Dal 2000 ad oggi, nessuna novità. Bankitalia fa i conti in tasca alle famiglie italiane e scopre, ma forse diretti interessati lo sapevano già, che nelle case dei lavoratori dipendenti, dal 2000 al 2006, il reddito «è rimasto sostanzialmente stabile». Non certo il costo della vita. Nel 2006, per la precisione, il reddito mensile medio delle famiglie italiane tocca i 2.649 euro netti: in rapporto all’aumento dei prezzi, gli stipendi sono cresciuti solo dello 0,3%, mentre chi fa un lavoro autonomo, sempre secondo le stime della Banca d’Italia, ha aumentato le sue entrate del 13,1%. «Negativo» invece il saldo per le famiglie dove i lavoratori sono atipici o liberi professionisti.
Cresce così tristemente il numero delle famiglie indebitate: rispetto al 2004 aumenta dell’1,5 percento il numero delle famiglie che ha qualche rata da pagare a fine mese. Principali voci in capitolo dei conti in rosso sono soprattutto i beni di consumo, mentre sono più arri i casi di indebitamento sui mutui.
Tra i dati sul 2000-2006 pubblicati da Bankitalia c’è anche una rilevazione insolita, quella che vede crescere il reddito familiare medio più al Sud che a Nord. Motivo dell’inversione di tendenza è che è cresciuto il «numero medio di percettori per famiglia»: anche al Sud e nelle Isole, in sostanza, si lavora sempre di più in due, mentre negli anni scorsi erano ancora frequenti i casi di famiglie monoreddito. Per questo la crescita dei redditi famigliari medi al Sud supera il 5%, mentre cala al 3,5% al centro e scende addirittura allo 0,7% al Nord, dove già in passato si lavorava in due, e dove i salari non si sono mossi di una virgola.
Pubblicato il: 28.01.08
Modificato il: 28.01.08 alle ore 19.39
fonte: http://www.unita.it/view.asp?idContent=72453
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1 commento:
Che dire: meglio tardi che mai?
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