Evacuate 900 persone. Ventuno intossicati, uno è grave
Il vice-premier evoca lo spettro di Chernobyl, ma le autorità rassicurano
Allarme per un'enorme nube tossica
Il luogo dell'incidente
KIEV - Una gigantesca nube tossica scatena il panico in Ucraina. Ieri un treno che trasportava fosforo giallo liquido è deragliato, provocando l'incendio di sei carri cisterna. Così un'area di 86 chilometri quadrati vicino al villaggio di Ojydiv, a 70 chilometri da Leopoli, nella parte occidentale del Paese, è stata ricoperta da "una quantità importante di fumo e gas tossici", come ha affermato un responsabile dell'amministrazione regionale, Taras Batenko.
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Gli intossicati, al momento, sono 21, tra i quali soccorritori e due lavoratori delle ferrovie. Uno è in gravi condizioni. Un centinaio di persone ha già fatto ricorso a cure mediche, ma si prevede un aumento degli intossicati nei prossimi giorni, quando il fosforo sarà entrato nella catena alimentare. Alla popolazione è stato consigliato di non mangiare verdura e animali prodotti localmente.
Nella zona interessata dalla nube abitano circa 11.000 persone, ma soltanto 900 di loro hanno chiesto di essere evacuati. Probabilmente quello che temono è il rischio di sciacallaggi. Tuttavia, molti residenti hanno indossato maschere anti gas e si sono barricati in casa. Anche a Leopoli, dove abitano ben 800mila persone, in molti hanno scelto di non far uscire i propri figli per evitare rischi.
Il fosforo giallo, utilizzato per la produzione di fertilizzanti, pesticidi ed esplosivi, è considerato una sostanza tossica di prima categoria, dagli effetti letali se viene inalato o entra in contatto con la pelle, anche in una concentrazione di un decimo di grammo. Facilmente infiammabile, intacca le ossa, il cervello e il fegato.
Le cause dell'incidente non sono ancora chiare. Il treno merci, composto da 58 carri, 15 dei quali trasportavano fosforo giallo, era partito da Dzhambul, in Kazakhstan, ed era diretto a Kleska, in Polonia. Poi è deragliato, tra Krasnoye e Ozhidov. L'autorità statale per le ferrovie ha escluso la possibilità di un sabotaggio, ipotizzando che il deragliamento sia stato causato dalle cattive condizioni dei binari o dalla violazione delle norme per il trasporto di carichi pericolosi. La procura locale ha comunque aperto un'inchiesta. Il convoglio, assicurato da una compagnia straniera, forse russa, appartiene a imprenditori kazaki.
Il vice-premier di Kiev, Aleksander Kuzmuk, che guida la commissione statale d'inchiesta sull'episodio, ha evocato lo spettro di Chernobyl, ancora vivo nella memoria del popolo ucraino. La centrale nucleare teatro del celebre incidente del 1986 si trovava infatti nella parte settentrionale del Paese, all'epoca sotto il dominio sovietico. Kuzmuk ha parlato di "un evento incredibile, di cui è impossibile prevedere le conseguenze" e di "minaccia seria per gli abitanti". Ma il Ministero per le emergenze ha smorzato l'allarme, affermando che "la situazione è completamente sotto controllo". Il responsabile della protezione civile di Leopoli, Piotr Grebenyuk, ha aggiunto che "la nube è stata neutralizzata, e non c'è alcun pericolo per i residenti".
Il panico ha varcato i confini ucraini, arrivando fino in Romania, Polonia, Ungheria e Bulgaria, per una sorta di sindrome-Chernobyl. Ma il ministero della Difesa bulgaro ha escluso qualsiasi pericolo tossico per la propria popolazione. E da Bruxelles è arrivata un'altra conferma. La Direzione Generale per l'Ambiente dell'Unione Europea ha detto di non avere ricevuto alcuna richiesta di assistenza.
(17 luglio 2007)
fonte: http://www.repubblica.it/2007/07/sezioni/esteri/ucraina-fosforo/ucraina-fosforo/ucraina-fosforo.html
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