"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza." Antonio Gramsci

martedì 17 luglio 2007



Pollari, Pompa cominciò a spiare ai tempi di Berlusconi


 Sismi

Gli uffici di via Nazionale di Pio Pompa ("fabbricatore di dossier" contro giudici, magistrati, politici e giornalisti) erano attivi dal 2004, dunque all'epoca del governo Berlusconi. Lo avrebbe detto l'ex direttore del Sismi Nicolò Polari nel corso della sua audizione al Copaco svoltasi nella mattinata. A riferirlo è stato il parlamentare di An Alfredo Mantovano.

Pollari fu nominato direttore del Sismi 15 ottobre 2001, sotto il governo Berlusconi. Fu sotto la sua direzione che Pio Pompa fu "promosso" da consulente a funzionario e divenne responsabile dell'ufficio di via Nazionale.

Secondo quanto si è appreso, Pollari ha anche insistito, nel suo intervento, durato circa due ore, sul fatto che le informazioni che erano in possesso di Pompa non fossero del Servizio segreto militare. «Il Copaco continua gli accertamenti per arrivare alla verità con serenità, obiettività ed equilibrio - ha detto Mantovano - dal Csm c'è stata particolare enfasi che ha riaperto polemiche su documenti già noti otto o nove mesi fa. Non escludiamo di proseguire con l'attività istruttoria in ogni caso a breve presenteremo relazione al Parlamento».

L'audizione dell'ex direttore del Sismi, Nicolò Pollari, «non ha aggiunto assolutamente nulla a ciò che già sapevamo. Da lui ci aspettavamo un contributo che non è venuto». Lo ha detto il vicepresidente del Copaco (Comitato Parlamentare di controllo sui Servizi Segreti), Massimo Brutti, al termine dell'audizione del generale durata circa due ore.

«L'unica novità - ha spiegato Brutti - è che ha smentito la presenza di un suo portavoce» (il riferimento è al senatore Sergio De Gregorio, ndr).

«Chi ha visto anche solamente le notizie uscite sui giornali - ha osservato il senatore - non può che sottolineare il carattere illegittimo dell'attività di quell'ufficio che non avrebbe dovuto essere svolta. Noi - ha aggiunto - continueremo ad approfondire la vicenda, acquisendo anche ulteriore documentazione presso il Sismi e poi riferiremo al Parlamento».

Ma, ha scandito Brutti, nessun dato ci induce a tirare un sospiro di sollievo e a dire che tutto va bene. C'è un problema serio: «se in un ufficio del Sismi si conservavano carte che non avevano alcun diritto di cittadinanza, ciò richiede un accertamento responsabile ed un'opera di rinnovamento per fare pulizia». Da parte sua, il segretario del Copaco, Emanuele Fiano (Unione), ha spiegato che «Pollari ha dato risposte molto dettagliate a tutte le domande. È un bene che il Copaco svolga questo accertamento e mi auguro che presto possiamo consegnare una relazione al Parlamento». Riguardo all'ufficio gestito da Pio Pompa, ha rilevato Fiano, «bisogna accertare se in quell'ufficio si facevano attività secondo la legge. Ma se fosse così, i magistrati non se ne occuperebbero».

Mantovano ha poi aggiunto: «Ritengo che il castello di accuse si fa progressivamente sfaldando. Quale sottosegretario all'Interno non conoscevo, ma non avevo titolo per conoscerlo, l'ufficio di via Nazionale, quello che bisogna capire è se è stata rispettata la legge e se era funzionale la sua attività al Sismi. In ogni caso i Pm della Procura di Roma hanno ribadito che non c'è stato nessuno spionaggio e nessun depistaggio».


Pubblicato il: 17.07.07
Modificato il: 17.07.07 alle ore 19.16

fonte: http://www.unita.it/view.asp?idContent=67524

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