La procura Generale della Cassazione ha chiesto il trasferimento dalle sue funzioni del sostituto procuratore di Catanzaro, Luigi De Magistris: ciò vuol dire che il magistrato non deve lasciare Catanzaro ma non può più ricoprire le funzioni di pubblico ministero.
Il trasferimento dalle funzioni, secondo la richiesta dell' accusa, deve essere immediato «perchè la situazione ha Catanzaro è tutt' altro che rasserenata».
In sostanza, la procura generale ritiene che sia da accogliere, almeno sotto il profilo dell' urgenza, la richiesta di trasferimento d' ufficio che era stata avanzata da ministro Mastella.
L' accusa ha anche chiesto per De Magistris la sanzione della perdita di anzianità di otto mesi.
Si sarebbe dovuta aprire con l'interrogatorio del Pm di Catanzaro Luigi De Magistris la terza udienza del "processo" a suo carico davanti alla sezione disciplinare del Csm. Ma così non sarà: il magistrato calabrese ha annunciato infatti in aula che non si sottoporrà alle domande dell'accusa, rappresentata dal sostituto Pg della Cassazione Vito D'Ambrosio.
«Non intendo sottopormi all'esame del procuratore generale - ha esordito De Magistris davanti ai guidici di Palazzo dei Marescialli - ci sono tutti gli elementi perché la sezione disciplinare possa decidere in modo assolutamente favorevole nei miei confronti». Il Pm ha ricordato che su molti dei fatti di cui è chiamato a rispondere sono in corso indagini da parte della Procura di Salerno, «davanti alla quale ho reso 30 verbali», nei quali «c'è la dimostrazione dell'infondatezza dei casi di incolpazione»: «Non posso aggiungere altro, rischierei di violare il segreto investigativo e non intendo assolutamente farlo».
De Magistris ha ribadito ancora quella che era stata una delle richieste iniziali della sua difesa, sostenuta dal presidente di sezione della Cassazione, Alessandro Criscuolo: attendere, prima di esprimere un giudizio in sede disciplinare, che si concludesse almeno la fase delle indagini preliminari a Salerno, dove ormai sono diventati 70 i procedimenti pendenti, otto dei quali a carico del Pm calabrese. «Io ritenevo più opportuno - ha detto ancora De Magistris rivolgendosi al collegio di Palazzo dei Marescialli presieduto dal vicepresidente Nicola Mancino - che non si facesse un processo così sommario, che si andasse avanti di più coi piedi di piombo. C'è stata un'istruttoria rapida, ma ora i fatti storici e il contesto ritengo che siano stati costruiti. La sezione disciplinare può quindi decidere».
In precedenza, il "tribunale" del Csm aveva respinto una nuova richiesta istruttoria avanzata dall'accusa: quella di ascoltare tre giornalisti per approfondire gli aspetti legati ai «disinvolti rapporti con la stampa» tenuti da De Magistris, che sono una delle accuse che la Procura generale della Cassazione contesta al Pm calabrese.
Pubblicato il: 18.01.08
Modificato il: 18.01.08 alle ore 16.23
fonte: http://www.unita.it/view.asp?idContent=72189
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1 commento:
In pratica, una sentenza annunciata...
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