"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza." Antonio Gramsci

sabato 12 gennaio 2008

Alla Sapienza fronte anti-Ratzinger

Dopo l'appello dei fisici gli studenti preparano la contestazione
Giovedì il Papa terrà un discorso di inaugurazione dell'anno accademico

"Nemico di Galileo, qui non parli"

Il rettore: al di là delle opinioni, viene tra noi come messagero di pace


di ANNA MARIA LIGUORI


Papa Benedetto XVI


ROMA - "Benedetto XVI non deve entrare all'Università La Sapienza".
Il vade retro viene da un nutrito gruppo di docenti e studenti di uno degli atenei più antichi d'Europa e apre un nuovo fronte laici-cattolici. Il rischio è che giovedì prossimo, quando è in programma un discorso del Papa - terzo pontefice in visita all'ateneo - vada in scena una clamorosa contestazione, un sit-in antipapalino all'ombra delle Minerva. La parola d'ordine è: "Non vogliamo Ratzinger nel tempio della conoscenza perché è troppo reazionario".

L'alzata di scudi laica era stata preannunciata giovedì da una lettera ai vertici dell'università che hanno invitato, il 17 gennaio, papa Ratzinger ad inaugurare l'anno accademico 2007-08, il 705° dalla fondazione. Sessantasette docenti, tra cui tutti i più noti fisici dell'ateneo, hanno firmato un appello (pubblicato scorso su Repubblica) perché "quell'invito sconcertante", così lo hanno definito, venga revocato.

Il messaggio anti Ratzinger è stato spedito direttamente al rettore Renato Guarini: "Il 15 marzo 1990, ancora cardinale, in un discorso a Parma, Joseph Ratzinger ha rilanciato un'intollerabile affermazione di Feyerabend: "Il processo della Chiesa contro Galileo fu ragionevole e giusto"". Una frase che ha fatto sobbalzare il gruppo di scienziati che ora fa la fronda alla visita di Benedetto XVI. E che si dicono "indignati in quanto scienziati fedeli alla ragione e in quanto docenti che dedicano la loro vita all'avanzamento e alla diffusione delle conoscenze. Quelle parole ci offendono e ci umiliano. E in nome della laicità della scienza auspichiamo che l'incongruo evento possa ancora essere annullato".

La risposta del rettore Guarini? Un invito alla tolleranza e nessuna marcia indietro. "Al di là delle divergenze di opinioni - dice - bisogna accogliere Benedetto XVI come un uomo di grande cultura e di profondo pensiero filosofico, come messaggero di pace e di quei valori etici che tutti condividiamo". Così la cerimonia è stata confermata, e sarà divisa in due parti: la lectio magistralis tenuta da Mario Caravale, docente di storia del diritto, che parlerà della pena di morte, poi gli interventi del ministro dell'Università Fabio Mussi e del sindaco di Roma Walter Veltroni. Poi il discorso di Benedetto XVI. Alla fine, tutti in cappella.

Ma la vigilia potrebbe diventare "pesante". Dopo i professori anche gli studenti promettono che non resteranno a guardare. Annunciano che faranno un sit-in contro "l'oscurantismo" di Benedetto XVI, terzo papa in visita alla Sapienza dopo Paolo VI nel 1964 e Giovanni Paolo II nel 1991. "Non capiamo per quale motivo il Papa debba prendere parte alla cerimonia" sottolinea Michele Iannuzzi della Rete per l'Autoformazione. E centinaia di studenti delle università romane già fanno sapere che nei prossimi giorni si daranno appuntamento sotto la statua della Minerva, simbolo del sapere e della conoscenza. Già mercoledì organizzeranno cortei, campagne di comunicazione e daranno vita a "gesti eclatanti" per coinvolgere il maggior numero di studenti in quella che vuole essere "una vera e propria lotta contro l'ingerenza del pontefice nelle istituzioni italiane".

Clima di mobilitazione anche tra i docenti. Andrea Frova, docente di Fisica generale, è tra coloro che hanno partecipato alla stesura della lettera: "L'invito è una scelta inopportuna e vergognosa e non è sufficiente che il Papa non tenga più la lectio magistralis, come avevano deciso all'inizio. È solo un maquillage fatto anche piuttosto male. Si tratta di un capo di stato straniero ed inoltre il capo della Chiesa cattolica. E noi che abbiamo dedicato tutta la vita alla scienza non ci sentiamo di ascoltare, a casa nostra, una voce autorevole che condanna di nuovo Galileo". Un altro dei firmatari più attivi è Carlo Cosmelli, docente di Fisica: "Le accuse anti-scienza che il Papa ha lanciato da cardinale le ha ribadite anche nella sua ultima enciclica. Lui è convinto che, quando la verità scientifica entra in contrasto con la verità rivelata, la prima deve fermarsi. Una cosa del genere in una comunità scientifica non può essere accettata".

(12 gennaio 2008)

fonte: http://www.repubblica.it/2007/12/sezioni/esteri/benedettoxvi-18/sapienza-contesta/sapienza-contesta.html

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7 commenti:

Franca ha detto...

Sono con chi protesta

Anonimo ha detto...

Sarò lì a protestare

Anonimo ha detto...

Questo è un papa Nazista ed Oscurantista

Anonimo ha detto...

E'certamente più libero il Papa.
Uno dei problemi di questo Paese è, purtroppo, la disarmante mediocrità della gioventù studentesca che ripudiando, appunto, il fatto di essere tale, assume posizioni ideologiche tristemente vecchie, trite e ritrite.
Il giovane dovrebbe avere mente aperta ed essere il primo a comprendere e salvaguardare il diritto di espressione e di parola. Di tutte le posizioni ed opinioni.
Invece eccoci nuovamente qui con l'unico scopo di impedire, di essere contro a prescindere, di intimidire.
In quello che dovrebbe essere il luogo sacro del sapere, poi.
Credo sia oltremodo chiaro chi è oscurantista e Nazista, altro che il Papa.
Poche balle, qui di amanti della libertà (e dello studio) non ce ne sono, tutt'al più piccoli conformisti che non hanno nulla di giovane e libero.
Che tristezza. Che vecchi!

Anonimo ha detto...

la tristezza è semmai constatare che non si riesce nemmeno più a distinguere tra libertà di espressione, sacrosanta, e gesti a valenza simbolica, come l'invito a Ratzinger. Sveglia, giovani, maturi e vecchi, imparate a usare gli occhi....

Anonimo ha detto...

Questo è un papa Nazista ed Oscurantista

Anonimo ha detto...

E'certamente più libero il Papa.
Uno dei problemi di questo Paese è, purtroppo, la disarmante mediocrità della gioventù studentesca che ripudiando, appunto, il fatto di essere tale, assume posizioni ideologiche tristemente vecchie, trite e ritrite.
Il giovane dovrebbe avere mente aperta ed essere il primo a comprendere e salvaguardare il diritto di espressione e di parola. Di tutte le posizioni ed opinioni.
Invece eccoci nuovamente qui con l'unico scopo di impedire, di essere contro a prescindere, di intimidire.
In quello che dovrebbe essere il luogo sacro del sapere, poi.
Credo sia oltremodo chiaro chi è oscurantista e Nazista, altro che il Papa.
Poche balle, qui di amanti della libertà (e dello studio) non ce ne sono, tutt'al più piccoli conformisti che non hanno nulla di giovane e libero.
Che tristezza. Che vecchi!