- AMBIENTE
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Invasi vuoti, allarme anche al Nord
Bertolaso: infrastrutture da terzo mondo
Reti colabrodo, emergenza idrica
il Sud resta senza acqua
di ANTONIO FRASCHILLA
PALERMO - Mezza Italia nell'incubo dell'emergenza idrica. La siccità diminuisce i livelli negli invasi del Nord, le reti colabrodo fanno perdere al Sud milioni di litri d'acqua. Puglia e Sicilia le regioni più colpite, ma difficoltà si segnalano anche in Calabria, dove il comune di Reggio ha emesso un'ordinanza che proibisce di utilizzare l'acqua per usi non potabili dopo che alcuni quartieri sono rimasti a secco per giorni. "Per fortuna le piogge nelle regioni meridionali sono state abbondanti, altrimenti sarebbe stata una catastrofe - dice il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso - Le reti e le infrastrutture sono da terzo mondo ed è incivile che intere città, da Taranto ad Agrigento, si siano abituate ad avere l'acqua ogni dieci giorni. Gli enti locali devono fare di più. I soldi ci sono ma la burocrazia blocca la realizzazione delle opere. Alla fine a pagare sono i cittadini".La situazione più drammatica si registra in Puglia. E in particolare a Taranto, dove anche ieri è mancata l'acqua a causa dell'abbassamento del livello dei fiumi campani Sele e Calore, che servono l'acquedotto. Risultato? Da più di una settimana in alcuni quartieri non arriva una goccia d'acqua. Quella pugliese è un'emergenza dichiarata, ma in Sicilia non va meglio. Ad Agrigento fino a poche settimane fa l'acqua mancava anche per 18 giorni consecutivi: "Adesso la situazione è migliorata, in alcuni quartieri arriva ogni tre giorni, in altri ogni sei", dice il neo-sindaco Marco Zammuto. Motivo, le reti vecchie di sessant'anni e un sistema di approvvigionamento che entra facilmente in tilt. Nonostante gli invasi siciliani siano quasi pieni, basta un guasto a un dissalatore, come quello di Gela, per far mancare l'acqua a migliaia di persone. A Licata, 40 mila abitanti in provincia di Agrigento, l'acqua non arriva da 8 giorni. A Caltanissetta arriva a giorni alterni: "Ma in periferia manca anche per tre giorni consecutivi", dice il sindaco Salvatore Messana. Il mese scorso si è rotto il dissalatore di Trapani: otto Comuni sono rimasti senz'acqua per 20 giorni perché non c'erano altre fonti di approvvigionamento disponibili.
Situazione critica anche nel Centro Italia, soprattutto a causa della siccità. Ieri nelle Marche il presidente della Provincia di Pesaro, Palmiro Ucchielli, ha vietato agli agricoltori prelievi d'acqua lungo la vallate del fiume Metauro in secca. "In questa regione c'è un calo del 30 per cento nelle fonti di approvvigionamento. Ma ci sono problemi anche in diversi comuni dell'Appennino Tosco-Emiliano e dell'Umbria che da settimane vengono forniti con autobotti", spiega Bernardo de Bernardis, commissario della Protezione civile per l'emergenza idrica al Nord. Anche il presidente della Provincia di Perugia, Giulio Cozzari, ha sospeso ieri le concessioni per prelevare acqua dal lago Trasimeno, calato di 94 centimetri rispetto ai livelli di guardia.
A rischio sono infine gli agricoltori e decine di Comuni del Nord. "Abbiamo ricevuto segnalazioni di problemi di approvvigionamento anche da alcune zone montane del Piemonte - continua De Bernardis - Il Po è in secca, non a caso oggi (ieri, ndr) ho emesso l'ennesima ordinanza per diminuire dell'8 per cento i prelievi per uso agricolo da Torino a Venezia. Viviamo in perenne emergenza idrica".
(13 luglio 2007)
fonte: http://www.repubblica.it/2007/07/sezioni/ambiente/acqua-sud/acqua-sud/acqua-sud.html
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Emergenza idrica a Taranto: scrivici anche tu
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Sui quotidiani si parla di tanti problemi, sifanno inchieste più o meno importanti io vorrei sapere il motivo del silenzio sull'emergenza idrica in puglia. Taranto è una città di circa 200.000 abitanti, ha tanti problemi non ultimo l' ILVA e le sue scorie, ma qual'è il motivo per cui questa città è priva di acqua da circa una settimana.
L'acqua è stata tolta improvvisamente senza preavviso e non si sa il perchè, è un guasto? allora perchè non avvisare la popolazione. Mancano gli approvvigionamenti, perchè non dirlo? perchè alzarsi la mattina aprire i rubinetti e non trovare nulla, in una stagione calda come questa e con tutte le conseguenze e i disagi che il problema provoca. Ma tanto è inutile nessun mass media ne parla e ne parlerà, forse perchè il problema riguarda una città del Sud, e poi un giornale fiorentino come può prendere a cuore un problema del genere, cosa farete direte anche voi che chi ha il problema se lo tiene.
Sarà tanto se mi risponderete, comunque buon lavoro.
Tina
Sono così indignata che stento a trovare le parole per esprimere tutta la rabbia, lo sconforto, la ribellione per quello che sta accadendo a Taranto. La città, che di recente è salita agli onori (?!) della cronaca per lo stato disastroso delle finanze del Comune, vive ora un’altra emergenza: la mancanza d’acqua. Da un giorno all’altro e senza alcun preavviso i rubinetti sono rimasti a secco e la gente vive in una situazione inimmaginabile. Nessuno ha avvertito i cittadini, nessuno ne spiega le cause, né dice quando e se si tornerà alla normalità, intanto non si può cucinare, non ci si può lavare, non si possono pulire i gabinetti; la salute della popolazione è a rischio, anche quella mentale!.
I mezzi di comunicazione, che pure hanno (e giustamente!) diffuso la notizia del mancato smaltimento di rifiuti in Campania, tacciono, inspiegabilmente e omertosamente, preferendo informarci sui flirt estivi dei vip di turno.
Elena de Gaetano
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