"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza." Antonio Gramsci

domenica 15 luglio 2007

Pensioni, la sfida di Giordano



Rifondazione detta la linea:

sarà battaglia sul fronte dei privilegi

ROMA
Il segretario del Prc Franco Giordano ribadisce la linea del suo partito sulle pensioni, replicando alle dichiarazioni del presidente del Consiglio Romano Prodi, che ieri ha fatto riferimento alle «risorse» come guida per una possibile intesa sulla discussa materia. «Il presidente del Consiglio dice che ci voglio no le risorse per lo scalone? Noi siamo pronti - dice il leader del Prc nel suo intervento conclusivo al Comitato politico nazionale del partito - ad accettare la sfida della congruità e delle compatibilità finanziarie».

Ricordando che l’Inps è in attivo «ben al di là delle previsioni della legge Dini» e preannunciando battaglia sul fronte dei «privilegi», a partire da quelli del Fondo pensionistico dei dirigenti d’impresa, Giordano ribadisce la proposta di uno scalino unico a 58 anni, con l’esenzione di una vasta platea tra cui «turnisti, lavoratori a vincolo, lavoratori con 40 anni di contributi». Ma avverte: «Se qualcuno ci dice che dobbiamo solo ritardare lo scalone noi siamo nettamente contrari, non lo accetteremo».

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fonte: http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/200707articoli/23706girata.asp


2 commenti:

elena ha detto...

... volete vedere che anche Giordano ci legge??? :)))
Eddai, scherzo... ma è "solo" la dimostrazione che davvero l'Inps non fa acqua per colpa nostra! CV/DD.

Val ha detto...

Visto che lo stesso Marx, aveva previsto che prima o poi avremmo dovuto fare i conti e scendere a patti con il "padronato"attraverso il rapporto sociale del capitalismo di produzione e,assodato che al sottoscritto piace da sempre unire la proposta alla critica: ritengo che il problema delle scale o affini e più che rappresentativo della difficoltà nella quale versa la nostra classe politica, che sostanziale nel tempo.
Se vogliamo Giordano e tutti noi ,che siamo coerentemente di sinistra,poniamo rimedi e proponiamo soluzioni che sembrebbero essere palliativi,peraltro quasi insignificanti, dopo aver preso atto sia del passaggio dal sistema retributivo a quello contributivo, sia della reale contribuzione maturata dai nostri attuali 40enni.
Quello che non facciamo o non vogliamo fare ,invece, è una valutazione di più ampio respiro ,che riguarda una riforma generale del nostro welfare
-state ,che sia in grado di far risaltare la vera concertazione tra chi offre e chi presta l'opera,relegando lo stato al pieno ruolo,anche propositivo,solidale e se vogliamo punitivo di semplice garante.
La strada da percorrere,naturalmente tutta da studiare ,ampliare ed eventualmente correggere, nell'attuale e per il futuro è da ricercare nell'esperienza della sosialdemocrazia svedese.
La stessa,ci può insegnare come portare avanti il disegno di una nuova Europa,naturalmente vista da sinistra.
Ora ,detto questo e tenuto conto della totale assenza di un welfare- state solidale nella società statunitense,diventa obbligo per noi ricercare sempre di più un'unità europea che si diversifichi completamente da quella della società sopra descritta.
Quindi,a nulla serve una posizione succube e di subalterna alleanza agli Usa,se davvero vogliamo che sia la democrazia globale a ridefinire i destini del nord e del sud del pianeta.
Diventa perciò necessario rendersi conto,che solo una sana amicizia antagonista e rivale nei loro confronti, portata avanti con coraggio ed orgoglio da noi europei potrà concorrere al cambiamento.
Non è facile,però proprio ieri,mi sono reso conto che non è affatto impossibile.
Perdere i comportamenti radicali, mantenendo in toto le idee per raggiungere i traguardi dei progetti che ci si prospetta di realizzare, è segno di maturità e intelligenza.
Se si è in grado di capire questo,fuori dal tempo e dalla storia saranno gli altri, e cioè quelli che, dopo aver distrutto la sinistra pretendono ancora di dividerla per occupare spazi o praterie che dir si voglia.
A buon intenditor poche parole.
Suerte a tutti voi
Val