"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza." Antonio Gramsci

sabato 19 gennaio 2008

Dai ribelli del Mend un appello a Clooney

L'attore è stato nominato venerdì messaggero di pace dall'Onu

«Guerra civile imminente. Le Nazioni Unite si facciano carico della situazione prima che esploda la violenza»

DAL NOSTRO INVIATO


George Clooney a Washington per una campagna per il Darfur (Reuters)
NAIROBI – I ribelli che operano nelle zone petrolifere del Delta del Niger, in Nigeria - gli stessi che un anno fa avevano preso in ostaggio quattro tecnici italiani dell’Eni - hanno lanciato stamattina all’alba un appello a George Clooney, nominato venerdì da Ban Ki-Moon «messaggero di pace» delle Nazioni Unite.


L'INVITO
- Jomo Gbomo, con tutta probabilità uno pseudonimo dietro cui si nasconde la dirigenza del Mend (Movement for the Emancipation of the Niger Delta), ha invitato la star del cinema, che in questo momento si trova in visita in Darfur, a recarsi nelle «ricche di petrolio zone del Delta del Niger, dove da decenni si consumano ingiustizie ai danni della popolazioni che ci vivono».


BOMBA A OROLOGERIA
- Giorni fa il Mend aveva annunciato la ripresa delle azioni di guerriglia e minacciato rappresaglie anche contro i tecnici stranieri che lavorano nel Delta. «Siamo un gruppo molto forte e ben armato – spiega Jomo Gbomo, con un linguaggio assai forbito che rivela un alto grado di istruzione, nella lettera aperta a George Clooney – e vogliamo richiamare la sua attenzione sul continuo degrado che sta subendo il Delta del Niger, al cui confronto il Darfur sembrerà un gioco da bambini. Suggeriamo quindi alle Nazioni Unite di farsi carico della situazione prima che sia troppo tardi, per stroncare sul nascere la possibilità di un’esplosione di violenza. Il Delta è una bomba a orologeria che può esplodere da un momento all’altro; occorre intraprendere immediatamente i passi necessari per disattivarla».


BATTAGLIA IMMINENTE
- «Entrambe le parti in conflitto – continua il messaggio - stanno ammassando armi per una battaglia imminente che può essere prevenuta solo attraverso il negoziato coinvolgendo credibili mediatori, come lei». Il Mend chiede quindi a Clooney di adoperarsi per la liberazione di Henry Okah, uno dei leader del gruppo (qualcuno dice si tratti addirittura dell’uomo che ha utilizzato per primo lo pseudonimo di Jomo Gbomo) detenuto dal 3 settembre in Angola con la vaga accusa di essere un trafficante d’armi: «La sua salute si sta deteriorando per un’infezione polmonare. Occorre che venga visitato da qualcun della Croce Rossa o delle Nazioni Unite e che gli siano garantiti i fondamentali diritti umani».

Massimo A. Alberizzi
malberizzi@corriere.it
19 gennaio 2008

fonte: http://www.corriere.it/esteri/08_gennaio_19/clooney_nigeria_alberizzi_04b28b64-c673-11dc-9f4d-0003ba99c667.shtml

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