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venerdì 11 gennaio 2008

L'Oms: "Vanno censiti gli immigrati"

La Lega: "Ora screening obbligatorio"

Gli sviluppi delle indagini sui casi di meningite in Italia sembrano confermare il ruolo giocato da ceppi di meningococco importati. I leghisti: "Non ci sono più alibi"

Meningite

Roma, 11 gennaio 2008 -
Gli sviluppi delle indagini sui casi di meningite in Italia sembrano confermare il ruolo giocato da ceppi di meningococco importati, e la presenza di 4 milioni di immigrati sul territorio nazionale non può più essere ignorata o sottovalutata dalle autorità sanitarie nazionali e regionali, che dovrebbero varare un programma di prevenzione e un censimento sullo stato vaccinale di queste persone.


È l'allarme lanciato da Walter Pasini, Direttore del Centro OMS Medicina del Turismo. "La circolazione in Italia di un elevato numero di africani provenienti dalla cosiddetta 'cintura meningococcicà (senegalesi, ivoriani, etiopi, somali) - avverte Pasini - pone il rischio di meningite anche da meningococco A, Y e W135. Contro i ceppi A,C,W135 ed Y esiste peraltro un vaccino, obbligatorio per i militari ed i pellegrini a La Mecca, che però conferisce un'immunità di soli 3 anni. Contro il solo meningococco C esiste invece un vaccino coniugato che dà immunità per la vita".

"Oltre alla meningite - continua l'esperto dell'Oms - l'impatto della presenza di immigrati sulla salute pubblica riguarda malattie trasmesse per via alimentare, come l'epatite A e la febbre tifoide, in considerazione della presenza di immigrati nelle cucine dei ristoranti, malattie sessualmente trasmesse, come HPV, AIDS, sifilide e gonorrea, legate alla prostituzione e soprattutto la tubercolosi, malattia considerata debellata, ma che sta conoscendo una significativa ripresa in tutta Europa, anche in forme antibiotico-resistenti".

I rischi, precisa Pasini, derivano soprattutto "dagli immigrati clandestini che sfuggono, in quanto tali, a ogni forma di controllo. Pur senza alcuna forma di discriminazione e nello spirito della massima solidarietà - suggerisce - le autorità nazionali e regionali devono realizzare senza indugio piani di prevenzione che prevedano controlli sanitari alla popolazione immigrata. Tale censimento deve riguardare lo stato vaccinale, la presenza di malattie infettive, prime fra tutte la tubercolosi in considerazione della sua possibilità di trasmissione negli ambienti chiusi e delle difficoltà che potrebbero riscontrarsi nel suo trattamento. Tale censimento non andrebbe a vantaggio della salute pubblica della popolazione italiana, ma anche e soprattutto di quella immigrata".


LA LEGA: SCREENING OBBLIGATORIO

"Le nostre preoccupazioni sulla diffusione della meningite a causa degli immigrati sono oggi confermate dall'Oms. Ora non ci sono più alibi, si proceda subito ad uno screening sanitario per tutti gli immigrati". Paolo Grimoldi, deputato della Lega Nord, commenta le dichiarazioni di Walter Pasini. "La conferma della legittimità del nostro allarme dopo i casi di Seregno e Treviso -spiega il deputato della Lega Nord- arriva finalmente da una voce autorevole che lega chiaramente l'insorgere di certe malattie alla presenza di immigrati".


"Pur senza alcuna forma di discriminazione e nello spirito della massima solidarietà, suggerisce Pasini, le autorità nazionali e regionali devono realizzare senza indugio piani di prevenzione che prevedano controlli sanitari alla popolazione immigrata. Esattamente quello che avevamo chiesto noi. Ora - conclude Grimoldi - viene meno ogni alibi e rimane solo l'irresponsabilità di chi ancora non ha dato il via allo screening sanitario per tutti gli immigrati come condizione per entrare nel nostro paese".

fonte: http://qn.quotidiano.net/2008/01/11/58967-vanno_censiti_immigrati.shtml


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1 commento:

Franca ha detto...

Pur nella ragionevolezza di salvaguardare la salute pubblica, vedo difficile la non discriminazione