"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza." Antonio Gramsci

giovedì 5 luglio 2007

Il Pride del Vescovo e quello delle Famiglie Arcobaleno



di Gay.it Gay.it - Mer 20 Giu - 21.06

ROMA – Continua l’offensiva (in tutti i sensi) della Chiesa contro gli omosessuali. Un vescovo, quello di Imola, vuole dire la sua sul Gay Pride (al quale, supponiamo, non sia andato), e scrive sul Resto del Carlino che “Al gay pride hanno partecipato certamente dei giovani, ma non erano il futuro dell’Italia, perché non avevano bambini. Hanno occupato la piazza oggi, ma non l’occuperanno domani, perché non avranno un domani. Le loro provocatorie rivendicazioni sono prive di prospettiva, la loro richiesta di accedere al matrimonio si risolve nella delegittimazione del patto più impegnativo e fruttuoso tra esseri umani.” Il vescovo poi, tanto per dimostrare ancora una volta che il clero non si occupa di politica, attacca con forza quegli “uomini di governo che fingono di non avvedersi dell’impossibilità di convivere in una società senza regole e dell’immoralità insita nel relativismo spacciato per pluralismo.”

Le esperienze estere dimostrano abbondantemente che sono nel giusto quelle democrazie nelle quali le regole valgono per tutti, senza avvantaggiati e svantaggiati, e che il tanto deprecato “relativismo” è certamente più democratico ed evoluto dell’Assolutismo della Verità (quella di una religione) che vige invece nei regimi teocratici.

Chiunque sia stato al Pride di sabato scorso avrà invece visto che di bambini ce n’erano molti, sulle spalle del proprio papà o mamma, e a bordo del trenino delle Famiglie Arcobaleno, la cui Presidente Giuseppina La Delfa ha scritto una bella lettera aperta nella quale racconta un altro Pride rispetto a quello apocalittico-terroristico immaginato dal monsignore di turno.

Roberto Taddeucci

...

LA LETTERA

A nome dei figli di lesbiche e gay italiani

Siamo stati al Gay pride insieme ai nostri bellissimi figli, come ogni anno dal pride di Grosseto del 2004. E ogni anno, quando più quando meno, c'è qualcuno che ha da ridire e che si erge a difesa dei nostri "poveri" figli, "disturbati" e "sbattuti" come bandiere a difesa delle nostre battaglie.
C'è sempre qualcuno che non può fare a meno di "argomentare" i suoi vaneggiamenti sulla salute psichica dei nostri bambini e sui futuri danni fatti alla loro vita di adulti "distorti", sulla base, argomento davvero misero, della necessità di avere una mamma e un papà per crescere sani e belli.
Se così fosse, tutti i figli del mondo sarebbero belli, sani e soprattutto felici e equilibrati e diventerebbero degli adulti eccellenti e non avremmo più né violenze, né guerre, né malati di mente, né figli abbandonati, venduti, picchiati, violentati e uccisi da mamme e papà teneri e amorevoli.

Purtroppo la realtà è ben diversa e un buon genitore non si misura certo al metro del suo orientamento sessuale ma alle sue capacità di dare amore, ascolto e rispetto ai suoi figli, alla sua capacità di aiutarlo a integrarsi nel mondo che lo circonda e che lo accoglie. I genitori di Famiglie Arcobaleno sono ben consapevoli di quest'ultimo punto e concentrano tante delle loro energie all'inserimento dei propri figli nella società, con grande successo devo dire e ciò dimostra che la gente chiede solo di conoscere e essere informata.

Le persone che criticano e rifiutano la nostra scelta di diventare genitori dovrebbero sapere che sono loro i principali e unici responsabili dei danni o sofferenza che i nostri figli potrebbero vivere. Che se ne assumano l'intera responsabilità!!
Noi intanto, li prepariamo a controbattere alla loro grandissima ignoranza, e alla loro grandissima prepotenza. Li prepariamo grazie a quelli che ci hanno preceduti, in altri paesi lontani e vicino dove i figli di gay e lesbiche sono già adulti e a loro volta genitori, li prepariamo con lo studio e la conoscenza che abbiamo di questa realtà sempre più diffusa ovunque.
Nessuno più riuscirà a soffocare e a annientare il nostro desiderio di genitorialità.
Intanto Famiglie Arcobaleno rappresenta centinaia di famiglie che crescono centinaia di figli, totalmente ignorati se non insultati dalle istituzioni della Stato italiano. Sono cittadini italiani di seconda categoria poichè hanno l'unico torto di essere stati desiderati, messi al mondo e cresciuti da genitori omosessuali.

Il Ministro Bindi e altri esponenti della politica esprimono loro personalissime opinioni quando dicono che un bambino ha bisogno di un papà e di un mamma per crescere bene, opinioni che però sono messe in discussione dalle ricerche internazionali in merito. Un Ministro dello Stato che ha a cura la difesa e la protezione della famiglia non può basare la sua politica su opinioni personali.
Un Ministro non solo deve informarsi e modificare le sue opinioni alla luce delle ricerche scientifiche e governative fatte da decenni in tutto il mondo ma anche quando queste non sono sufficienti a farle cambiare opinioni, un Ministro dello Stato deve prendere atto dei FATTI.

E i fatti dicono che in Italia esistono almeno centomila bambini e ragazzi cresciuti da genitori omosessuali (Ricerca nazionale Modi Di del 2006), figli insultati giorno dopo giorno attraverso il vilipendio e l'insulto ai propri genitori.
Tutta la politica italiana, tranne rare eccezioni a cui siamo grati, si riempie la bocca di concetti vuoti e altisonanti, dando la falsa impressione di preoccuparsi dei bambini che non bisogna affidare all'orco omosessuale quando l'orco si nasconde in tutt'altre case.

Ma i gay e le lesbiche, i figli li sanno anche fare, e li fanno e li faranno sempre di più poiché il desiderio di genitorialità è insito nell'essere umano anche se per troppo tempo l'abbiamo soffocato, impossibilitati a lottare contro l'omofobia che dall'esterno abbiamo assorbita.

Non siamo più disposti a subire: la politica italiana e la chiesa ne prendano atto come prendano atto dell'esistenza dei nostri figli.
I figli e le figlie degli omosessuali hanno diritto come tutti i cittadini italiani ad essere garantiti nella loro dignità di persone, nei loro affetti, nei loro beni anche e soprattutto nei momenti di crisi.

Famiglie Arcobaleno si batterà per questo perché niente è più importante per noi, genitori omosessuali, del raggiungimento di questo scopo: dare dignità e visibilità alle nostre FAMIGLIE.

Giuseppina La Delfa Presidente Famiglie Arcobaleno

Lettura indispensabile: Nouveau Guide bibliographique de l'homoparentalité 2007. éditeur APGL, che raccoglie e commenta più di 1000 studi fatti nei campi del diritto, della psicologia, della sociologia sui genitori omosessuali e lo sviluppo dei loro figli. 35 anni di studi fatti in diversi paesi.

GUARDA LE FOTO DEL TRENINO DI FAMIGLIE ARCOBALENO AL PRIDE 2007


fonte: http://www.famigliearcobaleno.org/


4 commenti:

ska ha detto...

Sacrosanto.
Prendere atto dei FATTI.

Dovrebbero farlo i governi di stati in cui vige la pena di morte, visto che ognuno sa la sua inifluenza ai fini della deterrenza.
E dovrebbero farlo coloro che demonizzano le famiglie con genitori omosessuali. Esistono fior fior di ricerche che dimostrano che un bambino cresciuto con genitori omosessuali ha LE STESSE probabilità di diventare omosessuale di uno cresciuto con genitori eterosessuali.
Poi voglio dissentire ancora una volta sul concetto di "famiglia naturale", che appare una vera e propria forzatura in termini, nonché sull'insistenza nel legare i diritti civili alla capacità di procreare. Io desidero un figlio, ma se così non fosse, mi incazzerei un bel po' a sentirmi dire che non rappresento il futuro di questo paese: perché mi auguro di aver davanti a me ancora una conquantina di anni, e magari che so, potrei scoprire la cura per l'AIDS: non si lasciano "solo" (per modo di dire) figli su questo mondo.
L'omosessualità esiste da quando esiste l'uomo, e se qualcuno, etero o omo, decide che non è nella sua indole essere genitore, il genere umano non si estinguerà per questo. Tutto si può dire, tranne che siamo pochi su questo pianeta.
Piuttosto che fare crociate senza senso nei confronti dei personalissimi orientamenti sessuali delle persone (fermo restando che la Chiesa ha tutto il diritto di dare idnicazioni ai suoi fedeli, ma non chiamare in causa i politici, seppur cattolici), dovremmo concentrarci su un allargamento della facoltà di adozione, per genitori etero e omo, visto che di bambini ce ne sono tanti... a crepare negli orfanotrofi mentre noi ci sbattiamo per dimostrare, senza appiglio, quali mostri cresceranno con certi genitori.

Anonimo ha detto...

"mentre noi ci sbattiamo per dimostrare, senza appiglio, quali mostri cresceranno con certi genitori." ... ci rifletterò sopra.
Un saluto.

Equo ha detto...

L'omosessualità esiste..da prima dell'uomo. E', infatti, presente in natura, tra i mammiferi, più o meno nella stessa percentuale con cui si presenta nella specie umana. E', insomma, solo un'altra forma della sessualità che, checché ne possano dire i vescovi o chi per essi, non è solo il mezzo con cui procreare, ma la più importante forma di comunicazione sociale tra individui. In quanto ai bambini delle Famiglie Arcobaleno esiste veramente la possibilità che crescano "disturbati": esisterà sinché saranno additati da una società sessuofobica ed ipocrita.

ska ha detto...

Molto giusto, Equo.