Bush e le buone intenzioni, l'ambiente, il carcere, il '68, la spazzatura ma anche l'invidia, il prossimo e Gesu': sono alcuni dei temi trattati da Adriano Sofri ospite stasera su Raitre di Che Tempo che fa, intervistato da Fabio Fazio.
Condannato a 22 anni per l'omicidio del commissario Luigi Calabresi, Sofri ha avuto dal magistrato di sorveglianza un permesso in deroga al regime di detenzione domiciliare nella casa vicino Firenze. Sofri, per la prima volta ospite in uno studio televisivo e in diretta, ha parlato a lungo del suo saggio "Chi e' il mio prossimo", edito da Sellerio.
Per il futuro dell'umanita' secondo Sofri: "non occorre essere catastrofisti per accorgersi che siamo in una situzione estrema siamo scollegati dai nostri antenati e dai nostri posteri, e che potremmo essere responsabili del loro non esserci, l'umanita' - continua Sofri - si e' sempre vantata di andare avanti ora forse dovrebbe prendere strade traverse o anche ritirarsi".
"Prima, continua Sofri, eravamo terrorizzati dalla possibilita' di distruggere l'intero pianeta con l'atomica questa possibilita' entrava nelle nostre aspettative dopodiche' ci siamo accorti che la stessa vita in pace poteva consumare il mondo per via ordinaria"
Sul 1968, le cui celebrazioni sono imminenti e che secondo Sofri saranno "denigrazioni, non bisognerebbe vantarsi ne' di averlo fattto ne' di non averlo fatto" ha concluso Sofri.
Carceri discariche
Le carceri "sono una specie di discarica, l'ultima nella raccolta differenziata. Posti orribili, in cui l'impresa eroica e' uscire vivi e migliorati nonostante la galera non grazie alla galera", ha detto Adriano Sofri a Fabio Fazio e ha aggiunto: "Permettimi di salutare i detenuti che stanno in una galera in cui ho vissuto nove anni e in cui forse tornero' a vivere. Vorrei aggiungere che i detenuti avrebbero una straordinaria predisposizione ad aiutare il prossimo"
Domande a D'Alema
"Come fa una politica cosi' poco lungimirante, che fa i conti con sondaggi quotidiani e tutt'al piu' con il giro di una elezione a occuparsi di una questione importante come la sorte di un mondo che ci e' stato dato in custodia e che dovremo lasciare a qualcuno quando non ci saremo piu'?". Questa la domanda alla quale Adriano Sofri vorrebbe che rispondesse il ministro degli Esteri, Massimo D'Alema prossimo ospite da Fazio.
Le critiche
"Ancora una volta amareggiati": cosi' a caldo, subito dopo l'intervista in diretta su Raitre di Adriano Sofri, con queste parole e' voluto intervenire Bruno Berardi, presidente dell'associazione parenti delle vittime del terrorismo e della mafia Domus Civitas.
"Chiediamo al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che e' il sommo custode dei diritti di tutti, di intervenire, come fece in precedenza per un'intervista a Franceschini sempre in tv. Bisogna fermare questa offesa alle vittime del terrorismo sulle reti della tv di stato", ha concluso Berardi.
fonte: http://www.rainews24.it/notizia.asp?newsid=77545
1 commento:
"Posti orribili, in cui l'impresa eroica e' uscire vivi e migliorati nonostante la galera non grazie alla galera"
Agghiacciante e vera questa definizione delle carceri
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