“Purtroppo per arrivare a costruire tre termo valorizzatori (inceneritori) si è dovuto ricattare la popolazione con l'immondizia nelle strade. Ora più nessuno si ribellerà alla costruzione degli inceneritori, non ci saranno sindaci di dx o sx, non ci saranno cardinali o ambientalisti. Tutto ben organizzato: la settimana di natale Napoli piena di immondizia... ne un mese prima ne un mese dopo...”
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“Ieri sera a Porta a porta le uniche soluzioni prese in considerazione sono state DISCARICHE ed INCENERITORI, ovvero quelle insostenibili! Nemmeno il Ministro dell'Ambiente ha parlato di altre possibilità(che sono anche più veloci da realizzare): di RACCOLTA DIFFERENZIATA (a Milano quando ci fu l'emergenza in 4 settimane si passò dal 3% al 33%), di COMPOSTAGGIO, di TRATTAMENTO MECCANICO BIOLOGICO, di RIDUZIONE dei rifiuti (che in Italia invece crescono, anche se i consumi diminuiscono),di RIPROGETTAZIONE degli oggetti non riciclabili, di ISOLE ECOLOGICHE, di RIUSO, di RIPARAZIONE, di prospettiva RIFIUTI ZERO; di raccolta differenziata "PORTA A PORTA" e dei vari metodi con cui si fa in Italia; dell'incentivazione alla differenziata con la TARIFFA SUI RIFIUTI (TIA)al posto della Tassa che si paga al metro quadro (TARSU),in modo che, civilmente, paghi di più chi più inquina,e di meno chi differenzia;di accelerare il passaggio dalla TARSU alla TIA, strumento principale per raggiungere alte percentuali di raccolta differenziata (fino all'84% come dimostra il comune di Capannori).”
“Riporto un link:
http://www.ambientesalute.org/index.php?option=com_content&task=view&id=162&Itemid=70
In questo blog si è spesso scritto sui risultati ottenuti nel comune di Montebelluna. Personalmente temo che, allo stato attuale, si debba far ricorso a degli inceneritori, ma sarebbe criminale escludere a priori altre soluzioni anche se si suppone a priori che siano difficilmente realizzabili. D'altra parte alle popolazioni di Pianura e di altri posti si potrebbe dire che se non vogliono l'inceneritore devono mettersi in gioco ed accettare di impegnarsi a fondo collettivamente per una soluzione alternativa. Io non posso valutare in concreto quanto ottenuto a Montebelluna, ma il sindaco ha detto qualcosa di sacrosanto: "non si può dire no all'inceneritore se non si ha una alternativa". I cittadini campani devono rimboccarsi le maniche se non vogliono gli inceneritori. Perchè lo stato italiano non finanzia dei consiglieri sul tipo del sindaco di Montebelluna? Fra le migliaia di consiglieri dannosi e pagati profumatamente, pagare dei consiglieri utili non è usuale in questo paese, ne convengo, ma sforzandosi forse lo si può fare, specie in casi di "emergenza". Perchè l'on Di Pietro non si impegna a fondo su questo fronte? Cercar di sbatter via Bassolino o pubblicare delle lettere dove il no non si accompagna da proposte positive può essere utile, ma battersi per far uscire quelle popolazioni da una disperante posizione di rifiuto mi sembra decisamente più importante.”
http://www.antoniodipietro.com/2008/01/pianura_italia_1.html
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”... Molti fra voi leggeranno moltissime inchieste dalle quali emerge una sequenza costante: la colpa della spazzatura per le strade è di Bassolino e della Jervolino i quali, bloccati dagli ambientalisti, non hanno costruito le discariche e gli inceneritori (adesso si chiamano termovalorizzatori). La Camorra sulla spazzatura ci fa gli affari e appoggia le manifestazioni popolari solleticando la rivolta popolare con la sindrome di Nimbi. Un bel quadretto, non c’è che dire. Ha solo la ormai comunissima caratteristica che è un quadretto propagandistico e falso come una banconota da 11 Euro. Non spiegherò mai più perché i “termovalorizzatori” non sono la soluzione di nulla ma possono solo essere un elemento che posto al termine di un percorso lungo e complesso può dare il suo contributo. Rimando alla lettura di un piccolo libro scritto da un bravo italiano, morto giovane, si chiamava Giovanni Alberto Agnelli, già Presidente della Piaggio. Se non ricordo male il libro uscì nel 1994 e si chiamava “Verso un mondo meraviglioso”, uno di quei libri che ho regalato a qualcuno che è sparito con il libro.Ma se lo trovate leggetelo e vedrete quante potenzialità hanno quelli che chiamiamo rifiuti.
Non spiegherò mai più che la Camorra, o come si dice adesso, ‘O Sistema, non è una cosa isolata ed esterna alla società di Napoli e Caserta. La Camorra sono decenni che traffica, tra l’altro, i rifiuti speciali, tra le zone industriali d’Italia e d’Europa e le aree di Napoli e Caserta. Anche qui un libro più recente racconta bene: Gomorra di Roberto Saviane, oppure ‘O Sistema di Matteo Scanni.
Ma all’emergenza bisogna rispondere in fretta. Non si può pensare di convincere una popolazione in tempi brevi, specialmente se vi sono persone abituate a buttare la spazzatura per strada e poi a protestare perché c’è la spazzatura per strada. Educare è cosa lunga e complessa e non si può educare chi non vuole essere educato.
E all’emergenza occorre fare fronte, e il Governo riapre le discariche e accelera i “termovalorizzatori”. Sono felici ora i grilli parlanti, finalmente hanno coperto le imprese che gestiscono discariche e termovalorizzatori, come se discariche e termovalorizzatori alla camorra fossero sconosciuti!!!
E allora che fare? Solita domanda, solita risposta: studiare e avere l’umiltà di chiedere a chi ne sa più di noi.
Avendo letto che il Prof. Paolo Plescia del CNR ha brevettato un sistema (THOR) per la gestione dei rifiuti indifferenziati, mi sono permesso di scrivergli e di invitarlo alla mia scuola per tenere un seminario. Il Prof. Plescia, gentilissimo, mi ha dato la sua disponibilità.
Il sistema THOR, semplicemente tratta i rifiuti indifferenziati e produce pallets e, con un ulteriore trattamento, gasolio per autotrazione. Sarà economicamente conveniente, sarà ecologicamente efficace? Basta chiedere. Esiste qui, nella mia provincia di residenza, oltre che in quella di lavoro, un qualcuno interessato ad ascoltare? Se esiste mi faccia sapere, chiederò al Prof. Plescia di mettersi a disposizione un altro giorno. Ah, dimenticavo, il Prof. sarebbe ben felice di illustrare in italiano il suo sistema, ormai ingegnerizzato e tranquillamente installabile (www.assing.it).”
http://www.diario_di_bordo.ilcannocchiale.it/
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Il commento di Elena
Questi sono alcuni commenti in cui mi sono imbattuta (quelli di cui sopra, n.d.m.) girovagando per la rete – oltre ovviamente alla pletora di commenti che insultano i napoletani, danno addosso ai Verdi e inneggiano alla costruzione degli inceneritori. Dall’altra parte ci stanno le Regioni ricche come la Lombardia, che si dimostrano come sempre un modello di civiltà: quella dei ricchi egoisti. Infatti da loro viene il NIET all’aiuto per lo smaltimento – almeno quello più urgente – dei rifiuti.
E poi, l’informazione pubblica. La perla RAI: martedì a Ballarò c’era il Letta del centrosinistra e Castelli del centrodestra, ma poiché l’”emergenza” rifiuti non era l’unico tema all’ordine del giorno, non c’era altro. Né il vituperato Pecoraio Scanio, né uno scienziato in grado di dare spiegazioni obiettive e soluzioni alternative – quasi a sottendere che non ce n’è.
Ho fatto le mie brave considerazioni da bastian contrario e queste sono le conclusioni che ne ho tratto: sull’assenza di Pecoraio Scanio, può anche essere che sia stato invitato ed abbia declinato. Non perché effettivamente colpevole di tutti i mali propagandatici in questi giorni (perché, come giustamente ricordava qualcuno, tra l’altro lui è in carica da nemmeno due anni ed il problema dei rifiuti è molto più vecchio) ma semplicemente perché andare in trasmissione e dire la verità più scomoda avrebbe significato dare la spallata al governo che non è riuscita a Berlusconi. Infatti avrebbe dovuto dire qualcosa circa le convenienze trasversali sulla gestione del problema. Per arrivare ai famosi quattordici anni infatti non bastano i quasi due anni di governo di centrosinistra ormai, più cinque di centrodestra: bisogna tirare in ballo anche le amministrazioni precedenti. E se, come di consueto, qualsiasi voce non di dissenso ma semplicemente alternativa viene messa a tacere, dalla politica come dall’informazione, ecco che il gioco è fatto. I cinesi – quelli “vecchi” hanno un modo di dire che qualcuno ha applicato al massimo grado: “siediti sulla sponda del fiume ed aspetta: prima o poi passerà il cadavere del tuo nemico”. Nella fattispecie, inutile forzare i tempi: basta lasciare che il problema continui (i cumuli aumentino) ed ecco che, all’improvviso, non c’è più alcuna alternativa ragionevole agli inceneritori (che appunto, adesso sono assurti all’onore del nome di “termovalorizzatori”). Hanno qualche controindicazione? Sì, cioè forse, ma non si può fare altro… Come per l’inquinamento da automobili si è fatto tutto tranne perfezionare i progetti di auto a combustibile alternativo (il “miglior risultato” è stata la benzina verde, che fa niente se a suo modo inquina…) e adesso ci impongono tasse di ingresso nelle città; come per l’energia da petrolio in esaurimento, e ora si riparla di nucleare e centrali a carbone… basta aspettare, e poi dare la colpa alle cassandre che si ostinano a volere un altro mondo.
E soprattutto, niente paura: adesso ci pensa De Gennaro che, a Genova, ha già dimostrato di sapere come si trattano i manifestanti…
3 commenti:
Tutto vero Elena, lasciami solo dire che se i napoletani buttano i rifiuti per strada e perchè i cassonetti e le loro strade ne son pieni. Una misura immediata poteva essere quella di imporre alle province di creare luoghi di accentramento di carta, plastica e vetro, rilasciando licenze a privati per la raccolta di tali materiali riciclabili da consegnare ai centri dietro pagamento di una tariffa concordata. Ordinare ai supermercati e centri commerciali di attrezzarsi per raccogliere tali rifiuti riciclabili. In tal modo almeno il 40% dei riclicabili verrebbe recuperato e dato lavoro a centinaia di persone.
Mat
Arguta la tua riflessione Elena.
Concordo anche con Mat sulle possibili alternative della gestione localizzata dei rifiuti.
Se non si risolve il problema della gestione dei rifiuti fatta dalla camorra (non chiedetemi come), temo che non si arriverà mai ad una soluzione.
Il recupero del territorio deve cominciare dai cittadini che ci abitano per cui i napoletani ci devono credere e cominciare a fare la loro parte
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