"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza." Antonio Gramsci

lunedì 7 gennaio 2008

Rifiuti, la polizia lascia Pianura

Prodi: soluzione radicale e rapida

Bassolino attaccato, Veltroni lo difende


carabinieri fronteggiano i manifestanti di Pianura il 7 gennaio, foto Ap

«Abbiamo vinto». Queste le parole che si ripetono tra i manifestanti che da giorni protestano contro la riapertura della discarica di Contrada Pisani nel quartiere di Pianura a Napoli mentre gli ultimi convogli delle forze dell'ordine lasciano il sito di via Montagna Spaccata.

C'è emozione tra la gente - qualcuno spara anche dei petardi in segno di festa - che per giorni ha presidiato l'ingresso della discarica, qualcuno piange ma c'è anche chi dubita e aspetta di avere la certezza che il commissariato di Governo abbia fatto marcia indietro sulla decisione di riaprire il sito per far fronte all'emergenza rifiuti.

Le oltre cento persone che presidiavano l'ingresso sono entrate in massa nella discarica e continuano nella loro azione di "controllo" del sito.

«Per il momento non ce ne andiamo, non ci fidiamo - dice uno dei promotori della protesta - manterremo il presidio nonostante le notizie che sono arrivate. Ha vinto la dignità della gente, la dignità di un popolo che vuol far ritornare questo posto a ricchezza naturale, che è la sua vocazione storica».
Sfilano ancora gli abitanti di Pianura, un migliaio in corteo lunedì sera, a scandire sclogan contro il governatore regionale Bassolino e contro la riapertura della discarica di contrada Pisani che dovrebbe assorbire l'emergenza rifiuti che attanaglia Napoli. Un corteo pacifico e senza incidenti, a differenza di quanto successo al mattino.

Proprio negli stessi minuti a Roma, Romano Prodi sale al Quirinale per discutere con il capo dello Stato Giorgio Napolitano proprio dell'emergenza rifiuti a Napoli.

Il presidente del Consiglio Romano Prodi nel pomeriggio si è lungamente occupato di questa questione. Ha incontrato fra gli altri il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Massimo D'Alema, il ministro dell'Interno Giuliano Amato ed il ministro della Difesa Arturo Parisi. Quindi Prodi insieme al sottosegretario alla Presidenza Enrico Letta si è visto con il ministro dell'Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio. Il portavoce del governo Silvio Sircana ha annunciato nelle prossime ore «soluzioni radicali» per l'emergenza rifiuti. E mercoledì alle 15 il governo riferirà in Parlamento, alla Camera, sulle misure adottate e da adottare.

Nel frattempo, il sindaco Rosa Iervolino Russo ha tenuto una serie di incontri con gli assessori ed i dirigenti dei servizi direttamente interessati alla vicenda dei rifiuti. «Anche nell’ottica di offrire la massima collaborazione al commissariato di governo», la Iervolino ha convocato una riunione con la Asl Napoli 1 per un monitoraggio della situazione sanitaria in città e per individuare gli eventuali interventi che si renderanno necessari.

Gli scontri a Pianura

A Pianura, il quartiere interessato dalla riapertura della discarica di contrada Pisani, va in scena la guerriglia urbana. Largo Russolillo, presidiato dai manifestanti che vogliono impedire il passaggio dei camion diretti alla discarica, sono volati diversi sassi in direzione degli agenti. La polizia e carabinieri hanno risposto con una «mezza carica», spinte, strattoni e colpi vari. Durante gli incidenti di lunedì mattina tre dimostranti sono finiti in ospedale per delle contusioni ma la protesta ha avuto successo in quanto i 30 camion che doveva entrare nel sito di contrada dei Pisani per l'allestimento della discarica, sono stati bloccati.

Nel quartiere simbolo dell’emergenza la polizia aveva sfondato una prima volta il blocco stradale, ma i manifestanti lo hanno ripristinato. Poco dopo mezzogiorno una molotov è stata lanciata contro una ruspa da alcuni manifestanti. Alleanza Nazionale e Azione Giovani hanno annunciato per mercoledì 9 gennaio alle ore 11.00 una manifestazione di protesta sotto Palazzo Santa Lucia per chiedere il commissariamento del Governatore della Regione Campania.

«È un gravissimo attacco alle istituzioni democratiche dello Stato, posto probabilmente in essere da personaggi legati ai clan della camorra e alle frange eversive gravitanti intorno ai centri sociali», denuncia il vice Segretario Nazionale dell'Usp, Unione Sindacale di Polizia, Roberto Boni. «Appare ormai chiaro che gli attacchi agli Uffici di Polizia e i lanci di pietre di grosse dimensioni e di sbarre metalliche all'indirizzo delle Forze dell'Ordine non costituiscono azioni puramente dimostrative, bensì -aggiunge l'Usp- la consapevole e inequivocabile volontà dei pseudo-manifestanti di ferire gravemente o addirittura uccidere chiunque indossi una uniforme».

«Faremo passare i camion solo per la bonifica della discarica dei Pisani», ha detto l'ingegnere Michele Ramaglia, un rappresentante dei manifestanti. «In quella discarica ci sono migliaia di tonnellate di rifiuti tossici provenienti dal Triveneto - ha aggiunto Ramaglia - dite a Calderoli di venirseli a prendere. Abbiamo pagato per colpe altrui. È inammissibile che ci siano colline alte duecento metri di rifiuti, è contro ogni logica di tutela ambientale. Questo sito non è idoneo perchè qui i venti trasportano i gas emanati dai rifiuti, che non sono interrati». Il sit-in è stato indetto «a oltranza» intorno alla vecchia discarica che il prefetto Pansa vorrebbe riattivare e per domani sono previsti gli interventi di Beppe Grillo, via telefono, e di padre Alex Zanotelli, chiamati dalla Rete campana salute e ambiente e dai centri sociali che fanno parte dei comitati antidiscarica.

Tutte le strade di accesso al quartiere sono chiuse. Si registrano, infatti, blocchi dei manifestanti lungo via Montagna Spaccata, via Cinzia, alcune arterie di Pozzuoli e del comune di Quarto. Chiusa l'uscita e l'entrata della Tangenziale di via Campana. Si può arrivare nel quartiere e, soprattutto nella zona della discarica di Contrada Pisani, unicamente a piedi. Bloccata anche la ferrovia circumflegrea che collega la città di Napoli con il litorale Domizio.

In tarda mattinata per circa un'ora è stata bloccata la stazione della metropolitana di Pozzuoli. La linea 2 del metrò è stata occupata da alcuni manifestanti rendendo difficili anche i collegamenti per i treni a lunga percorrenza sulla linea Napoli-Roma che sono stati deviati via Aversa. La circolazione di treni e metropolitana è ripresa poco prima delle 11.30.

Scuole riaperte, ma pochi alunni

La situazione drammatica, causata sia dai rifiuti che dai blocchi dei manifestanti, ha spinto molti genitori a non accompagnare i propri figli a scuola. Sono molti quelli che, come gli insegnanti, non riescono a raggiungere il proprio posto di lavoro perché impossibilitati a lasciare le proprie case con le automobili. Difficoltà ad arrivare a Pianura anche per i taxi e i mezzi di trasporto pubblico. Nel quartiere molti negozi sono chiusi, soprattutto quelli di generi alimentari. Quello che in questo momento preoccupa maggiormente, oltre agli scontri, è la precaria situazione igienico-ambientale.

Intanto non solo nel quartiere di Pianura ma anche nel centro cittadino si registrano cassonetti rovesciati. L'immondizia invade le strade. In alcuni quartieri occorre fare slalom con le auto tra i sacchetti distribuiti disordinatamente su marciapiedi e carreggiate. In altre zone della città si cammina a passo d'uomo ad un unico senso di marcia a causa dei cassonetti che sono stati posizionati al centro della carreggiata. Si teme che la situazione possa degenerare anche con incendi e roghi dolosi dell'immondizia che giace da settimane nelle strade di Napoli città e dell'intera provincia.

Il Genio militare sta liberando le strade intorno alle scuole dai rifiuti. Come annunciato domenica dal presidente del Consiglio Romano Prodi si è avviata una raccolta straordinaria per garantire un minimo di pulizia nelle zone che limitrofe agli istituti scolastici di ogni ordine e grado. A Caserta e nella provincia sono all'opera due Bobcat e due pale meccanica del 21mo reggimento guastatori che stanno lavorando insieme ai mezzi dell'azienda d'igiene comunale. Altrove, soprattutto nella provincia di Napoli, si sta procedendo alla raccolta ordinaria. La situazione è drammatica principalmente nei comuni vesuviani e nelle città a ridosso del capoluogo partenopeo.


Pubblicato il: 07.01.08
Modificato il: 07.01.08 alle ore 19.21

fonte: http://www.unita.it/view.asp?idContent=71884

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1 commento:

Anonimo ha detto...

MI capita di leggere commenti a questa tragedia, quando se ne parla anche in altre occasioni, in cui si addossono le colpe dello sfascio al "solito" popolo napoletano. Ricordo solo che il commissariamento dei rifiuti da parte del governo esiste da 14 anni. Che tale commissariamento ha tolto agli Enti locali le prerogative di decidere in proprio.
La bufala del commissariato ha assorbito ed assorbe grosse risorse finanziarie ed i commissari che hanno lasciato l'incarico sono sempre stati ringraziati per il loro operato e la loro disponibilità dai governi in carica.
Detto questo decidete voi di chi è la colpa della mancata raccolta differenziata e dell'immobilismo gestionale.
Mat