"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza." Antonio Gramsci

mercoledì 23 gennaio 2008

Camera, ampia fiducia a Prodi

A palazzo Madama numeri incerti

Giovedì passaggio definitivo in Senato


Romano Prodi Ansa

La Camera dei Deputati vota la fiducia al Governo Prodi con 326 sì e 275 no. L'Udeur non ha partecipato al voto. Sinistra critica ha votato no. Se queste scelte verranno confermate domani al Senato, i numeri sarebbero in bilico. Il senatore del Campanile Tommaso Barbato ed il capogruppo alla Camera Mauro Fabris affermano che al Senato l'Udeur voterà no. Martedì, però, lo stesso Fabris aveva annunciato alle 12,49 il no dell'Udeur sia alla Camera sia al Senato.

Prodi mercoledì ha incontrato al Quirinale il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Napolitano, secondo quanto si è appreso in ambienti di Governo, avrebbe suggerito a Prodi di valutare l'opportunità di presentarsi o meno al Senato per il voto di fiducia. Il Presidente del Consiglio si sarebbe riservato di prendere ogni decisione dopo il voto di fiducia a Montecitorio. Il ministro per le Politiche comunitarie Emma Bonino, interpellata dopo il voto dell'aula di Montecitorio, pensa che Prodi andrà anche al Senato.

Molti consigliano a Prodi di non sfidare la sorte. Il Presidente del Consiglio ha però espressamente chiesto in aula la fiducia dei deputati e dei senatori.

Francesco Cossiga e Giulio Andreotti sono convinti che Prodi otterrà la fiducia di Palazzo Madama. Il leghista Roberto Castelli fa i conti ed afferma: «Se anche al Senato l'Udeur non parteciperà al voto, allora Prodi matematicamente incasserà la fiducia». Intanto Domenico Fisichella, eletto con la Margherita, è stato questa mattina a Palazzo Chigi ed ha detto in faccia a Prodi che non voterà la fiducia al Governo.

I liberaldemocratici di Lamberto Dini (tre senatori eletti con la Margherita) si spaccano: in una nota annunciano voto contrario, ma il senatore Natale D'Amico dichiara che voterà a favore del Governo.

Silvio Berlusconi pensa che l'Udeur «possa entrare nel centrodestra». Mastella ribatte: «Nessuna confluenza da nessuna parte. Le nostre scelte sono e saranno sempre di centro». In aula alla Camera Satta conferma che l'Udeur si colloca al centro. Bossi pensa che il Governo sia alla fine ma non crede che «Mastella passerà con Berlusconi». Il leader leghista invita l'ex Presidente del Consiglio «a stare zitto. Così facendo - afferma Bossi - farà passare Mastella per un venduto».

Nonostante il dibattito politico al calor bianco, una buona notizia giunge a Prodi dal fronte dei trasporti. L'accordo tra Governo e sindacati ha scongiurato lo sciopero generale di lunedì prossimo. Per venerdì mattina è convocato a Palazzo Chigi un Consiglio dei Ministri.


Pubblicato il: 23.01.08
Modificato il: 23.01.08 alle ore 19.37

fonte: http://www.unita.it/view.asp?idContent=72333

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