"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza." Antonio Gramsci

martedì 8 gennaio 2008

Prodi, De Gennaro, termovalorizzatori e.. La Casta dei Somari

Il piano del governo per superare l'emergenza rifiuti in Campania
Previsto l'intervento dell'esercito per le situazioni "di necessità e urgenza"

Prodi: De Gennaro commissario e tre termovalorizzatori

Verranno utilizzati i siti previsti dalla legge 87 del 2007 per lo smaltimento
Entro 4 mesi, pena il commissariamento, i Comuni dovranno avviare la raccolta differenziata

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LA CASTA DEI SOMARI

Scritto da Stefano Montanari*
domenica 23 dicembre 2007


Egr. sig. Stella, Come tantissimi italiani, anch’io ho letto il Suo best seller La Casta, come quasi tutti mi sono roso il fegato per gli orrori subiti a pagamento che Lei riporta e, ancor di più, mi sono indignato per la mancata reazione da parte dei “protagonisti” del libro. Nessuna reazione: tutto vero, dunque, e un signor Stella da fare santo subito, per usare un’espressione di moda.

Poi, oggi, qualche lettore di questo blog, uno anche da una Medical School d’oltre Atlantico, mi segnala un Suo articolo sul Corriere (“Rifiuti, se Napoli copiasse Venezia” reperibile anche su http://www.corriere.it/cronache/07_dicembre_22/rifiuti_napoli_690dfb56-b062-11dc-bb54-0003ba99c53b.shtml) e mi chiede un commento. Le dirò che non è mia abitudine leggere, tanto meno commentare, articoli del genere pubblicati sulla stampa non specializzata, perché, di solito, con le dovute, rare, eccezioni, la lettura si traduce in una perdita di tempo per manifesta incapacità del tuttologo di turno di trattare la materia. Per Lei, santo subito, farò
una deroga, se non altro per l’ammirazione che provo per il Suo libro citato.

Forse Lei, dovendo per mestiere svolazzare di fiore in fiore alla maniera delle farfalle che menziona nel testo, non ha avuto modo di approfondire l’argomento che non è, poi, così semplice come, semplicisticamente, pare ritenere. Vede, signor Stella, un conto è la volontà di fare qualcosa (far scomparire i rifiuti, o, alla veneta, le “scoasse”, nel caso in questione) e
un conto è la realtà, vale a dire il modo con cui questo universo tanto balzano è stato concepito, se mai qualche entità è responsabile di una sciocchezza del genere. Purtroppo, questo presunto creatore ha disposto in maniera che, in certe condizioni - e queste, senza approfondire per non tediarLa, sono proprio quelle del trattamento delle “scoasse” – non sia possibile far scomparire la materia, e la massa si conservi invariata. Spero sia chiaro il significato dell’aggettivo: invariata. Naturalmente, se vuole, potrà rifarsi ai vecchi libri del liceo e cercare la spiegazione semplice ma rigorosa del Principio di Conservazione della Massa (o di Lavoisier) e controllare.

Dunque, proprio per questo errore di progettazione del mondo, se Lei brucia un chilo di qualcosa, dalla combustione Le salterà fuori un chilo di qualcos’altro (addizionato all’ossigeno che avrà fatto entrare nella reazione e, per questo, un chilo virgola un po’). Venendo più strettamente all’argomento, occorrerà che Lei sappia che, per procedere all’incenerimento dei rifiuti, si addizionano alla loro massa calce, bicarbonato, ammoniaca, acqua e quant’altro per una massa più o meno identica e, dunque, per un chilo di pattume da eliminare, Lei si troverà a dover trattare due chili di roba, e due chili di porcheria dovranno per forza di natura uscire, lo si gradisca o no.

Ad aggravare la situazione, ci sta il fatto che, quando Lei brucia qualcosa, accade quasi sempre che ciò che esce dalla combustione sia infinitamente più tossico di ciò che entra (prenda un sacchetto di plastica crudo, lo bruci e tenti di respirare il fumo che ne sortisce). I filtri? Splendidi: peccato che Lei non sappia come si producono le polveri da combustione, che, di conseguenza, ignori che solo le polveri chiamate primarie filtrabili interessano il filtro, e che queste costituiscono una frazione infima delle polveri in toto. E poi, egregio signor Stella, bisognerà che Lei, fattosi paladino dell’incenerimento dell’immondizia, sia pronto a rispondere alla domanda che io continuo a rivolgere, naturalmente senza ottenere risposta, a quelle caricature di scienziati che si prostituiscono esattamente come le star della RAI nell’esternazione berlusconiana: una volta che Lei ha catturato quel po’ di polveri, che ne farà? Se Lei non fosse atterrato solo occasionalmente su questo delicatissimo argomento e non lo maneggiasse con la spocchia di chi, santificato, crede di sapere, se non tutto, quasi, saprebbe che quando si tratta d’inceneritori (i “termovalorizzatori”, li chiama ingenuamente Lei senza essere al corrente che il termine è bandito dalla Comunità Europea perché palesemente fuorviante) le cose vengono sempre rappresentate, ad essere ottimisti, a metà e il cerchio non viene mai chiuso.

Altra cosa che Lei, con tutta evidenza, ignora, è come si valutano le polveri, polveri su cui la scienza (quella vera, non quella dei professori in affitto) sta puntando i microscopi perché si vanno via via scoprendo, giorno dopo giorno, tutte le insidie di cui queste sono capaci. Tanto per farla breve, sappia che una particella da 10 micron di diametro (di scarsa aggressività) pesa esattamente come un milione di granellini da 0,1 micron e che ognuno di questi granellini ha un grado di pericolosità infinitamente maggiore rispetto a quello della particella di cui sopra. Bene, le particelle, cioè le polveri, vengono pesate, con ciò facendo cadere in un ignobile tranello sia il pubblico sia i giornalisti superficialotti che, teneramente, comparano inceneritori ed auto Euro 2 (o 3 o 4, poco importa).

Poi, Lei accenna ad Arpav. Senza girare il dito nella piaga, si è mai informato sulle prodezze dell’Ente? Ha mai sentito parlare della “non diossina” dopo il rogo De Longhi? Ha mai dato un’occhiata senza fette di prosciutto sulle orbite a che cosa combinano le varie Arpa su e giù per la Penisola? E le indagini epidemiologiche? Ha la cultura sufficiente per capire che cosa siano? Come spesso nascano taroccate? Provi ad informarsi di quella che stanno per far partire in Emilia Romagna a spese delle vittime (i soliti contribuenti per lo più ignari) e, se è in grado di capire, giudichi.

E il bilancio energetico? È capace, facendo i conti non per burla, di vedere quanto si perde, in termini energetici, in un “termovalorizzatore”? E delle leggi fatte ad hoc in cui, per esempio, le “scoasse” diventano energia rinnovabile e le ceneri da combustione sono ufficialmente “inerti”? Ne ha mai sentito parlare? Altro che libro ci vorrebbe! E qui non si tratta solo di soldi rubati (ci sono anche quelli, va da sé, e sono ben più di quelli che Lei menziona nel Suo libro) ma di ambiente e di salute attaccati in modo irreversibile. Spero sia chiaro l’aggettivo: irreversibile.

Lei, che di porcherie sa tutto, provi ad indagare sul business che si nasconde sotto l’ecomafia di regime, ficchi il naso nella pratica dell’incenerimento, l’unica, tra le tante di trattamento dei rifiuti, ad essere priva di qualsiasi base scientifica, essendo null’altro che un trito gioco di prestigio per far scomparire il pattume dagli occhi dell’ingenuo spettatore, giornalista, prezzolato o in buona fede che sia, non certo escluso. Concludendo, caro signor Stella, poiché Lei non pubblica sul giornaletto della parrocchia ma sul maggior quotidiano nazionale e per questo ha sulle spalle una responsabilità non nulla, dando per scontata la Sua onestà, prima di scrivere cose che non stanno né in cielo né in terra e che servono a far da ghiotto alibi proprio alla Casta, s’informi.

A volte, quando non si conosce un argomento,se non si hanno altri interessi, è molto meglio tacere: non si fanno danni e si evita una figuraccia.

fonte: http://www.stefanomontanari.net/index.php?option=com_content&task=view&id=340&Itemid=1


ARPATNEWS n.086-06 - Inceneritori e nanopatologie

*Articolo scritto dal dott. Stefano Montanari e pubblicato dal ARPAT

Articolo da scaricare in formato PDF



È disponibile nelle librerie il DVD di Stefano Montanari "L'insidia delle polveri sottili" – editore Macro (ISBN 8875078941). Al DVD è accluso un libro.



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