"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza." Antonio Gramsci

venerdì 18 gennaio 2008

Solo un miracolo ormai salverà l'Italia dalle maximulte inflitte da Bruxelles

Stavros Dimas, commissario Europeo responsabile dell'ambiente, chiederà al Collegio di inviare al governo il "parere motivato", cui possono seguire sanzioni da 20mila a 700mila euro al giorno


Caos rifiuti a Napoli Bruxelles, 17 gennaio 2008 - Solo un miracolo può ormai salvare l'Italia dal passaggio alla seconda fase della procedura d'infrazione aperta dal Collegio di Bruxelles sulla crisi dei rifiuti a Napoli.


Secondo fonti concordanti, dopo l'incontro tra regioni, Commissione Europea, e autorità italiane, che si terrà a Roma il 28, Stavros Dimas, commissario Europeo responsabile dell'ambiente, chiederà al Collegio di Bruxelles di inviare al governo italiano il cosiddetto parere motivato, vale a dire la costatazione dell'infrazione con la quale si dà al paese membro due mesi di tempo per mettersi in regola. In caso contrario, c'è il deferimento alla Corte di giustizia europea.


Non a caso Emma Bonino, commissaria europea responsabile delle politiche comunitarie, lanciava l'allarme ieri sul rischio di multe che potrebbero andare dai 20MILA ai 700MILA euro al giorno. A minacciarle era stato del resto lo stesso Dimas nel suo intervento martedì a Strasburgo, in apertura del dibattito sulla crisi dei rifiuti in Campania.

Senza mezzi termini, Dimas aveva parlato, in Parlamento, di un "disastro che non viene dal nulla ma rappresenta l'apice di un processo,che va avanti da 14 anni, di insufficiente applicazione della normativa comunitaria".

Al tempo stesso aveva denunciato la "mancanza di volontà politica di prendere le misure necessarie», ma anche il fatto che la criminalità organizzata «non deve diventare un alibi dietro il quale nascondersi".
Secondo il commissario, «il decreto legge del maggio 2007 varato dal Governo per affrontare la crisi, non ha raggiunto il suo obiettivo».

Più positivo il giudizio sul piano d'emergenza annunciato da Prodi l'8 gennaio, che Dimas definisce "un passo più ambizioso in questa direzione anche se l'elemento cruciale resta la tabella di marcia".
Dimas aveva concluso promettendo di continuare a "far pressione sul governo italiano, affinchè affronti la crisi".
Aveva poi minacciato "il passaggio alla fase legale successiva della procedura d'infrazione, senza rinunciare alla possibilità di multe".

fonte: http://qn.quotidiano.net/2008/01/17/59988-solo_miracolo_ormai_salvera_italia.shtml


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"Io, chiedo l'asilo politico alla Svizzera
per salvare mio figlio dai tumori"

Un cittadino campano di 32 anni ha inoltrato la richiesta al Canton Ticino. "Vivo nel cosiddetto Triangolo della Morte: qui sono state trovate 1500 discariche abusive di rifiuti tossici"


Rifiuti per le strade del Napoletano Roma, 14 gennaio 2008 - Ha chiesto asilo politico alla Svizzera perché ritiene che il suo diritto costituzionale alla salute sia stato violato. S.S., ha 32 anni, è un libero professionista e vive nel Nolano, una delle aree della Campania maggiormente interessate dall'emergenza rifiuti.


Perché questa insolita richiesta?
"La zona dove vivo viene comunemente chiamata il Triangolo della Morte (è l'area compresa tra Acerra, Nola e Marigliano, ndr) - spiega - La definizione non è mia, ma dell'Organizzazione Mondiale della Sanità. Sono state trovate 1500 discariche abusive di rifiuti tossici e, sempre qui, è stata riscontrata un'alta incidenza di morti per cancro. Io sono sposato e con un figlio in arrivo, credo di dover garantire a lui un futuro più sano".


Ma non poteva semplicemente trasferirsi?
"Trasferirmi in un'altra regione italiana non risolve il problema. La verità è che io non mi sento più tutelato dalle istituzioni italiane. L'articolo 32 della Costituzione recita che 'La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività', ma in tutti questi anni nessuno ha controllato l'area dove vivo. Probabilmente la mia salute è già stata minata, ma non credo che mio figlio debba pagare".


Che bisogno c'era di chiedere l'asilo politico?
"Io temo per la mia incolumità fisica, per quella di mia moglie, per quella di mio figlio".


Ha avuto casi di tumore in famiglia?
"Non c'è famiglia in questo territorio che sia stata colpita da questo male. Anche io e mia moglie abbiamo vissuto questa tragedia. Esistono statistiche che confermano che nel distretto sanitario 73 esiste un'incidenza di tumori più alta del 350% rispetto alla media europea".


Perché ha scelto proprio la Svizzera?
"Visto che si tratta di un cambiamento radicale ho puntato su un Paese che, secondo me, rappresenta un modello per il suo alto senso civico e per il rispetto dell'ambiente. Ho inoltrato la richiesta al Canton Ticino dove si parla italiano".


Che risposta ha avuto?
"La mia domanda è stata presa in considerazione e in Svizzera si è aperto un grande dibattito sulla questione".


Si aspetta un esito positivo?
"Lo spero, per ora resto in attesa".

di Daniela Laganà


fonte: http://qn.quotidiano.net/cronaca/2008/01/14/59313-chiedo_asilo_politico_alla_svizzera.shtml

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1 commento:

Anonimo ha detto...

Come Prodi, esprimo solidarietà a Mastella, a sua moglie e a Bassolino. Rispettivamente ministro rappresentante della campania, presidente consiglio regionale e governatore di questa terra. Terra presa di mira da orde di barbari invidiosi che con incursioni notturne hanno seminato veleni ovunque.
Pretendere poi che polizia, carabinieri e finanza, oltre a ASL e polizie locali possano prendere sul fatto i criminali, che di notte con ruspe, trattori e camion silenziati e cammuffati da ruspe e trattori e camion, vanno in giro per la campania a svessare rifiuti tossici significa pretendere troppo.
Sia resa giustizia e dignità agli innocenti!
Mat