"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza." Antonio Gramsci

venerdì 25 gennaio 2008

"Cuffaro, condannato a 5 anni: vattene!"

Montezemolo: noi anti-pizzo e lui resta

Domani sit-in a Palermo per chiederne le dimissioni. del governatore. La Confindustria: "Cuffaro mostra la distanza di questa classe dirigente politica dal Paese reale". Forgione (Antimafia): "Montezemolo ha ragione"


cuffaro Roma, 25 gennaio 2008 - Domani pomeriggio si terrà a Palermo, in piazza Politeama alle ore 17, un sit in per chiedere le dimissioni del presidente della Regione siciliana Salvatore Cuffaro. La manifestazione di protesta è organizzata dal Coordinamento dei Comitati degli studenti per la Sicilia. Hanno già aderito i ragazzi di 'Ritaexpress' e la Cgil.


Leoluca Orlando, portavoce di Italia dei Valori, sta distribuendo una lettera aperta agli studenti e ai docenti delle scuole e dell'Università invitandoli a scendere in piazza a Palermo. "Il rispetto dei cittadini - scrive Orlando nella lettera - vuole che un presidente della Regione che è stato condannato a cinque anni di carcere e all'interdizione dai pubblici uffici non festeggi con i cannoli ma chieda scusa per aver tradito il voto dei cittadini che gli hanno affidato il compito di guidare il governo nel rispetto della legge e dell'interesse dei siciliani", e nella missiva ricorda che "il rispetto dell'etica e delle istituzioni, oltre che il rispetto della legge, chiede che un presidente della Regione che ha ammesso di aver frequentato mafiosi e che è stato condannato da un Tribunale per aver favorito mafiosi si dimetta dalla sua carica o venga rimosso".


MONTEZEMOLO: NOI CONTRO PIZZO,E CUFFARO RESTA

"Mentre gli imprenditori siciliani combattono contro il pizzo, il governatore della Sicilia viene condannato a 5 anni di reclusione e decide di restare al suo posto". Lo ha affermato Luca Cordero di Montezemolo, presidente di Confindustria, intervenendo alle assise regionali di Confindustria Toscana.


"Questa brutta istantanea - ha aggiunto - riassume bene i due volti del Paese
, e la distanza sempre più grande di questa classe dirigente politica dal Paese reale, dai problemi dei cittadini". Secondo Montezemolo, infatti, "questo è ormai un Paese a due facce. Chi produce e lavora, ad incominciare dagli operai nelle fabbriche che pagano le tasse e non evadono, e chi vive di privilegi. Chi è dentro il mercato e la concorrenza, e chi rifiuta di mettersi in gioco. Chi rispetta le regole - ha concluso - e chi invece ritiene di esserne sempre al di sopra".

ANTIMAFIA: HA RAGIONE CONFINDUSTRIA

"Il presidente di Confindustria ha ragione ed è coerente con quanto ha dichiarato nei suoi due interventi in commissione Antimafia - dice da parte sua il presidente della commissione parlamentare Antimafia, Francesco Forgione - In questi mesi Confindustria Sicilia ha fatto una scelta di rottura con ogni collusione o sospetto di legami con la mafia, arrivando a decidere per l'espulsione di alcuni suoi iscritti: sarebbe davvero poco comprensibile che la politica non avesse la stessa sensibilità".


"La condanna è troppo grave per poter scegliere la strada dell'ambiguità e dell'autoassoluzione. Se il presidente della Regione Sicilia non vuole ascoltare le voci del mondo politico e dell'opinione pubblica, ascolti almeno quella degli imprenditori italiani e di quelli siciliani che stanno lanciando una sfida aperta contro la mafia".


fonte: http://qn.quotidiano.net/2008/01/25/61242-cuffaro_condannato_anni_vattene.shtml

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1 commento:

Franca ha detto...

Per la prima volta in vita mia sono d'accordo con Montezemolo!