«Dalla destra non ho imparato nulla»
Zapatero: «Rispetto la Chiesa, ma non fa le leggi»
di PEDRO J. RAMIREZ
direttore di El Mundo
José Luis Rodríguez Zapatero, premier spagnolo, domani si pubblica il decreto di scioglimento delle Cortes, il Parlamento. Che voto si darebbe, lei che è il capo del governo, alla fine di questa legislatura? (Ap)
«Questo sta ai cittadini stabilirlo. Io sono quello sotto esame».
Nell'ultimo sondaggio di El Mundo le davano un 5,44.
«I cittadini ci azzeccano sempre ».
Però è un successo per il rotto della cuffia…
«5,44 è un risultato accettabile, secondo gli abituali standard di valutazione delle leadership politiche ».
Perché le piace tanto scontrarsi con la Chiesa cattolica?
«A me? Io non mi sono scontrato su niente con la Chiesa cattolica».
Ma se lo sta facendo dall'inizio della legislatura… La Chiesa si sente offesa per alcune delle sue leggi.
«Io non ho mai attaccato la Chiesa. Ho seguito il mio programma elettorale. Ditemi se c'è una sola cosa, sugli accordi del Vaticano, sul finanziamento, in cui avrei attaccato la Chiesa. Al contrario, ho sempre mantenuto una posizione di rispetto. Ma voglio essere molto chiaro sul fatto che chi fa leggi è la maggioranza democratica della società civile. E questo Paese ha aumentato i diritti individuali attraverso leggi liberali che rispettano l'individuo, la persona. Questo vuol dire rafforzare i diritti umani. E io ho molto rispetto per la famiglia cristiana, al punto che mi sono sposato in Chiesa…»
Lei oggi si considera cristiano?
«Sì... sono battezzato... Ho molto rispetto per la famiglia cristiana, per chi pensa che il matrimonio debba essere celebrato in Chiesa e vuole avere 11 figli. Ma dobbiamo avere lo stesso rispetto per chi vuole vivere in coppia senza sposarsi o per chi, essendo omosessuale, decide di convivere in matrimonio con il proprio partner».
Ma tra le possibilità che aveva, di dare gli stessi diritti alle unioni omosessuali oppure includerle nell'istituzione del matrimonio, lei ha scelto quella di maggiore confronto con la Chiesa...
«Chiamiamo le cose con il loro nome. L'unione delle persone che vogliono istituire un contratto legale, con un vincolo giuridico, si chiama matrimonio. E questo termine si impone in tutti i Paesi. Ma poi, arrivare a dire, come sto sentendo in questi giorni, che la riforma delle Legge sul divorzio ha favorito la dissoluzione della famiglia…».
A volte succede che questi «nuovi diritti» abbiano un effetto paradossale. Che ne pensa del fatto che le donne del comune di Garachico non si siano potute presentare alle elezioni perché non avevano abbastanza uomini nelle liste (per la Legge di Parità, pensata per le donne, ci deve essere almeno il 40% di candidati di uno dei due sessi)?
«Questo è un caso assolutamente eccezionale».
I casi eccezionali sono quelli che mettono a dura prova la consistenza delle liste.
«Le leggi si fanno per regolamentare situazioni generali».
E come risolverebbe questo problema come giurista?
«Lo ha già risolto la Corte costituzionale. Rispettiamo il suo giudizio ».
No, la Corte non ha ancora affrontato la costituzionalità della legge.
«Ne deduco che lei è contrario alle quote...»
Sì, io sono per l'uguaglianza, ma non attraverso l'imposizione, non attraverso le quote.
«Io sono per la parità».
Un'altra cosa su cui la pensiamo diversamente…
«Io non ho paura dell'uguaglianza ».
Neanch'io. Ma si può arrivare all'uguaglianza attraverso la libertà e non attraverso l'imposizione... Qualche mese fa si è operato di miopia…
«Sì».
Perché non ha mai detto in nessuna intervista che era miope?
«Nessuno me l'ha mai chiesto».
E adesso vede bene?
«Da vicino vedo un po' meno bene. Da lontano molto meglio».
Si dice che nei miopi prevale il lato sinistro su quello destro. Ha già corretto questo squilibrio?
«Sono di sinistra, e la conoscenza più profonda, al governo, della realtà sociale, della distribuzione della ricchezza, delle opportunità degli uni e degli altri, di come funziona la società, mi ha permesso di confermare i miei convincimenti come persona di sinistra».
Cioè non ha corretto quello squilibrio, e continua a pensare, come mi ha detto due anni fa, che la destra non le abbia insegnato nulla…
«La destra non mi ha insegnato niente, con l'atteggiamento che ha avuto in tutti questi anni all'opposizione. Ma leggo persone di destra e, ovviamente, ci sono riflessioni che come già le ho detto in un'altra occasione… Per esempio riconosco che il principio della stabilità di bilancio, che ha una tradizione più forte nel pensiero di destra, sia positivo, e per questo lo applico».
Si sente odiato da una parte dei cittadini?
«No. Ci sono stati momenti di forte tensione, ed è evidente che i più fedeli al Partito popolare (all'opposizione, ndr) non condividono il mio modo di fare politica. Settori isolati, non mi sembra che nella Spagna di oggi si generi odio». Quando è stata l'ultima volta che è andato in collera? «Ora sì che è difficile dare una risposta».
Non ricorda neanche una volta?
«Del periodo come premier, no. Mi autoimpongo una disciplina di contenimento molto forte. Il potere deve essere contenuto…».
E in ambito personale?
«Neanche. Sono molto felice con mia moglie e le mie figlie».
Non ha mai dato uno schiaffo a una delle sue figlie?
«Credo di no. Al contrario. Sono il loro alleato».
Lo dico per la recente riforma del Codice Civile. Si immagina un bambino che denuncia il padre perché gli ha dato uno schiaffo?
«Beh, questo non prevede sanzioni. Ma mi sembra un buon principio. La repressione fisica non è accettabile, né dal punto di vista pedagogico né dal punto di vista etico. Bisogna educare in un altro modo. Io sono favorevole a educare con autorità, a essere esigente con i propri figli o con gli alunni, ma ci sono altri meccanismi per incentivare. Trovo estremamente ripugnante qualsiasi sintomo di violenza… È la cosa che mi ripugna di più in assoluto. Non sopporto vedere due persone picchiarsi e non mi piace vedere un padre che dà uno schiaffo al figlio».
Qual è la donna più attraente che ha conosciuto da quando è premier?
«Sonsoles (la moglie, ndr) ».
Intendo dire da quando è premier.
«Sonsoles. Per me la persona più attraente è Sonsoles».
Bene, allora diciamo qual è la persona più interessante che ha conosciuto da quando è presidente? «Sonsoles».
Lei si vanta sempre della sua «agilità». Non teme che qualcuno faccia un bilancio un giorno e dica: «Quest'uomo ha avuto più agilità che testa»?
«In politica l'agilità è nella testa ».
Traduzione di Francesca Buffo
13 gennaio 2008
...
3 commenti:
W Zapatero
Yo quero divénir Espanol...
Yo tambien! :)
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