolare in modo insistente l'ipotesi che dal Qurinale esca un incarico governativo (al ministro dell'Interno Giuliano Amato?) per un esecutivo lungo dieci mesi, un anno, quel tanto che basta per fare le riforme elettorali, istituzionali e dei regolamenti parlamentari. Quello che chiede il Pd di Veltroni, la Confindustria di Montezemolo, l'Udc di Casini. A favore di questa scelta ci sarebbe anche la forte irritazione del Colle, notata oggi da alcuni degli interlocutori che si sono succeduti nelle consultazioni, per le dichiarazioni circa "marce su Roma" e "milioni di italiani in piazza per andare alle urne". Pressing e minacce inaccettabili per la Presidenza della Repubblica decisa più che mai a percorrere il pur stretto pertugio che ha davanti.

La sfida a Berlusconi: "Corri da solo". Veltroni, accompagnato da Franceschini e Bettini vorrebbe oggi non parlare di crisi di governo. C'è il Pd, i nuovi circoli, le adesioni. Poi ci finisce dentro da solo, portato dalle parole. E dalle domande. Il segretario torna sul nodo delle allenze: "Vorrei che Forza Italia avesse il nostro stesso coraggio: visto che sono così sicuri di vincere, perchè non vanno soli senza allearsi con chiunque?". Finora il Cavaliere ha sempre risposto picche a questa ipotesi pur sapendo che la sua coalizione è risorta dalla ceneri e di certo non ha un grande cemento. Immediata la replica di Forza Italia affidata ai numeri 2 e 3 del partito, Sandro Bondi e Fabrizio Cicchitto: "Richiesta incomprensibile, il centrodestra non è il centrosinistra". An, con Matteoli, gli manda a dire che "il bizantinismo sarebbe negare il voto agli italiani".

Tema delicato, questo delle allenze. E a Mussi (Sd) che dice "se il Pd va da solo vuol dire che corre contro la sinistra", risponde il coordinatore del pd Goffredo Bettini: "La nostra non è una voglia boriosa di andare da soli. Vogliamo però allenze omogenee su alcuni e precisi punti".

Veltroni: "Un governo di 8-10 mesi". Il segretario insiste sulla "grande opportunità" di cambiare le regole, il sistema di voto, di avere una sola Camera che approva le leggi, di tagliare i costi della politica e al tempo stesso di proseguire nella scelta di aumentare i salari. Fare tutto questo "in otto-dieci mesi e poi tornare a votare avendo finalmente un'idea più semplice ed appassionata della politica". Veltroni chiede "un'assunzione di responsabilità da parte di tutte le forze politiche. Non una forzatura, sia chiaro, nei confronti del Quirinale, ma "un appello alle forze politiche a cominciare da Berlusconi". E a proposito di marce e di popolo in piazza evocati da Bossi e dal Cavaliere, il sindaco di Roma taglia corto: "I richiami alla piazza non sono mai un segno di forza nè di responsabilità".

Ma il Pd è pronto: al via 2.500 circoli e 1 milione e 200 mila adesioni. Come che sia, il Pd è pronto alla campagna elettorale. Almeno così sembra nel vedere i numeri distribuiti oggi nel quartier generale del partito in piazza Sant'Anastasia. In un fine settimana in Italia sono nati "2.500 circoli per 1 milione e 200 mila persone che hanno aderito ritirando il certificato-tessera. Molto di più dei 900 mila che erano la sommatoria degli iscritti a Ds e Dl" spiega Andrea Orlando. Il messaggio è chiaro: vada come vada, il Pd esiste già, nasce nelle urne, "sta in mezzo alla struttura sociale del paese grazie ad un nuovo soggetto politico aperto, lieve ma con buone radici". L'obiettivo è arrivare a 7821 circoli in tutta Italia.

Montezemolo: "Almeno inserire le preferenze". Montezemolo chiede "un governo di scopo o tecnico" in grado comunque di affrontare le emergenze e le riforme strutturali per sbloccare un paese bloccato. Il suo è un appello "disperato per non andare al voto" perchè la situazione interna ma anche internazionale in questo inizio d'anno è "molto, molto difficile". Ma nella "peggiore delle ipotesi", riflette, "almeno venga fatta una modifica per inserire le preferenze". E' la stessa richiesta dell'Udc di Casini a Napolitano.

La scelta del Quirinale. Domattina sono in calendario le consultazioni Forza Italia (alle 10 e 30) e Pd (11 e 30). Per preparare e definire l'incontro Veltroni oggi ha incontrato Massimo D'Alema e in serata il premier Romano Prodi. Nel pomeriggio chiuderanno gli incontri nello studio della Vetrata i presidenti emeriti Cossiga, Scalfaro e Ciampi. Poi Napolitano potrebbe prendersi un giorno per riflettere. La scelta più probabile è quella di un incarico esplorativo al presidente del Senato Franco Marini per cercare di trovare un punto comune tra le forze politiche su una nuova legge elettorale partendo dalla prima bozza Bianco. Una missione quasi impossibile per motivi numerici (quali i voti di questa maggioranza?) e non solo: Verdi e Pdci non ci stanno a farsi uccidere da un proporzionale con soglia di sbarramento al 5%. Allora meglio andare al voto. Per loro, in fondo, c'è sempre la chance di confluire nella Cosa Rossa. Accanto all'incarico a Marini è tornato in quota oggi anche l'ipotesi di un governo Amato che avrebbe in agenda, oltre alle riforme, anche la prosecuzione delle misure economiche tra cui la distribuzione dell'extragettito. Con quali voti? Il trasformista Dini ha già fatto sapere che ci sta e con lui i lib-dem. E voti preziosi potrebbero arrivare dagli Udc Bruno Tabacci e Mario Baccini.

(28 gennaio 2008)

fonte: http://www.repubblica.it/2008/01/sezioni/politica/crisi-governo-4/crisi-28-gennaio/crisi-28-gennaio.html

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MortazzaTua denuncia la Grande Abbuffata

di Alessia Grossi



Dopo Miseria e Nobilità e a pochi giorni da La Grande abbuffata di mortadella in Senato il regista Ollio De Ricino presenta in anteprima su YouTube Mortazza Tua, il nuovo horror tratto da una storia «drammaticamente vera». Ogni riferimento a senatori realmente eletti è quindi chiaramente esplicito. Mortazza tua, prossimamente nei peggiori seggi elettorali, è il film che mostra tutto il trash dell’Italia contemporanea. L’Italia che non si accontenta più di abbuffarsi a casa propria ma si abbuffa in piena seduta al Senato della Repubblica. Mortazza tua è il film che chiude i conti con l’Italia degli spaghetti e del mandolino e manda sul grande schermo globale la novelle cucine italiana fatta di mortadella e champagne. Insomma basta vedere il trailer del nuovo colossal della commedia all’italiana per definirlo il miglior horror di tutti i tempi.

Più che horror però, lo stile documentaristico del film lo iscrive di diritto al lungo filone dei film di denuncia. E la denuncia è chiara. Questo, infatti, è il post più recente comparso su YouTube dopo la caduta del Governo Prodi. Ma scorrendo con il mouse fino al fondo più nero della pagina si può vedere in ordine sparso cosa sta a denunciare. Per colpa della caduta del Governo Prodi anche a YouTube salgono i triogliceridi e vengono i brividi. Perché laddove c’erano video di pungente sarcasmo ora c’è la miseria dell’abbuffata, alla nobiltà del gioco delle parti si sostituiscono grasse mortadelle e al posto dell’ironia si insinua il più volgare sfottò.

E allora troviamo Addio Mortadè!, Ciao Mortadella, la mortadella è scaduta. In alcuni di questi post, senza neanche una briciola di vergogna, la mortadella dei senatori è presa ad esempio del lecito festeggiamento. Per non parlare del caso in cui da Mortadella si passa a Merderella, il tutto colorato sempre dalle immagini dei senatori d'osteria. Insomma, c’è qualcuno che ha pensato bene di emulare virtualmente l’orrore del Senato. Ma questo è YouTube, signori, specchio del mondo, dei senatori, nel caso specifico. E se la volgarità passa in Senato non c’è motivo perché non arrivi sul grande schermo.


YouTube però è anche storia. E la storia entra con Lambrettarossa e il suo post di sintesi dei venti mesi del Governo Prodi. La Storia non fa sconti ma aggiunge una morale della «favola». «Si può anche ridere se si vuole». Si può ridere di un «traditore in meno», delle torte in faccia tra gli esponenti della vecchia maggioranza, di Berlusconi che si sente rinato, perché se si sorride la vita sarà più gradevole. Ma lambretta avverte: «non si può ridere proprio di tutto. Spesso si confonde il serio e il faceto, quello che deve far ridere e quello su cui non si deve ridere. E oggi facciamo davvero tanta confusione su ogni cosa».

Pubblicato il: 28.01.08
Modificato il: 28.01.08 alle ore 19.45

fonte: http://www.unita.it/view.asp?idContent=72466

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29 commenti:

LauBel ha detto...

quella italiana credo che sia una situazione a dir poco complessa, riflesso di meccanismi torbidi e personalistici; siamo uno stato poco trasparente e molto "giocato" sulle ripicche e i dispettucci tra fazioni; mac'è qualcuno che ne ha veramente a cuore le sorti?
alla prossima!!

Franca ha detto...

"Veltroni e Montezemolo non parlano quasi mai nello stesso posto (oggi il segretario è a Roma e il numero 1 degli industriali a Pordenone) ma sempre più spesso dicono e chiedono le stesse cose".
E' TERRIBILE!
Una coalizione con a capo Veltroni stavolta non mi convincerà nessuno, ma proprio nessuno a votarla!

Anonimo ha detto...

Franca non credo che hai tanta scelta, o preferisci quei ridicoli personaggi che mangiano mortadella e bevono champagne alla faccia di tutti i guai del paese?

Montanelli diceva di votare turandosi il naso, ma non credo che Veltroni sia davvero un guaio per l'Italia, anzi il suo pragmatismo moderato potrebbe essere il vero toccasana, ne si può dire che ci siano esempi luminosi da contrapporgli.

Mat

Anonimo ha detto...

Condivido Mat,
solo che è condivisibilissimo anche il punto di vista di Franca.
Davanti alla melma di truffatori e affaristi che ci ritroviamo, è leggittimo che un cittadino si rifiuti di votare.

Anonimo ha detto...

Edgar il rifiuto del voto può intaccare la coscienza di persone che si mettonop in discussione e non credo che quì ce ne siano.

Un vecchio adagio dice: "Se a forza te lo mettono in c---o, cerca di non dimenarti".

Io voterò per Di Pietro, a tanti nemici che mi piace un sacco.

Mat

Anonimo ha detto...

Mi fa piacere che voti Di Pietro. Non credo sia un tipo che una volta "al comando" pensi agli affari suoi e dei suoi "amici"... per questo, non vi andrà mai. Purtroppo.

Per quanto riguarda il "vecchio adagio"... io mi dimenerei, urlerei parolacce contro la mamma, la sorella, insomma sarei piuttosto offensivo nei suoi confronti ;)

ska ha detto...

Vi ricordo che Di Pietro è lo stesso che ha minacciato di far cadere il governoi se si fosse fatta l'inchiesta sul G8, punto del programma di governo.
Il più pulito c'ha la rogna, come si dice dalle parti mie...

Anonimo ha detto...

(Si sente che è tornata.)

Allora Skakkina, al mio commento stavo aggiungendo che l'unica pecca di Di Pietro è che ha una mentalità poliziesca (esagerando con la menata dell'autorità dello Stato, dimenticando che lo Stato, non è un re, ma siamo noi... con i nostri doveri e diritti, nel mezzo, la nostra umanità) ma poi ho preferito fermarmi per non sfociare in un discorso più vasto.
Questo, per dire che condivido le tue "preoccupazioni" relative all'ex magistrato.

Anonimo ha detto...

Non capisco, ma se stiamo in un paese di "ladri" cosa c'è di meglio?
La polizia è uno strumento al servizio del potere e per potere si intende di chi comanda. Detto questo possiamo concludere che la polizia è efficace e giusta se chi governa è efficace e giusto.
Di Pietro non ha fatto la guerra ai lavavetri, qualcuno nell'area di sinistra ..si.

Mat

Equo ha detto...

L'atteggiamento di Mat è comprensibile... e credo che molti (relativamente molti) lo condivideranno. Tuttavia, da parte mia, mi permetto una piccola osservazione: se Di Pietro fosse quel paladino della giustizia di cui si sforza di vestire i panni sarebbe stato in prima fila a pretendere che emergesse la verità sui fatti di Genova. La giustizia va tutelata SOPRATTUTTO quando ad insultarla sono coloro che dovrebbero applicarla. Al contrario sappiamo che minacciò crisi di governo perché i fatti restassero insabbiati. Di persone che difendono la giustizia a senso unico possiamo anche fare a meno. Questo non risolve il problema del "che fare" ma, parafrasando Sherlock Holmes, ... una volta che avremo escluso l'improponibile, quello che resterà, per quanto sgradevole, sarà il possibile :-)

ska ha detto...

Hai ragione, e non mi sembra una pecca da poco, Edgar...almeno per me è talmente grave da averlo screditato per sempre ai miei occhi.
Sottoscrivo quanto detto da Equo.

Anonimo ha detto...

Cercare la perfezione è assurdo. Di Pietro è stato poliziotto e magistrato, è chiaro che ha delle debolezze, ma resta il "migliore".

Non vorrei parlare dei fatti di genova, ma per fare una metafora forzata, direi che le squadre in campo hanno pareggiato.

Sono sempre del parere che la polizia esegue ordini, e li eseguono come capita a ragazzi di 20 anni, sbeffeggiati e oggetto di lanci vari e che stavano da ore ed ore fermi, in piedi dall'alba, con l'ordine di presidiare un varco o una zona.

I veri responsabili sono coloro che hanno deciso l'irruzione alla Diaz e tutti, dico tutti, quelli che hanno aggredito, spaccato, rotto, bruciato, insultato, provocato, schernito, attaccato.

Se volete giudicare, fate un test. Mettetevi a un metro da qualcuno che vi insulta, vi lancia sassi, vi chiama servi o lacchè. Stateci otto ore e poi si vedrà.

Mat

Anonimo ha detto...

Comunque questa vostra inflessibilità intellettuale è di certo dannosa e questo spiega perchè la sinistra "vera" non riuscirà mai a governare.

Mat

Anonimo ha detto...

Mat, non stiamo crocifiggendo Di Pietro, stiamo facendo una critica politica.
Concordo con te, perchè ricordo che Di Pietro quando ha fatto comodo, la sinistra lo ha osannato come Cristo. Ora lo vede in malo modo. Quindi sono conscio che la sinistra (che voto io) ha un peccato di miopia, ma Di Pietro, per esempio, sarebbe una Tacher al contrario.
Comunque io non lo butto giù dalla torre e se l'Italia dei Valori rischia di scomparire, io la voterei per salvarla.

elena ha detto...

Io non ho ancora deciso chi voterò. Probabilmente arriverò a turarmi il naso, magari riuscirò persino a pensare di votare il ma-anchista (ma alla luce delle ultime dichiarazioni, anche della Finocchiaro stasera a Ballarò, e alla luce del fatto che in alcuni posti c'è, come dire, una certa convergenza di liste tra PD e FI - sic! -, penso che sarò risparmiata...). Per quanto riguarda Di Pietro, mi piace molto su certi temi, ma a parte il G8 - che pure è già grave e sufficiente di suo - non mi è piaciuta molto la posizione che ha preso sulla TAV e sulla società per la costruzione del ponte sullo stretto.
Quanto all'inflessibilità intellettuale, preferisco richiamarmi alla necessità di etica politica, come Enrico Berlinguer.
Una persona che ha dgli ideali ce li deve avere SEMPRE, non a seconda di quello che gli conviene o della verità che ha in tasca... e allora questa inflessibilità diventa un valore e non una merce di scambio, non credi Mat?

Anonimo ha detto...

No. Non lo credo. Credo che l'uomo sia imperfetto e che si scelga anhe in base al "meno peggio" o a chi "si avvicina di più" al nostro ideale.

Berlinguer è un mito, ma farei un'errore alla sua intelligenza pensando che ignorasse tante cose di quell'epoca non priva di violenze e di compromessi.

Mat

elena ha detto...

Ma sapete che c'è? Che io di compromessi non ne posso più! Ecco.
Quanto al non-voto per nausea (m'era sfuggito): la tentazione ci può stare... metterla in pratica no. Perché chi non sceglie in realtà sceglie comunque, e in ogni caso qualcuno che vota - quasi certamente, oltretutto, della parte avversa - ci sarà. E quel qualcuno deciderà per tutti. Orrore e raccapriccio!!!
E poi, ancora su Di Pietro: lui non è mai stato uomo di sinistra e questo lo sappiamo tutti. E' evidente che, nel caso di Mani Pulite ad esempio, la sinistra lo appoggiasse. Ma nel caso del G8 appoggiarlo vorrebbe dire stendere un velo pietoso sulla verità. E se ci si mette pure la sinistra...
Più pragmaticamente: si fanno insieme le cose su cui si è d'accordo, ma non si ricorre l'unanimismo per forza.
Berlingueer per me non è un mito. E' un uomo - lo era - grande, ma appunto in quanto tale imperfetto. Questo non gli toglie nulla: prendo da lui (almeno ci provo) quello che di giusto ha detto e fatto. Tutto qui.
E poi, davvero, basta accontentarsi del meno peggio!
"è difficile librarsi con le aquile se si è circondati da tacchini": vero. Ma almeno proviamoci!!!

elena ha detto...

OPS! refusi: "non si ricorre l'unanimismo..." va letto "non si RINCORRE..." e ovviamente Berlinguer non si scrive con tutti quelle e...
più che di refusi si tratta di fusa: io.
ciao!

Anonimo ha detto...

Elena sarebbe opportuno che ti convincessi che la politica è l'arte del compromesso. In quest'arte si può essere aquile o tacchini.
E poi, diciamoci la verità, il tuo uomo ideale non esiste e se esistesse, per puro caso, una volta datosi alla politica la sua natura cambierebbe.

Mat

ska ha detto...

Mat, le "squadre in campo a Genova" non hanno pareggiato, perché un pestaggio perpetrato da chi porta una divisa (fermo restando che capisco pure che dentro la divisa ci stanno esseri umani....poi che siano di vent'anni è anche colpa di chi ce l'ha mandati...) e rappresenta dunque lo Stato è molto più inaccettabile di quello compiuto dal normale cittadino.
Poi ricordo che Di Pietro si giustificò dicendo che l'inchiesta non doveva essere a senso unico. Ad oggi mi pare però che - oltre alle botte - la "squadra" senza divisa si è beccata qualche annetto di carcere, mentre quella in divisa resta impunita e protetta dal De Gennaro di turno, proprio come la peggior casta.
Il mio odio sinsistro-adolescenziale per le forze dell'ordine me lo sono buttato alle spalle da tempo, ma ritengo che chi accetta di indossare uan divisa dovrebbe avere un alto senso dello Stato e della giustizia, il che implica anche non reagire nelle situazioni che hai descritto tu. Difficile, lo so. Per questo sarebbe giusto pagarli anche molto, molto di più. Ma devono essere integerrimi.

Anonimo ha detto...

Skakkina pretendi davvero troppo, vuoi che si spoglino della loro natura umana?
Vorresti gente senza emozioni?
Cmq non voglio essere il loro difensore, certe scene le ho viste e spero che siano identificati e, almeno, censurati.
La polizia si comporta così in tutto il mondo e se le azioni disciplinari sono rare e perchè nei casi di ordine pubblico come quello di Genova, si preferisce una polizia compatta ed efficace.
Viceversa capita spesso di vedere puniti agenti che agiscono isolati o in pattuglia.

Mat

elena ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
elena ha detto...

Mat, dire che la polizia si comporta così in tutto il mondo non è una giustificazione per alcuno. E non spiega nulla: cambiando piano, in tutto il mondo democratico i delinquenti - di qualsiasi tipo - non stanno in parlamento. Da qui si evince che o l'Italia non è un paese democratico, oppure che non necessariamente quello che vale da una parte vale sempre e comunque. E meno male, perché se la maggioranza decide di buttarsi dalla finestra, io eviterei volentieri...
Diciamo piuttosto che i ragazzi di vent'anni, oggi come ieri (ai miei tempi, per intenderci) hanno poche colpe, tantomeno della paura anche artificiosa che viene istillata loro. La colpa sta in chi ce li manda, a svolgere compiti per i quali non sono preparati. Oppure ci manda i reparti che ancora non hanno menato le mani, e quindi sono più pronti a sfogarsi (vedi ns. ultimo post sulla Diaz). Ma intendiamoci: ce li mandano ad arte, contando proprio sulla paura ed inesperienza perché scatenino il loro lato peggiore. Le azioni disciplinari poi sono rare perché abbandonare un poliziotto, un carabiniere o chiunque altro delle forze dell'ordine ad un processo pubblico vorrebbe dire processare implicitamente (ma mica tanto...) quantomeno il ministro degli interni. Nunsepoffà! Salterebbero fuori le vere responsabilità... e questo non se lo possono permettere. Si processa, ogni tanto, un singolo tutore dell'ordine ma non ci si accanisce mai. Storia vecchia... che passa da Franceschi a Zibecchi per arrivare a Giuliani - e mi fermo qui perché anche un elenco servirebbe a poco. E poi pretendono che i cittadini abbiano fiducia nelle forze dell'ordine... mi riferisco alla puntata speciale di Ballarò, quella sul libro del figlio di Calabresi. Una/uno normale, secondo me, si fida di chi si mette in discussione ed accetta anche di aver sbagliato e le relative conseguenze (discorso più da ministero che da singolo), non di chi è sempre e comunque immune!
E veniamo al mio "uomo ideale". Hai ragione, non esiste. Innanzitutto perché non ho più miti e non ne voglio nemmeno (l'ultimo, che non era neppure politico, mi è caduto in testa poco fa). Riconosco a tutti gli uomini il diritto di non essere perfetti, e questo è il punto uno.
Punto due: esiste però la mia DONNA ideale! Che sono io. Ma prima di saltarmi addosso con accuse di megalomania, presunzione e quant'altro, dirò che so benissimo che ho dei difetti e pure grossi. So di non avere la verità in tasca (e me ne vanto) e di non essere sempre imparziale (quasi mai), so di essere ignorante e testarda e di aver fatto un sacco di errori. Ma so anche che posso guardarmi allo specchio senza sputarmi in faccia, che ho sempre pagato personalmente per le mie scelte, che se mi si prende per il verso giusto sono anche capace di ragionare e vedere il punto di vista altrui... e soprattutto so riconoscere i miei errori - nel senso di scusarmi: normalmente ho bisogno di un aiutino per rendermi conto di aver sbagliato... altrimenti con tutta probabilità avrei agito diversamente.
Detto questo, manca la prova del nove, che sarebbe la mia discesa nell'agone politico - non considero tale l'esperienza microscopica del consiglio comunale, per quanto...
Be', ci sto meditando. Magari ci porrò rimedio prima di quanto immagini... :)

Franca ha detto...

Non so se l'ho già detto in qualche altro commento, se mai mi ripeto.
A Falconara, un comune medio alle porte di Ancona dove si voterà a breve, stanno tentando una coalizione Pd - Forza Italia.
Questo è quello che probabilmente ci aspetta a livello nazionale.
Se il Pd, come dice, stavolta "balla" da solo, io sono contenta così non avrò neanche il rimorso di coscienza di non aver votato.
D'altronde è probabile che il Pd effettivamente alle elezioni vada da solo così dopo potrà fare un accordo con Forza Italia se il centro destra non vincerà di tantissimo.
Se per caso ci ripensa e fa una coalizione con noi, stavolta, mi dispiace, ma a votare Veltroni non ce la faccio proprio (sarà la prima volta che non voto, ma c'è sempre una prima volta per tutto...)

Anonimo ha detto...

Condivido Franca, non votiamo Veltroni e a chi lo becco a mettere la ics sul PD... gli spezzo... la matita! ;))

ska ha detto...

Elena scende in campo! :O

elena ha detto...

Ah ecco! Volevo ben dire io... meno male che qualcuno l'ha notato!!! :)
Però (a parte che non ho ancora deciso) non "scenderò": son già così piccola di mio che ancora un po' non mi si vede... :)

elena ha detto...

PS: confermo che il commento eliminato da qualche parte qui sopra è mio. Chissà per quale strano motivo era doppio...

ska ha detto...

Hai ragione. Meglio salire, siamo già scesi abbastanza in basso. Proviamo un altro punto di vista.

Tienici informati, non so se prenderti sul serio o meno, ma mi aspetto di tutto da te! :)