"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza." Antonio Gramsci

mercoledì 30 gennaio 2008

Sinistra: che fare?









Diliberto a Repubblica: Una lista unitaria a sinistra? Sono pronto, ma non rinuncio a falce e martello

Roma 27 gennaio 2008

«L’ho detto al capo dello Stato: il ritorno al Mattarellum è la soluzione giusta per la legge elettorale, senza bisogno di pasticci».


Napolitano che ha risposto, onorevole Diliberto?

«Ne ha preso atto. Ovviamente, le riflessioni il capo dello Stato se le tiene per sé».


Le sue personali impressioni, invece?

«Che alla fine non si vota. Mi batterò per impedire la nascita di un governo istituzionale e per andare subito alle urne ma i poteri forti sono tutti schierati per l’inciucio. Non è poco».


Veramente lo chiedono anche i suoi alleati nella Cosa rossa, Prc e Sd.

«Purtroppo, sono finiti in sintonia con Montezemolo. Rompendo un tabù per la sinistra. Togliatti diceva: "I governi tecnici sono i peggiori di tutti i governi reazionari". Perché si presentano con una faccia asettica, fingendo neutralità».


Invece?

«Invece, appunto, sono i peggiori. Chi entrerebbe nel governo istituzionale? Le forze della vecchia maggioranza di centrosinistra, traditori compresi, più l`Udc. Il partito di Casini e di Cuffaro. Il popolo della sinistra non lo perdonerebbe. C’è un limite alla decenza».


Parla sempre di Rifondazione, che chiede un governo "di scopo”?

«Rivolgo un accorato appello ai compagni: ripensateci. E’ un gravissimo errore. Non illudetevi, non serve affatto a far decantare il clima: la volta scorsa, dopo la caduta di Berlusconi, a Palazzo Chigi andarono D’Alema e Amato. Ma le elezioni nel 2001 le vinse lo stesso il Cavaliere».


Franco Giordano l’accusa di giochi spericolati, di muoversi fra Ferrando e Parisi...

«Se avessi voglia di far polemica risponderei che, se è per questo, lui vuole perfino mettersi d’accordo con Berlusconi sulla bozza Bianco. Ma non ne ho voglia. Dico solo che io punto ad un bipolarismo nel quale la sinistra ha il problema del governo e non la mistica dell’opposizione. Con la teoria delle mani libere saremo perdenti per i prossimi 50 anni».


Ma il Pdci ci sarà o no nella lista della sinistra, quale che sia la legge elettorale?

«Non dipende mica dal modello elettorale, il nodo vero sono i contenuti politici. Se nasce un governo istituzionale con pezzi della sinistra dentro, sarà un bel problema. Se andiamo subito al voto, prontissimo alla lista unitaria».


Rinunciando alla falce e martello.

«Eh no, io il mio simbolo me lo tengo e lo custodisco per benino. Nel mio partito anzitutto, visto anche che stiamo per trasferirci in una sede molto prestigiosa. Ma anche nel logo elettorale deve esserci spazio per la falce e martello. Questione di riconoscibilità, nello stesso interesse dell’affermazione della lista».


E quindi ricomincerà la guerra grafica con verdi e Sd.

«No, non credo. Ho l’impressione che l’abbiano capito»

... come ha ribadito molto chiaramente anche ieri sera a Ballarò. Nessun corteggiamento alla Finocchiaro ed al PD, anzi (altrimenti sul conflitto di interessi avrebbe glissato). Ma il tentativo di tenere comunque unita la sinistra, anzi di unirla, va fatto.

E poi quello che ho veramente apprezzato è stato il non voler cadere nelle profezie autoavverantisi del cavaliere e di troppi anche a sinistra.

Ma chi l'ha detto, che abbiamo già perso? Almeno proviamoci!

1 commento:

Franca ha detto...

Sempre più spesso mi ritrovo più nelle dichiarazioni di Diliberto che in quelle di Giordano...