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mercoledì 16 gennaio 2008

Mastella: «Concussione» nei confronti di Bassolino

Nei guai i Mastella e l'Udeur campano

Indagato il ministro, arresti domiciliari alla moglie. Custodia cautelare anche per il sindaco di Benevento


NAPOLI - C'è anche una presunta concussione ai danni del presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino, alla base del terremoto giudiziario che sta mettendo in difficoltà il vertice dell'Udeur. E' quanto si è appreso nel tardo pomeriggio, dopo una frenetica giornata che era incominciata con la notizia di un provvedimento di custodia cautelare nei confronti di Sandra Lonardo, moglie del Guardasiglli Clemente Mastella, a cui avevano fatto seguito prima le dimissioni del ministro, poi una raffica di una ventina di altri provvedimenti giudiziari nei confronti di diversi esponenti dell'Udeur campano. E, infine, la notizia della presenza dello stesso Mastella nel registro degli indagati.


Mastella, a cui sono stati contestati sette reati (concorso esterno in associazione per delinquere, due episodi di concorso in concussione e uno di tentata concussione, un concorso in abuso d'ufficio e due concorsi in falso),risulta sotto indagine assieme al consuocero Carlo Camilleri (piantonato dagli agenti della polizia penitenziaria nell'ospedale Rummo di Benevento dove è stato ricoverato martedì sera, in seguito di un improvviso malore) e agli assessori regionali dell'Udeur, Luigi Nocera ed Andrea Abbamonte. In particolare, secondo quanto si è appreso, i quattro avrebbero costretto Bassolino ad assicurare loro la nomina a commissario dell'Asi di Benevento di una persona «liberamente designata da Mastella». Non è stato però precisato quale sia stato l'elemento di pressione utilizzato nei confronti del capo della giunta regionale, forse solo un «ricatto» politico, ovvero la minaccia di uscire dalla coalizione di maggioranza (al punto da far dire all'ex ministro leghista Roberto Maroni: «Se è così, allora siamo tutti colpevoli»).

Oltre a Mastella e alla moglie sono coinvolti nell'inchiesta della Procura di Santa Maria Capua Vetere politici e amministratori pubblici campani, nonché esponenti a vario livello dell'Udeur. In totale sono 23 le ordinanze di custodia cautelare (quattro in carcere e 19 ai domiciliari) e i provvedimenti interdittivi notificati ad assessori, politici e funzionari. Tra questi anche due assessori regionali della Campania e alcuni consiglieri dell'Udeur. L'inchiesta giudiziaria riguarderebbe un presunto giro di favori e assunzioni pilotate. L'episodio contestato alla moglie di Mastella non è in realzione alla vicenda Bassolino, ma riguarderebbe le modalità seguite per una nomina nell'ospedale di Caserta. Ma in questo contesto si inserisce anche un curioso gioco del destino e delle parentele, come fatto notare anche da alcuni esponenti politici: il direttore dell'ospedale di Caserta, Luigi Annunziata, che avrebbe ricevuto pressioni da parte dei Mastella e di altri esponenti dell'Udeur per alcune nomine di primari, viene ritenuto politicamente vicino a Sandro De Franciscis, che è presidente della provincia di Caserta e nipote del procuratore capo di Santa Maria Capua Vetere, in quanto figlio di una sorella della moglie.

GLI ALTRI POLITICI E MAGISTRATI - Tra i destinatari dei provvedimentidi custodia cautelare ci sono anche il sindaco di Benevento, Fausto Pepe, eletto nel 2006, e i consiglieri regionali Fernando Errico, capogruppo dell'Udeur, e Nicola Ferraro. Inoltre è stato notificato un provvedimento di sospensione anche al prefetto di Benevento, Giuseppe Urbano, e al presidente del Tar della Campania, Ugo De Maio. I pm avevano avanzato richieste di misura interdittiva anche nei confronti di quattro magistrati, ma tale istanza è stata respinta dal gip Francesco Chiaromonte «per carenza di gravi indizi di colpevolezza». I magistrati indagati sono il procuratore della Repubblica di Foggia Vincenzo Russo (concorso in corruzione in atti giudiziari e rivelazione segreto di ufficio), Paolo Salvatore (concorso in corruzione in atti giudiziari e abuso di ufficio), presidente della quarta sezione del Consiglio di Stato, nonchè Carlo D'Alessandrio e Francesco Guerriero, rispettivamente il presidente della seconda e della settima sezione del Tar Campania, entrambi indagati per rivelazione di segreto di ufficio.

ARRESTI E INTERDIZIONI - Riepilogando, i carabinieri hanno eseguito ordinanze di custodia in carcere nei confronti di: Carlo Camilleri, consuocero dei Mastella, che si trova però in ospedale a Benevento; Vincenzo Lucariello, difensore civico della Regione Campania, il cui telefono cellulare «bollente» ha messo in luce l'intreccio di affari della presunta lobby; Antonello Scocca e Domenico Pianese. Provvedimento restrittivo ma con il beneficio dei domiciliari: Sandra Lonardo Mastella; il sindaco di Benevento Fausto Pepe; Carlo Banco; Erminia Florenzano; l'assessore regionale al personale Andrea Abbamonte e quello all'ambiente Luigi Nocera (le loro deleghe sono passate ora ad interim al presidente Bassolino); Francesco Cardone, i consiglieri regionali Ferdinando Errico e Nicola Ferraro; Nino Lombardi, presidente della comunità montana del Titerno; Angelo Padovano; Francesco Zaccaro, Antonio Barbieri; Letizio Napoletano; Paolo Budetta; Cristiana Fevola e Ugo Ferrara. Interdetto dall'ufficio di giudice del Tar Campania Ugo De Maio; da quello di vigile urbano Luigi Treviso; da prefetto di Benevento Giuseppe Urbano.

non dormo, riposo gli occhi

L'INDAGINE - L'indagine è basata su intercettazioni telefoniche disposte nell'ambito di una inchiesta che portò all'arresto nel giugno dello scorso anno dell'ex direttore generale della Provincia di Caserta, Antony Acconcia, e di due consiglieri provinciali con le accuse di associazione per delinquere, corruzione, concussione, turbativa d'asta e falso in atti pubblici. «Le indagini - scrive la procura di Santa Maria Capua Vetere - hanno preso spunto da conversazioni telefoniche relative alla gestione degli appalti e servizi pubblici nella Provincia di Caserta e hanno consentito di far luce su un tessuto di illecito radicato nell'area politica, amministrativa e giudiziaria della Campania». Al presidente della Campania agli inizi di novembre sarebbe stato notificato un invito a comparire davanti ai magistrati samaritani come persona informata sui fatti. L'istruttoria che portò alla nomina è giudicata anomala dalla Procura, che ipotizza che Bassolino sia stato costretto ad assicurare che la scelta ricadesse su una persona «designata da Mastella».



16 gennaio 2008

fonte: http://www.corriere.it/politica/08_gennaio_16/moglie_mastella_domiciliari_d88eb2da-c409-11dc-8fe5-0003ba99c667.shtml

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6 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma scusate, al di là che ci sta a tutti antipatico, però non vi balena in mente che qui, qualcuno gli ha giocato contro un brutto scherzo!
Cioè, secondo me, è stato fottuto da qualcuno che ha voluto attaccare lui e il suo partito. Sicuramente per accordi non andati a buon fine.

Ho smesso di essere ingenuo e credere in una giustizia saggia e giusta. Sono tutti vendibili in Italia (e forse nel mondo). Tutti amici degli amici.

Tutti gli altri politici, da destra a sinistra, potrebbero andare oggi stesso in galera, se solo qualcuno volesse aprire il coperchio del pentolone delle concussioni e malefatte che, quotidianamente lor signori parlamentari mettono in atto. Chi più, chi meno.

E per giunta, Mastella e consorte, mi fanno anche pena. Provate ad immaginare le rogne e le ingiurie che debbono sopportarsi in queste ore... la paura di perdere beni, di finire in galera, le pena dei figli e parenti stretti, ecc. Mah!

Franca ha detto...

Il solito complotto di magistrati al servizio di...
Di chi stavolta?
Con situazioni come queste, come si esce dal casino campano?

Anonimo ha detto...

Domande intelligenti Franca. Veramente.

Equo ha detto...

Ma non viene in mente a nessuno che esiste un sistema facile ed efficacissimo per disarmare qualunque magistrato, in buona o cattiva fede che sia? Ma non viene in mente a nessuno che esiste un sistema facile ed efficacissimo per privare di qualsiasi importanza le intercettazioni telefoniche ed ambientali tanto esecrate?
Basterebbe comportarsi con specchiata onestà: la stessa che si pretende da un qualsiasi cittadino. Può anche darsi che esistano "magistratrati ad orologeria", pronti a far scattare indagini ed avvisi di garanzia in tempi politicamente calcolati, ma, a differenza della classe politica, la magistratura è tenuta ad agire in base a prove o, quanto meno, indizi significativi da trasformare poi in prove. E' possibile che nessuno, tra i banchi del parlamento, abbia il coraggio di dire che gli onesti non devono temere la giustizia? Ho già detto che non vorrei cadere in un deleterio qualunquismo... ma questa assenza di una semplice voce di buon senso porta veramente il disoccupato napoletano o la casalinga di Voghera a pensare che il più pulito abbia la rogna!

elena ha detto...

Assolutamente d'accordo, caro Equo.
Aggiungerò che io, più che a pensare ad un'operazione magistralmente architettata dalla magistratura (che, in quanto tale, non poteva che farlo appunto "magistralmente"...) sono più propensa a pensare ad un impegno trasversale dei politici.
Perché a chi fa comodo dare addosso ai magistrati che indagano contro chi sta abbarbicato alle poltrone del potere, se non a quelli che si fanno gli interessi propri anzichè pensare al bene pubblico? A Berlusconi come a Mastella, passando per D'Alema e via via... senza dimenticare Dini. Non ho ancora sentito i Crazi e la Mussolini, ma quando si tratta di famiglia... Tra poco perfino il papa prenderà posizione contro i magistrati, rei di mettere a repentaglio il valore sacrale della famiglia. Già c'ha pensato monna Mastella, dicendo che viene attaccata in quanto cattolica, esattamente come il papa... ORRORE E RACCAPRICCIO!

Anonimo ha detto...

Anch'io Elena, non dico che i magistrati hanno architettato, ma che qualche politico o criminale alle spalle di un politico, abbia architettato tutto, o strumentalizzato la giustizia.

Ritengo che se il problema divengono i magistrati, vuol dire che c'è un problema di fondo: i criminali stanno trionfando? Oppure è la macchina della giustizia che comincia ad incepparsi?
Chi strumentalizza chi? Per cosa?
Craxi fuggì, naque la seconda Repubblica dalle ceneri di tangentopoli... ma il giorno seguente qualcuno già stava ricominciando a pagare con le bustarelle.
Oggi, Mastella e consorte in carcere (o quasi)... praticamente l'anello debole di una catena "attaccabile".

Io non voglio la fine di Mastella, perchè egli è una stella fioca del firmamento dei potenti!
Io voglio la fine di chi manovra i fili.