"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza." Antonio Gramsci

domenica 13 gennaio 2008

TORNA A FARSI SENTIRE L'ARROGANZA PADRONALE SUL CASO THYSSEN - KRUPP


100 % im Dax: ThyssenKrupp
100 % im Dax: ThyssenKrupp

Der stetig steigende Stahlpreis machte die Aktie von ThyssenKrupp zu dem Top-Wert im Dax.



COSI' SI MUOVE IL PADRONATO.. PIU' MORTI PIU' GUADAGNO
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domenica, 13 gennaio 2008


Anticipazioni su un'analisi riservata interna della ThyssenKrupp vengono pubblicate oggi dal Corriere della Sera. Il documento - spiega il quotidiano - e' stato sequestrato giovedi' scorso a Terni nel corso delle perquisizioni sia in fabbrica che nelle case private dei tre massimi dirigenti italiani del gruppo gia' iscritti per omicidio e disastro colposo nel registro degli indagati.

Si tratta di analisi sulla situazione politica italiana, sulle reazioni sindacali e sociali e sull'atteggiamento dei media. Nella nota si parla della storia di Torino, dove esiste, secondo la ThyssenKrupp, ''una lunga tradizione sindacale di stampo comunista''. In altri passaggi ci si sofferma sugli ''anni di piombo'' della realta' torinese.

Poi, il documento esamina i 20 giorni successivi alla tragedia, costata la vita a 7 operai. I compagni delle vittime, dice la nota, ''passano di televisione in televisione'' e vengono rappresentati ''come degli eroi''. Cosa che rende inopportuni interventi disciplinari nei confronti dei testimoni, che non si esclude tuttavia di attuare in futuro. Infine, una considerazione politica: secono i manager dell'azienda, Prodi, che attraverserebbe un momento di ''crisi'', puo' trarre vantaggio dai fari puntati sul rogo di Torino, che distraggono l'attenzione dai problemi di politica interna.

Le reazioni "Dopo il danno, la beffa. Nessuno di noi va di in tv, come loro asseriscono, per cercare di diventare un divo". Cosi' Antonio Boccuzzi operaio della ThyssenKrupp ospite questa mattina di 'Omnibus' su LA7, commenta le indiscrezioni trapelate su un rapporto interno dei manager dell'acciaieria sequestrato dai pm torinesi nello stabilimento di Terni. "Siamo qui solo per raccontare cosa non funziono' quella notte e cosa non funzionava in quel periodo. Credo che sia ancora una volta una totale mancanza di sensibilita' e di umanita' da parte dell'azienda. Non riesco a capire che tipo di provvedimenti possano prendere perche' nessuno ha raccontato cose non vere", ha concluso Boccuzzi.



E sullo stesso argomento Giorgio Cremaschi definisce la dirigenza della ThyssenKrupp "degli autentici mascalzoni" che mirano a intimidire gli operai. "Tra le righe - spiega - si intende che si preparano ad intimidire i lavoratori che dovranno testimoniare in tribunale".

"Se il documento sequestrato dalla magistratura a Terni e' vero e comunque non e' il frutto isolato di un funzionario che cerca di far quadrare cose che non quadrano, sarebbe un inquietante volta faccia dei vertici della Thyssen". Lo dice il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino a proposito del documento che sarebbe stato sequestrato dagli inquirenti e di cui parla il Corriere della Sera.

Il sindaco Chiamparino ritiene questo documento "non cosi' importante in quanto potrebbe anche trattarsi dell' opera di una persona singola e quindi di un fatto in qualche modo limitato", ma non nasconde comunque il suo disappunto: "Quando l'ad della Thyssen Italia Harald Espenhahn e altri suoi colleghi sono venuti da me hanno usato ben altre parole nei confronti della citta' e degli operai, bisogna capire ora se i pensieri contenuti in questa nota rappresentato il parere dell' azienda o di qualcuno in specifico. I riferimenti su Torino e sulla storia democratica e sociale, disegnata come una caricatura - conclude il sindaco - sono comunque ignoranti e strumentali, e quelli sui lavoratori della Tyssen di Torino gravissimi".

Piu' duro Giorgio Airaudo, segretario cittadino Fiom: "non sono stupito che le imprese facciano analisi politiche, neppure che le facciano riproponendo un'idea di comando che non hanno mai lasciato. Le imprese non sono mai state e non sono strutture democratiche e questo dovrebbe far pensare chi, come Veltroni, parla di lavoratori-imprenditori". Ma la cosa piu' grave, secondo Airaudo, e' quanto detto sui lavoratori della Tyssen di Torino: "sappiano - ha concluso - che questi lavoratori non saranno mai lasciati soli e che verranno difesi. E' gravissimo che l'azienda possa dire certe cose e pensare a vendette nei confronti dei suoi operai dopo averli esposti a rischi cosi' pesanti".

www.operaicontro.it


fonte: http://voceoperaia.style.it/archive.php?eid=2

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