Caro Damiano, permettimi di dubitarne.. Guarda caso l'obiettivo era il 40%, e magicamente è stato raggiunto. L'Italia, è noto, è il Paese dove si suole affermare per verità conclamata ogni più sciocca e semplice illazione..
Ricordo i miei anni di lavoratore del commercio (sì, col mal di pancia ma ho fatto anche l'imprenditore): non importava se una fiera andava male, se gli alberghi erano vuoti, se la gente aveva sempre meno soldi da spendere; le trombe dei giornali suonavano a toni altissimi successi roboanti per qualsiasi iniziativa, specie se era presa o "padrinata" dal potente locale..
Fai così anche tu? Che tristezza. Abbassarsi a simili mezzucci per convincere la gente a fare scelte non solo sbagliate ma, di fondo, criminali. Hai letto bene: criminali.
Io credo che gli Italiani siano più intelligenti di quanto la classe politica, sui generis, li vuole immaginare. E che si sia fatta turlupinare meno del dovuto (ahimé per voi). Aspettiamo una resa dei conti un po più seria e ragionata del tuo proclama a suon di fanfare. E poi ne riparliamo. Con poca stima. mauro
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Damiano: "Obiettivo centrato"
ROMA - L'obiettivo del governo di un'adesione
complessiva del 40% ai fondi di previdenza complementare per i lavoratori dipendenti privati sarebbe stato raggiunto. Una settimana dopo la scadenza dei termini il ministro del Lavoro, Cesare Damiano, ostanta soddisfazione sulle scelte effettuate dai lavoratori sulla destinazione del proprio Tfr. "L'obiettivo che ci eravamo posti entro fine anno - dice Damiano - è raggiungibile e potrebbe anche essere stato già raggiunto. Aspettiamo i dati per dare un giudizio più ragionato, ma non possiamo che essere soddisfatti".
Secondo il ministero sarebbero solo il 10% la quota di lavoratori che non avrebbe espresso la propria scelta, ricadendo quindi nel meccanismo del silenzio assenso. La maggioranza dei lavoratori, però, avrebbe quindi lasciato il Tfr in azienda. Si tratta, comunque, ancora di sondaggi e non di date certi. Servirà tempo per conoscere i dati finali sulle adesioni. In particolare per quelli sul silenzio-assenso bisognerà aspettare il mese di settembre.
Erano 13 milioni i lavoratori chiamati alla scelta. Tutti dipendenti privati, mentre per quelli pubblici ancora si attende la nuova normativa. "L'obiettivo deve essere quello di proseguire lungo la strada e consentire a tutti i lavoratori, compresi quelli del pubblico, di poter aderire alla previdenza complementare" commenta Damiano.
Dopo le cifre il ministro sottolinea l'impegno del governo e della sua campagna informativa "importante", ringraziando "le forze sociali che si sono impegnate sul versante dell'informazione". Damiano infine, ricorda l'invio della guida sul Tfr a casa di 13 milioni di lavoratori dipendenti iscritti all'Inps ma anche di oltre 7 mila spot apparsi sulle televisioni, gli oltre 30 mila sulle radio e le affissioni nelle principali città e stazioni ferroviarie.
08/07/2007
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2 commenti:
Credo che la migior risposta a lor signori l'abbia data Ferrero.
All'insegna del "cà nisciuno e fesso",(chiedo venia se non è corretto,ma sono milanese) mi chiedoperchè un giovane dovrebbe destinare fondi alle assicurazioni(aridaje)per 40 lunghi anni?
Il dilemma,tutto mio, è nel chiedermi chi è il compagno!
Ah,come lontanissima la Svezia per questi farabutti.
Ciao a tutti,
Val
Ma povere assicurazioni... come fanno a campare i loro dipendenti, se non spennando i polli che ci cascano? :))
Se si considera che un addetto ai lavori (pluriennale esperienza) si è lasciato scappare per radio (e non radio popolare... ma RTL!) che il 90-95% del premio sarebbe trattabile (anzi, lo è, ma solo per i big) perché tra tutti i costi il 5-10% copre tutto...
D'altronde, non vi puzza che questa legge rivoluzionaria sia stata inizialmente studiata dal centrodestra e che il centrosinistra l'abbia prontamente adottata?
A volte mi piacerebbe davvero essere una mosca, girovagare liberamente e scoprire quali interessi ci stanno veramente dietro... Forse è vero quell'antico detto: "dagli amici mi guardi Dio..." o era il contrario?
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