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sabato 7 luglio 2007

Dentifrici tossici, sequestri dei Nas in tutta Italia



ROMA (7 luglio) - Il ritiro in Spagna e Canada di tubi di dentifrici contraffatti e tossici provenienti da Cina e Sud Africa, ha fatto scattare anche in Italia i controlli dei Nas, che hanno portato oggi ai primi sequestri di confezioni a Firenze, Genova, Aosta, Roma e Cremona. Si tratta di partite di dentifricio con il marchio "Colgate", con etichette in lingue diverse dall'italiano e che riportano, come luogo di produzione, Brasile, Turchia, Sudafrica o Spagna. Dopo i primi sequestri di oggi, il ministero della Salute ha allertato i 32 uffici di porti e aeroporti del Paese, per un maggiore controllo delle merci in ingresso. Attivata anche la rete dei centri anti veleni.

Ieri le autorità spagnole avevano ritirato dal commercio oltre 100 mila tubi contraffatti, entrati illegalmente nel Paese, una parte dei quali contiene una sostanza tossica. Il provvedimento è partito dopo la scoperta che grossi carichi di dentifricio sospetto provenienti prevalentemente dalla Cina e dall'Africa, avevano eluso i controlli sanitari alla frontiera. Le analisi eseguite dalle autorità spagnole hanno rivelato per il momento che, in un numero limitato di dentifrici con il logo della marca "Tri Leaf Spearmint", è stata rilevata la presenza di dietilenglicolo, una sostanza tossica ma non letale. Non è invece confermata la presenza della stessa sostanza nella maggior parte dei dentifrici sequestrati in sette comunità autonome (che recano il marchio Colgate), provenienti da Sud Africa e Camerun. La stessa Colgate sta collaborando con la polizia, ed ha ricordato che l'autentico dentifricio di questa marca prodotto per il mercato spagnolo è «assolutamente sicuro».

L'Agenzia spagnola di medicina ha assicurato comunque che i rischi per la salute dei dentifrici "inquinati" sono minimi, in quanto il dietilenglicolo risulta tossico solo se viene ingerito in grandi quantità. Un ragazzo di 12 anni deve inghiottire un tubo intero da 80 millilitri per restare intossicato. La maggior parte dei dentifrici sarebbe stata sequestrata ancora nelle casse, prima di arrivare nei punti vendita. Ma secondo El Pais, nella zona di Valencia sarebbero stati distribuiti negli ospedali 10 mila tubi "irregolari", che potrebbero anche essere tossici.

La Commissione europea aveva avvisato a maggio le autorità spagnole dell'esistenza di dentifricio irregolare proveniente da paesi africani. Problema che non riguarda solo l'Europa. Un grosso quantitativo di dentifricio proveniente dalla Cina sarebbe già stato trovato negli Stati Uniti il mese scorso. In quel caso i tubi illegali di pasta dentifricia furono 900 mila.

fonte: http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=4757&sez=HOME_INITALIA
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