"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza." Antonio Gramsci

giovedì 12 luglio 2007

Metà delle famiglie stringono la cinghia

Metà delle famiglie stringono la cinghia

"L'inflazione ritorna a crescere"



12/07/2007 - 17:00
ROMA - Metà delle famiglie italiane vive l'incubo della "terza settimana": già al venti del mese non riescono a far quadrare il magro bilancio. Cinque milioni di famiglie, due su dieci, sono povere o rischiano di diventarlo. Basta un divorzio, la perdita del lavoro o una malattia, a compremettere l'equilibrio finanziario di una fetta sempre più grande di nuclei familiari. Solo il 24% della famiglie non ha problemi economici; tutti gli altri ammettono di dover tirare la cinghia. Aumentano coloro che usufruiscono delle mense: alle porte della Caritas bussano sempre meno immigrati, sempre più italiani.

"Italia a due economie". Uno studio realizzato da Eurispes in collaborazione con Federcasalinghe, "La famiglia di fronte alla crisi del welfare", mostra un'Italia a due economie: un'economia delle famiglie e una delle imprese. Gian Maria Fara è il presidente dell'Istituto di studi politici economici e sociali di Roma che ha condotto l'analisi: "Da un lato cresce il PIL, sostenuto prevalentemente dalle esportazioni e non dai consumi interni; dall'altra, manca una condivisione della crescita che, per il momento, si risolve ad esclusivo vantaggio delle imprese".

"L'inflazione ritorna a salire". Secondo l'Eurispes l'inflazione ha ripreso a salire: ''Per primi lanciammo un segnale d'allarme nell'agosto del 2002 denunciando un'inflazione galoppante all'8%", ricorda Gian Maria Fara. "Subimmo per questo dure critiche, ma per noi l'inflazione non è né di centrodestra né di centrosinistra. Oggi, a distanza di cinque anni, segnaliamo nuovamente che l'inflazione, dopo un periodo di stasi, sta tornando a crescere più di quanto indicato dalle statistiche ufficiali".

Gli italiani tagliano le spese. Ma dove tagliano gli italiani per ridurre le spese? Innanzitutto, riducono le risorse destinate ai regali ("abbastanza" nel 39,9% dei casi e "molto" nel 23,1%); poi privilegiano l'acquisto dei prodotti in saldo (il 40,8% lo fa abbastanza spesso e il 23,6% ancora più frequentemente). Il 56,3% si rivolge "molto" o "abbastanza" frequentemente ai punti vendita più economici come i discount. I grandi magazzini e gli outlet affascinano invece i consumatori quando si tratta di abbigliamento "molto" o "abbastanza" rispettivamente nel 24% e nel 43,2% dei casi.

"Aumenta la povertà in giacca e cravatta". In aumento la povertà definita dall'Eurispes in "giacca e cravatta", quella che colpisce i ceti medi in difficoltà. Come coloro che hanno acceso un mutuo per acquistarela casa ma non riescono a pagarlo. E' allarme, per l'Eurispes, sull'insolvenza dei mutui. Il numero dei contratti non onorati è in aumento; si calcola che nel solo 2006, le famiglie in difficoltà nel pagare le rate del mutuo sono cresciute del 5,1%. Il debito complessivo in sofferenza è di circa 11 miliardi di euro nel 2006 e le famiglie coinvolte sono almeno 410.000.

"Sempre più finanziarie". "Un numero sempre crescente di famiglie - spiega l'onorevole Federica Rossi Gasparrini, presidente di Federcasalinghe - è assediato da una comunicazione martellante che spinge verso un sempre maggiore indebitamento. Basti pensare che la pubblicità delle finanziarie è aumentata del 28% negli ultimi anni ed oggi rappresenta un fenomeno sfacciato".

fonte: http://finanza.repubblica.it/scripts/cligipsw.dll?app=KWF&tpl=kwfinanza%5Cdettaglio_news.tpl&del=20070712&fonte=RPB&codnews=125861

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1 commento:

Val ha detto...

Tra queste famiglie, non vi è ombra alcuna di commercianti ed evasori fiscali,categorie largamente foraggiate dalla banda Berlusconi nel precedente governo.
E fin qui nulla di strano ma...il Tfr che premia le assicurazioni,le liberalizzazioni che non intaccono il potere dei petrolieri e delle banche,ci inducono a pensare che con questi bei tomi(persone)al massimo sarà la cinghia che verrà tirata a metà.
Quindi non sono semplicemente contro il PD, ma contro sti'imbelli e furbastri che governano, in nome del centrosinistra,con il bigino dell'economia in mano da veri e propri liberisti.Ops ..liberali.
Suerte
Val