ROMA (26 gennaio) - Il Convegno internazionale sull'Antisemitismo e i moderni crimini contro l'umanità, in programma domenica e lunedì 28 a Palazzo Barberini, a Roma, rappresenta il culmine delle manifestazioni, svoltesi anche in settimana, per il Giorno della Memoria, data simbolo (liberazione di Auschwitz il 27 gennaio 1945) dello sterminio degli ebrei europei. Un convegno - organizzato dal ministero dei Beni culturali e dalla presidenza del Consiglio - che sarà aperto domenica sera dal presidente del Consiglio Romano Prodi, dal vicepremier Francesco Rutelli e dal presidente dell'Unione delle comunità ebraiche (Ucei) Renzo Gattegna. Lunedì sarà la volta - in una tavola rotonda moderata da Ricardo Franco Levi, sottosegretario alla presidenza del consiglio - di Franco Frattini, vicepresidente della Commissione europea, di Giuliano Amato, ministro dell'Interno, di Gianni Vernetti, sottosegretario agli Esteri, e di Umberto Ranieri presidente della Commissione esteri della Camera. Senza dimenticare Fausto Pocar, presidente del Tribunale internazionale per i Crimini di guerra nell'ex Jugoslavia, e Debora Lipstadt, la studiosa che ha portato all'incriminazione di David Irving, lo storico negazionista inglese.
Il tema è quello dell'antisemitismo, così come si è concretizzato nell'Europa degli anni '30 e '40, ma anche i genocidi contemporanei, dai Balcani al Rwanda con un occhio al conflitto interreligioso. L'intera settimana - accompagnata da una forte programmazione tv e radio, sia pubblica sia privata - è stata comunque caratterizzata da una serie di manifestazioni e di cerimonie, quasi tutte all'insegna di un doppio anniversario che si è intersecato con il Giorno della memoria: il 60° della Costituzione e il 70° delle leggi razziali del novembre del 1938.
Proprio questi due temi sono stati, tra l'altro, al centro del discorso del presidente Napolitano al Quirinale - nella manifestazione in onore dei "Giusti tra le Nazioni" - il 24 gennaio scorso, quando ha affermato:«Noi non abbiamo dimenticato e non dimenticheremo mai la Shoah. Non dimentichiamo gli orrori dell'antisemitismo, che è ancora presente in alcune dottrine, e va contrastato qualunque forma assuma». Così come la cerimonia nella Risiera di San Sabba a Trieste, nell'unico campo di sterminio in territorio italiano, dove il ministro della Pubblica istruzione
Fioroni ha sottolineato «la vergogna» e «le scuse» per le Leggi Razziali.
Per domenica sono moltissime le manifestazioni programmate in tutta Italia. Eccone una sintesi:
Roma - Casa della memoria: proiezione del film "La strada di Levi"; presentazione del film documentario "La deportazione e l'internamento dei militari italiani nei lager nazisti"; "Pedalando nella memoria", in ricordo di Settimia Spizzichino, una delle pochissime ebree romane tornate da Auschwitz.
Centro studi Cappella Orsini: "La promessa della casa in ordine, Cultura e consenso nell'Italia fascista".
Casa del Cinema: documentario di History Channel "Fuga da Auschwitz".
Genova - Palazzo Ducale: Cerimonia commemorativa con Anna Foa.
Milano - Museo di storia contemporanea: presentazione della mostra "Dal Lager. Disegni di Lodovico Belgiojoso".
Conservatorio Verdi: " Concerto per la Memoria".
Firenze - Università: Laurea honoris causa allo scrittore David Grossman.
Palazzo Medici Riccardi: convegno in onore di Alberto Nirenstajn.
Teatro Goldoni: concerto del violinista Yehezkel Yerushalmi.
Anche l'Unesco ricorderà il Giorno della memoria: il 28 gennaio a Parigi il direttore generale, Kochiro Matsuura commemorerà le vittime della Shoah alla presenza di Isaac Herzog (ministro israeliano per gli Affari sociali e il welfare e ministro per la Diaspora e la lotta contro l'antisemitismo), di Xavier Darcos (ministro francese dell'Educazione) e Simone Veil, presidentessa onoraria della Fondazione per la memoria della Shoah.
fonte: http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=17700&sez=HOME_INITALIA
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Shoah, Napolitano: antisemitismo ancora presente
Roma - "Noi non abbiamo dimenticato e non dimenticheremo mai la Shoah. Non dimentichiamo gli orrori dell’antisemitismo, che è ancora presente in alcune dottrine, e va contrastato qualunque forma assuma". Al Quirinale il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha dato il via alle celebrazioni del Giorno della Memoria, che ricorre domenica prossima.
Cerimonia per i Giusti d'Italia Il capo dello Stato ha voluto dedicare la cerimonia di quest’anno ai Giusti d’Italia. Alla presenza di centinaia di studenti di scuole di diverse regioni che hanno condotto, nel corso dell’anno scolastico, ricerche nel loro territorio su questi personaggi Napolitano ha voluto ricordare che furono i Giusti a "tener vivi gli ideali di umanità" sforzandosi di "salvare almeno alcuni degli ebrei perseguitati, salvarono anche le nostre".
Una tragica ricorrenza: le leggi razziali Napolitano ha ricordato come il 2008 non segna soltanto il 60° anniversario dell’entrata in vigore della Costituzione», ma anche "il 70° delle leggi razziali emanate dal regime fascista, che di fatto prepararono l’olocausto anche in Italia". Furono "leggi che suscitarono orrore negli italiani rimasti consapevoli della tradizione umanista e universalistica della nostra civiltà e del contributo ad essa dato dalla comunità ebraica". Un provvedimento ancora più iniquo in quanto gli ebrei italiani "dopo l’Unità d’Italia, finalmente parificati nei diritti, si sentivano ed erano cittadini, animati da forti sentimenti patriottici". Proprio per questo, diventa necessario "ricordare gli atti di barbarie delnostro passato per impedire nuove barbarie".
Amato: "Coltivare la memoria" "Le leggi razziali del 1938 furono una amarissima sorpresa, che sembrava incredibile ma che venne accettata e praticata - ha commentato il ministro dell’Interno Giuliano Amato - la comunità nazionale allora perse l’onore e il senso stesso della sua dignità fin quando poi la tragedia della Repubblica sociale e del dominio nazista fece emergere dalla coscienza del paese la coscienza di quei Giusti che seppero restituire la dignità al nostro Paese a rischio della loro stessa vita". Amato ha esortato a "coltivare la memoria dei Giusti e dei tanti, dei troppi ebrei ai quali essi non poterono salvare la vita.
Rutelli: "Interrogarsi sulle nuove intolleranze" "La memoria è necessaria per non dimenticare e per cogliere il monito di un evento unico quale fu l’Olocausto e per interrogarsi sui nuovi episodi di intolleranza e di xenofobia". Il vicepremier, Francesco Rutelli, ha ribadito che "l’Italia persegue il rilancio della cooperazione internazionale e di un multilateralismo efficace in cui l’Unione europea faccia sentire la sua voce. Ma non può esserci alcuna voce, che non dimostri di aver capito le lezioni della Storia".
fonte: http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=236387
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SHOAH (durata 9 min.)
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1 commento:
Per non dimenticare...
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