Contusi manifestanti e giornalisti
Blocchi sui binari, treni deviati
La tensione è salita all'alba quando una trentina di mezzi sono arrivati nella discarica. Un giovane è caduto nella scarpata vicino al sito, un altro è stato colpito dal manganello. Un uomo è stato colto da un malore. Aggrediti anche un giornalista Rai e un cameramen di La7
Napoli, 5 gennaio 2008 - Seconda nottata di presidio a Pianura, nella contrada Pisani, contro l'apertura della discarica. Poco prima dell'alba sono arrivati una serie di camion destinati all'allestimento del sito di stoccaggio. Ci sono stati attimi di tensione con le forze dell'ordine e nel caos un giovane è caduto nella scarpata limitrofa al sito. Il ragazzo è stato soccorso dall'ambulanza del 118 e trasportato all'ospedale San Paolo. Gli operatori hanno soccorso un secondo ferito. Ciro, 23 anni, la vittima ha raccontato: ''Io avevo le mani alzate e non ho opposto resistenza, ma ho ricevuto due colpi di manganello uno sulla testa l'altro sulla schiena. Il medico mi ha messo due punti in testa''. Un uomo, nella mischia, è stato colto da un malore.
Sul posto, al momento dell'arrivo dei camion, si trovavano una ventina di manifestanti, c'è stato un momento di forte tensione e alla fine, dopo una manovra di spintonamento delle forze dell'ordine, il gruppetto ha ceduto.
''Eravamo seduti attorno al fuoco, eravamo una decina - ha raccontato una donna - ad un certo punto sono piombati su di noi, erano tanti. Noi abbiamo alzato le mani, ci hanno picchiato lo stesso. Angelo - prosegue la donna - è stato colpito più degli altri, gli hanno spezzato una gamba, è rimasto privo di conoscenza''. Secondo questa testimonianza il ragazzo ferito è stato poi spinto nella scarpata proprio dai presidianti per 'ripararlo dai colpi'. Sul presidio sono arrivati i camion, scesi a forte velocità, e sono riusciti ad entrare nella discarica: si tratta di una trentina di mezzi carichi di materiale per allestire il sito. In direzione contraria sono sfrecciati anche almeno quattro tir in uscita: quelli bloccati da due giorni all'interno del sito.
Altre vittime degli scontri un inviato del Tg3 e un cameramen di La7. Il giornalista Rai è stato aggredi durante il collegamento telefonico per 'Primo Piano'. Il collegamento era solo in audio, e non in video. Il giornalista è stato aggredito da un manifestante con il volto coperto. Dopo una interruzione è riuscito a riprendere la linea con la redazione ed ha raccontato in diretta l'aggressione.
Ancora prima un cameraman della televisione locale 'Canale 9', collaboratore dell'emittente La7, era stato aggredito da alcuni manifestanti nei pressi della rotonda Giustino Russolillo. L'operatore dopo essere arrivato sul posto ed avere acceso la camera per le riprese è stato circondato e minacciato.
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