Montezemolo: noi anti-pizzo e lui resta
Domani sit-in a Palermo per chiederne le dimissioni. del governatore. La Confindustria: "Cuffaro mostra la distanza di questa classe dirigente politica dal Paese reale". Forgione (Antimafia): "Montezemolo ha ragione"
Roma, 25 gennaio 2008 - Domani pomeriggio si terrà a Palermo, in piazza Politeama alle ore 17, un sit in per chiedere le dimissioni del presidente della Regione siciliana Salvatore Cuffaro. La manifestazione di protesta è organizzata dal Coordinamento dei Comitati degli studenti per la Sicilia. Hanno già aderito i ragazzi di 'Ritaexpress' e la Cgil.
Leoluca Orlando, portavoce di Italia dei Valori, sta distribuendo una lettera aperta agli studenti e ai docenti delle scuole e dell'Università invitandoli a scendere in piazza a Palermo. "Il rispetto dei cittadini - scrive Orlando nella lettera - vuole che un presidente della Regione che è stato condannato a cinque anni di carcere e all'interdizione dai pubblici uffici non festeggi con i cannoli ma chieda scusa per aver tradito il voto dei cittadini che gli hanno affidato il compito di guidare il governo nel rispetto della legge e dell'interesse dei siciliani", e nella missiva ricorda che "il rispetto dell'etica e delle istituzioni, oltre che il rispetto della legge, chiede che un presidente della Regione che ha ammesso di aver frequentato mafiosi e che è stato condannato da un Tribunale per aver favorito mafiosi si dimetta dalla sua carica o venga rimosso".
MONTEZEMOLO: NOI CONTRO PIZZO,E CUFFARO RESTA
"Mentre gli imprenditori siciliani combattono contro il pizzo, il governatore della Sicilia viene condannato a 5 anni di reclusione e decide di restare al suo posto". Lo ha affermato Luca Cordero di Montezemolo, presidente di Confindustria, intervenendo alle assise regionali di Confindustria Toscana.
"Questa brutta istantanea - ha aggiunto - riassume bene i due volti del Paese, e la distanza sempre più grande di questa classe dirigente politica dal Paese reale, dai problemi dei cittadini". Secondo Montezemolo, infatti, "questo è ormai un Paese a due facce. Chi produce e lavora, ad incominciare dagli operai nelle fabbriche che pagano le tasse e non evadono, e chi vive di privilegi. Chi è dentro il mercato e la concorrenza, e chi rifiuta di mettersi in gioco. Chi rispetta le regole - ha concluso - e chi invece ritiene di esserne sempre al di sopra".
ANTIMAFIA: HA RAGIONE CONFINDUSTRIA
"Il presidente di Confindustria ha ragione ed è coerente con quanto ha dichiarato nei suoi due interventi in commissione Antimafia - dice da parte sua il presidente della commissione parlamentare Antimafia, Francesco Forgione - In questi mesi Confindustria Sicilia ha fatto una scelta di rottura con ogni collusione o sospetto di legami con la mafia, arrivando a decidere per l'espulsione di alcuni suoi iscritti: sarebbe davvero poco comprensibile che la politica non avesse la stessa sensibilità".
"La condanna è troppo grave per poter scegliere la strada dell'ambiguità e dell'autoassoluzione. Se il presidente della Regione Sicilia non vuole ascoltare le voci del mondo politico e dell'opinione pubblica, ascolti almeno quella degli imprenditori italiani e di quelli siciliani che stanno lanciando una sfida aperta contro la mafia".
fonte: http://qn.quotidiano.net/2008/01/25/61242-cuffaro_condannato_anni_vattene.shtml
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1 commento:
Per la prima volta in vita mia sono d'accordo con Montezemolo!
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